di Luca Chiarei
Segnalo con piacere questa iniziativa, che nasce nell’ambito della pratica artistica come attività di cura, non tanto per amicizia o simpatia per l’idea ma perché mi è sembrata una piccola testimonianza di percorribilità di strade diverse. In una realtà nella quale anche l’arte e la cultura si consumano come qualsiasi altro prodotto industriale, le risposte “alternative” tendono a chiudersi nell’individualismo, nella risposta stereotipata dell’io “ribelle”. Molto più raramente si tentano strade, soprattutto in una dimensione artistica, tese a ricostruire un senso di collettività, un noi che vada oltre la somma aritmetica degli io individuali. L’idea semplice di una coperta come spazio all’interno del quale, con forme e tecniche diverse, più voci accettano di darsi un perimetro comune è interessante, a prescindere dal risultato. Diamo la parola alle promotrici de “LeArtiPossibili” e alla presentazione della loro iniziativa….
A gennaio 2017 sono pervenuti 178 moduli e ha così preso forma UNA GRANDE COPERTA larga 4 metri e lunga 12, composta da tanti elementi che uniti raccontano possibili relazioni, possibili linguaggi espressivi e la valorizzazione del fare artistico anche mediante i materiali tessili.
UNA GRANDE COPERTA che unisce tanti significati e tante storie in un unico grande racconto, da poter mettere in mostra, a testimonianza dell’importanza del condividere e del creare.
L’installazione resterà esposta nei giorni 18 e 19 marzo 2017 dalle 10.00 alle 19.00
…bella l’immagine di Una Grande Coperta che scaldi e protegga le speranze ma anche le paure e le solitudini di una collettività, traducendole in visioni, progetti mescolati che propagano da un calore buono…”L’alleanza dei corpi”?