di Giulio Stocchi
In segno di stima, affetto e incoraggiamento da parte di molti amici pubblico questi versi di Giulio Stocchi ora impegnato contro un altro Nemico. [E. A.]
a Deborah
Guerra intestina
E’ curioso
per uno che ha sempre
predicato
la ribellione
vedere il proprio corpo
ribellarsi
e le cellule moltiplicarsi
impazzite al varco
dove si affollano
per pugnalarti a morte
E’ l’antico dissidio
fra la teoria
e la prassi
al quale assisto
con una certa
trepidazione
Se lo conosci
lo vinci
Buongiorno
Signor Cancro
Permetta
che mi presenti:
Mi chiamo
Giulio Stocchi
di professione
poeta
come attestano la mia magrezza
e la carta di identità
Giulio Pietro per l’esattezza
in verità
E’ per me un piacere mi creda e un onore
fare la Sua conoscenza
Ma quello
senza degnarmi di un’occhiata
tira diritto
per la sua strada
roteando la canna
di malacca
tronfio lardone
di malagrazia
con quella sua buffa bombetta
d’antan
il panciotto la catena
il cipollone
e la sempiterna tracotanza
del padrone
Ben scavato
vecchia talpa!
Mi sorprendo a biascicare
tra me e me
le parole dello scienziato
della rivoluzione
osservando nello specchio
il corpo emaciato
che il tumore
va divorando
Quello ingrassa
ed io dimagro
Buon appetito
compare!
dovrei piuttosto dire
per creanza
se ancora mi restasse
un filo di voce
per farlo
Luoghi comuni
Variazioni sul tema precedente
Quello ingrassa
ed io dimagro
Buon appetito
compare!
dovrei dunque dire
per creanza
Certo non è
un pranzo di gala
la rivoluzione
ma che divori i suoi figli
questo comincio davvero
a sospettarlo
Parodie
Una rosa
è una rosa
è una rosa
Un tumore
è un tumore
è un tumore
Il dolore
è il dolore
è il dolore
L’ironia e l’autoironia non risarciscono e non salvano nessuno , ma esorcizzano la negatività trattandola come un interlocutore cialtrone , tra irrisione e sufficienza compassionevole .
Questi versi fanno onore a Stocchi ; e va detto senza enfasi , in forte empatia con la sua testimonianza di persona e di poeta .
Grazie
leopoldo attolico –
Grazie, Giulio Pietro!
a Giulio Stocchi
Un grazie di cuore per questo generoso dono poetico e un incoraggiamento per la sua battaglia.
R.S.
Per Giulio Stocchi
ho apprezzato molto anch’io la vena polemica ironica contro questo tumore-pa_drone..manca solo un pezzo a mio avviso e tale mancanza la segnalo solo per darle vicinanza nella forza d’animo richiesta a sopportarsi il dolore e il suo senso non senso. Ecco la cosa che le voglio dire: questo tipo di drone ladrone e padrone è un predatore molto molto stupido, si lancia , è verò, sul tuo corpo per bombardarlo, ma al contempo si autodistrugge. La nostra morte è la sua morte. E’ la banalità del (brutto) male (come se ce ne fosse uno bello) alla massima iperbole o potenza. Sicuramente nella sua fortissima capacità poetica -ironica ruscirebbe a scrivere ancora tanto per rabbia, odio e amore della vita , pur in momento così pieno di dolore fisico e non, di fronte a tutta questa imbecillità che l’ha colpita.
Non lo so se i grandi sapienti del progresso della medicina conoscono fino in fondo questa natura profondamente stupida di questa malattia, so tuttavia che c’è un enorme business (paragonabile a quello di altre guerre contro il male) , nascosto dentro le pieghe umanitarie della prevenzione e della cura.
Spero lei per sua fortuna, caso o scelta, sia affidato alle cure tecnico-scientifiche e parimenti non tecniche , di quei pochi operatori che avendo scandagliato la natura effettiva di questo nemico molto stupido, sanno trasmettere vuoi l’assalto interiore a tale stupidità, vuoi l’accettazione dell’eventuale sconfitta poichè di base la forza bruta della stupidità è maggiore dell’intelligenza emotiva e razionale. Le auguro ovviamente di tutto cuore che sia il primo ad anadare a buon fine .
rò
poesie della distanza, da sé, e della coincidenza, come se tutta la vita non fosse questo pendolo tra il riconoscersi e l’appartenere!
con i migliori auguri e incoraggiamento a restare nel coraggio
c.f.
…un guerriero che non la dà vinta al suo nemico, ma si accorge che convive sotto lo stesso tetto. La battaglia terminerà comunque con la vittoria di Giulio Stocchi…é troppo grande
Spero anch’io che il dolore non mi impedisca di scrivere, ho da mettere a posto molte parole: parole come le tue, Giulio, sincere e inattaccabili. Non sono medico, purtroppo so fare solo magie di quart’ordine, però con amore. Spero, non so. Dicono anche che si guarisce, da cosa poi? Un abbraccio.
…”però con amore”… “Dicono anche che si guarisce”. Voglio dirlo anch’io. Perché dentro ciascuno di noi siamo in tanti. E quelli quelli buoni e in salute mi sembrano molti di più. Un abbraccio a Giulio e a Mayoor.
Grande forza grande poesia. A Giulio auguri con tutto il mio cuore ma proprio tutto.