L’avemo visto quer che l’Occidente
in Libbia e nell’Iracche ha combinato
intervenenno assai pesantemente!
Saddamme co Gheddafi ha sotterato
lassanno come erede prepotente
quell’Isis che proclama er Califfato
e ch’ariverza in fuga tanta gente
sur Vecchio Continente impreparato.
P’aricucì sto sgaro a tutto spiano
nun trova gnente più d’origginale
che n’antro po’ de bombe d’aroplano.
Ma mo le cose stanno propio male
ché co la Russia ar fronte in primo piano
er rischio è che la guera viè globbale.
…come tutto quel prodigarsi a sganciare bombe “per il bene dei popoli “possa sembrare solo un concatenarsi forzato di eventi dalla necessità di evitare un maggior spargimento di sangue e intanto paesi sufficientemente organizzati e pacifici si trasformano in cumuli di macerie e trascinano con sè “la necessità” di altre bombe che non risparmiano ospedali e civili…sino al “…rischio è che la guera viè globale”…Ma si tratta davvero di un concatenarsi forzato? O già da decenni si prepara a tavolino lo scempio di tre continenti, mantenendone il proprio al riparo?
Di Stefano Francesco è proprio bravo
a scrive sti sonetti senza sbavo!