di Francesco Di Stefano
Portavo ancora corto er pantalone
quanno girava quela barzelletta
che si te lo sparavi un ber pippone
drent’an preservativo e poi de fretta
lo tiravi pell’aria e con cannone
l’ariducevi men che na porpetta,
potevi di’ ch’en fijo in aviazzione
te c’era mòrto pe na gran disdetta.
C’è chi la vede in modo differente
su quello che pò èsse n’embrione
e certo qui er penziero de la gente
dipenne da la propia formazzione.
Ma n’omo però è n’omo solamente
doppo che t’esce da quer tal portone.
*Nota dell’autore : Dopo l’ennesima sentenza della Consulta sulla legge 40…
…e la dòna chèl purtun
la dèrva vulentera
dunà se l’òm l’è fa
a la so manera.
traduco: la donna quel portone/lo apre volentieri/ solo se l’uomo è fatto/come lei gradisce.
Ciao Francè sei forte!
Troppa buona, Emilia. Buona Pasqua, Francesco
…grazie al poeta che, come uomo, rende un doppio omaggio alla donna e al bambino. Le credenze di una volta, e non solo, a parte…
La fotografia è commovente e meravigliosa nella sua grande realtà. Ricca di espressione e di forza.