a cura di Ennio Abate
Miseria della politica e speranza di cambiamento in un città di periferia, dove abito dal 1964. Pubblico un mio intervento critico, una mail dell’amico Donato Salzarulo, la mia replica e, in Appendice, le reazioni di vari amici e amiche su una pagina FB locale, Cologno Outside. Mi attendo approfondimenti, ma vanno bene anche ulteriori polemiche [E. A.]
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29 maggio alle ore 07:24Ennio Abate aPOLISCRITTURE COLOGNOM29 maggio alle ore 07:19
SAMIZDAT COLOGNOM
SPIACE DIRLO: A COLOGNO ABBIAMO LA STUPIDITA’ AL GOVERNO E UN’OPPOSIZIONE ABBAIANTE
Succede che il sindaco uscente leghista Rocchi si fa fotografare con tanto di gonfalone cittadino bene in vista insieme ad una giornalista locale, Jacqueline Allemant, sua servizievole fan. Lui ha la mascherina d’ordinanza anti Covid-19. Lei s’è messa una mascherina-museruola con su la scritta (famigerata per chi un po’ di storia italiana del Novecento l’abbia masticata) “Boia chi molla”. E la foto compare sui social colognesi. Succede anche che, non contenta di questo, la stessa Jacqueline Allemant pubblichi un altro selfie: lei e la vicesindaco di Cologno, Tesauro, entrambe con le mascherine-museruole e il “boia chi molla” bene in vista.
Grande scandalo? Fascismo? No, scemenze del narcisismo da selfie, “faccismo”, come direbbe Adriano Barra, un acuto osservatore su FB degli attuali costumi degli italiani,
Cosa avrebbero dovuto fare dei seri e intelligenti oppositori politici di fronte a questo altro esempio di stupidità? (Perché ce ne sono stati altri dello stesso tipo, come il far passare per didattica storica l’allestimento davanti Villa Casati di una ridicola sceneggiata di giovanottoni in divisa della Wehrmacht con fuciloni e tende d’epoca).
Senza scomodare Lenin, che chiedeva ai comunisti sempre di fare “l’analisi concreta della situazione concreta”, gli oppositori avrebbero dovuto tenere conto, come minimo, che la città di Cologno, come tante altre oggi: 1. è sconvolta dall’epidemia di Covid-19 e non da una nuova marcia su Roma; 2. è preoccupata per la gestione contraddittoria e carente delle misure protettive contro l’epidemia da parte di tutte le attuali autorità di ogni livello e grado;3. teme le conseguenze economiche (licenziamenti, sfratti, aumento delle povertà di un’ampia fascia dei suoi abitanti) che stanno già colpendo lavoratori, precari e lo stesso ceto medio. ( E questo a causa della compiacenza che il governo Conte mostra verso Confindustria e i suoi prepotenti alleati nei mass media).
E quindi, dare un peso minimo alla stupidità della giornalista, del sindaco e della vicesindaco, non distrarsi e distrarre l’attenzione di tutti dai problemi reali che abbiamo di fronte.
Denunciare sobriamente costoro o perché ignoranti della storia del Novecento o perché coltivano nelle loro testoline un immaginario fascista, va bene. Ma esagerare, gridare: al lupo! al lupo! – quando il lupo è là, che malgoverna questa città da vari anni; e l’opposizione pure è là senza una strategia per risolvere i problemi, a che serve o a chi serve? Ho appena scritto nel post precedente: “ Povera città di Cologno Monzese! Quanto danno ti viene da un ceto politico che non sa governare?”. Questo episodio è ancora una piccola prova del disastro POLITICO ma anche del disastro COMUNICATIVO, di cui subiamo le conseguenze proprio in un momento difficilissimo.
Ribadisco allora il mio augurio: CHE “UN VENTO GENTILE” SCUOTA ANCHE VILLA CASATI! E la mia convinzione: “C’è soltanto una piccola speranza. Si è candidata a sindaco di Cologno Alessandra Roman Tomat. E’ una donna simpatica, professionalmente preparata (è avvocato o avvocatessa, come preferite). Non scrive su Facebook post sgrammaticati o inutilmente fluviali. Non si abbassa alla facile propaganda. E’ capace di ragionare. E sta dicendo le cose giuste al momento giusto. C’è anche una coalizione di forze del vecchio centro-sinistra – molto acciaccate e malconce, è vero – che l’appoggiano. E c’è ora in più anche una sua lista. “Meno beghe e sosteniamo Alessandra.
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DONATO SALZARULO A ENNIO ABATE
Caro Ennio,
a)-la foto non compare soltanto sui social colognesi. Se clicchi su Google scopri che mezzo mondo può leggere che la Vicesindaco colognese si fa fotografare con la famigerata scritta sulla mascherina. Non me la sento di rubricare il tutto sotto la voce “stupidità”, “sciocchezze”, “faccismo” e così via. Per me è un modo “scherzoso” per continuare a sdoganare idee e slogan fascisti. Certo, non stanno facendo la marcia su Roma; ma stanno compiendo una bella marcia sulle “coscienze” di questo Paese. Fratelli d’Italia che alle Elezioni Europee del 2019 (non un secolo fa, un anno fa!) aveva il 6,5% ora è al 16,2 % (ultimo sondaggio di Pagnoncelli, cfr. Corsera del 30 maggio).
b)-«Denunciare sobriamente costoro o perché ignoranti della storia del Novecento o perché coltivano nelle loro testoline un immaginario fascista, va bene.» Su questo punto sono d’accordo, perché non so quanto la “smania” di denunciare, paradossalmente, non li favorisca. Nel senso che loro prima lanciano il messaggio, poi lo ritirano, facendo finta di scherzare. Risultato: fanno apparire gli oppositori come dei “fissati antifascisti”. In fondo, tu stesso li vivi un po’ così. Intendo, “i fissati”.
Non devi, però, sottovalutare il fatto che la comunicazione sociale si nutre anche di immaginario.
«Ma esagerare, gridare: al lupo! al lupo! – quando il lupo è là, che malgoverna questa città da vari anni; e l’opposizione pure è là senza una strategia per risolvere i problemi, a che serve o a chi serve?»
“Il lupo è là che malgoverna”. Tu sei convinto, ma occorre convincere le persone che “malgoverna”. In questo momento se si sommano le dichiarazioni di voto a favore di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si arriva al 48%
c)-Quanto all’opposizione, se una persona legge le tue parole, concluderà che “sostenere Alessandra” è inutile. Tanto lei, se pur fa una sua lista, si appoggia però su forze politiche “acciaccate e malconce”, prive di “una strategia per risolvere i problemi”.
Tanto vale, allora, starsene a casa. Sempre Pagnoncelli, infatti, ha registrato nel sondaggio l’aumento degli indecisi o degli astensionisti. Con 10 punti in più rispetto a un anno fa sono arrivati al 43,2%.
Comunque, le forze che appoggiano Alessandra sono al momento al 25%…
d)-Analisi concreta della situazione concreta, secondo te:
La città di Cologno
«1. è sconvolta dall’epidemia di Covid-19 e non da una nuova marcia su Roma;
- è preoccupata per la gestione contraddittoria e carente delle misure protettive contro l’epidemia da parte di tutte le attuali autorità di ogni livello e grado;
- teme le conseguenze economiche (licenziamenti, sfratti, aumento delle povertà di un’ampia fascia dei suoi abitanti) che stanno già colpendo lavoratori, precari e lo stesso ceto medio (E questo a causa della compiacenza che il governo Conte mostra verso Confindustria e i suoi prepotenti alleati nei mass media).»
Ovviamente in ciò che scrivi c’è molto di vero. Ma capisci che se non distingui le “autorità”, se non individui delle “forze” su cui si può (temporaneamente) puntare, ecc. ecc. l’astensione è la conseguenza più logica di una tale analisi?…Si ritorna alle cifre di Pagnoncelli.
e)-Fratello, non so che dirti. A me viene naturale distinguere Fontana da Conte; Conte dal presidente della Confindustria che sta facendo di tutto per scalzarlo perché non è così “compiacente” come dici tu; Conte da Speranza che si era battuto per aumentare il bilancio della Sanità prima che scoppiasse l’epidemia; ecc. A te, invece, non viene così naturale. Per te il “quadro politico” è indigeribile. la logica del meno peggio è inaccettabile, ecc. ecc.
Allora concludo con due proverbi: “A volte il meglio è nemico del bene” e “La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”…Meno male che abbiamo affrontato la quarantena col governo Conte 2. Immagina se ci fosse stato Salvini!…
Donato
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ENNIO ABATE A DONATO SALZARULO
Caro Donato,
il mio intervento (SPIACE DIRLO: A COLOGNO ABBIAMO LA STUPIDITA’ AL GOVERNO E UN’OPPOSIZIONE ABBAIANTE) ha ricevuto irati o acidi commenti. Chi ha voglia di farsi un’idea della polemica può leggere sotto (4. Appendice). Non me ne lamento: fare il Samizdat in mezzo al ceto politico colognese è impopolare, ma insisto. E rispondo volentieri alle obiezioni che mi hai fatto nella tua pacata lettera di disapprovazione.
1.
Lega e Fratelli d’Italia hanno conquistato, come tu scrivi, una egemonia crescente nella società italiana. E per un motivo preciso: perché i rapporti tra capitale e lavoro sono stati ribaltati a favore del primo; e l’ex sinistra, prima blandamente anticapitalista, è diventata neoliberista. Oggi non ha più nulla o quasi da proporre a lavoratori, precari, ceto medio e nuovi poveri, mentre, per gli effetti negativi sull’economia dovuti all’epidemia di Covid-19 (e alla sua discutibile gestione) le loro condizioni di vita peggioreranno ancor più. Le cause della egemonia della Lega, di FdI, di FI andrebbero cercate, dunque, nelle mutate condizioni materiali della società italiana. Che sono diventate più favorevoli a chi sostiene i capitalisti e gli interessi confindustriali che a chi avrebbe bisogno di contrastarli (come sostengono, secondo me a ragione, Sergio Bologna e la rivista “Nuova Officina Primo Maggio” (qui) tenendo conto del quadro politico generale, dominato dallo scontro sempre più vistoso e fosco tra gli Usa di Trump e la Cina di Xi Jinping.
2.
A Cologno di queste cose si discute ben poco. E dell’assenza di una strategia politica sul che fare in tale situazione ai vari livelli (fino a quello locale) è figlia una comunicazione politica sbagliata che, invece di affrontare la crisi nei suoi risvolti sociali e politici, si è ridotta a demonizzare la Lega e i suoi alleati presentandoli tout court come “fascisti”, senza capire neppure di che tipo nuovo di “fascismo” si tratterebbe.
3.
Tale tipo di comunicazione politica “archeologica” è un errore madornale. Bisognerebbe distinguere tra pericolosità reale e pericolosità immaginaria (o pompata o reattiva o di mera propaganda) dei vari fenomeni politico-sociali classificati all’ingrosso come “fascisti”. E chi vede in ogni dichiarazione di Tizio o Caio, in qualsiasi iscritto, simpatizzante o militante della Lega, di Fratelli d’Italia, di Casa Pound il “fascismo in atto” o il “ritorno del fascismo”- com’è accaduto ancora a Cologno in questa occasione – delira. Come delirava o delira Berlusconi quando presenta i dirigenti del PD come “comunisti”. Come delirano quelli che considerano Papa Francesco “un comunista”. E se non delirassero? Beh, allora bisogna dire che agitano strumentalmente un immaginario (fascista o comunista) oggi politicamente inerte e buono solo per una propaganda di corto respiro, mentre ci vogliono nuove idee sulla complessa realtà odierna (Cfr. l’intervista a Pierluigi Fagan su “Sottosopra”, qui ). Non lo dico soltanto io. Da me invitato, vincendo le resistenze interne alla neonata e effimera “Officina della Arti di Cologno”, nell’aprile del 2019 venne a dire queste cose, proprio qui a Cologno, lo storico Claudio Vercelli, presentando il suo libro “Neofascismi”. Perciò, “ rubricare” – non “il tutto” (cioè i disparati fenomeni che rientrerebbero a ragione nella categoria “neofascismi”), ma questo ultimo, singolo episodio o altre mosse consimili e precedenti dell’Amministrazione leghista di Cologno “sotto la voce “stupidità”, “sciocchezze”, “faccismo” e così via” a me pare corretto. E non equivale affatto a sorvolare o giustificare ma a spingere l’analisi della realtà sociale e politica fuori da schemi stantii.
4.
La “smania” di denunciare come “fascismo” in atto o “ritorno del fascismo” episodi di differente gravità non solo favorisce Lega e Fratelli d’Italia, permettendogli di mascherarsi da vittime; non solo risulta da anni politicamente inefficace se, come tu stesso documenti, “Fratelli d’Italia che alle Elezioni Europee del 2019 (non un secolo fa, un anno fa!) aveva il 6,5% ora è al 16,2 % (ultimo sondaggio di Pagnoncelli, cfr. Corsera del 30 maggio); ma non si basa sulla realtà. Perché appiattisce la Lega, che ha una politica più complessa, sui “neofascismi” (Casa Pound, etc.) che ne sono la sua “variante utopica” o “desiderante”. (Per intenderci e semplificando, è come se, ai tempi della nostra gioventù, negli anni ’70 qualcuno avesse assimilato il PCI alla “sinistra rivoluzionaria” o alle Brigate Rosse).
5.
Gli “smaniosi” o i “fissati antifascisti” di Cologno (che ci sono) sprecano le loro già scarse energie su uno scontro fasullo “fascisti/ antifascisti”. E lasciano sguarnito – e questo mi pare grave – il campo dei problemi sociali della città, sui quali “abbaiano” senza però organizzare niente. Inoltre non sanno neppure usare a loro vantaggio “la stupidità al governo della città” che la Lega ha imposto anche a Cologno. Perché non costruiscono un altro immaginario dinamico e non a rimorchio delle mosse di Rocchi e soci. Anzi fanno diventare “virali” tra i loro stessi simpatizzanti ed elettori i tossici messaggi di costoro ! Credono, infatti, che basti appiccicarci sopra la semplice etichetta “fascisti” e la comunicazione efficace e autonoma da quella degli avversari è cosa fatta. Non capiscono che questa loro etichetta è ormai quasi incomprensibile a buona parte delle nuove generazioni; e che non bastano frettolosi ripassi su “boia chi molla “ o sulla Resistenza o sulle foibe per rendere altrettanto “virale” o egemonico un discorso “vecchio”, che è ancora quello degli anni ’70, purtroppo seppellito da due valanghe che hanno stravolto il quadro della cultura italiana: quella filosofica heideggeriana e e quella del revisionismo storico antimarxista e anrticomunista. Il medium è il messaggio insegnò McLuhan (qui). La TV, i giornali, il Web, FB (e – sia chiaro – la stessa idolatrata “Repubblica”!) distorcono i messaggi anche blandamente anticapitalistici. Mentre le propagande rozze, populiste di Berlusconi, di Salvini, della Meloni s’adattano facilmente alla natura di per sé non democratica dei vecchi e nuovi medium.
(Dici che sottovaluterei l’immaginario? Ma se ho parlato già dai tempi della pagliacciata Wehrmacht organizzata da Rocchi davanti Villa Casati nel 2018 proprio di ”immaginario fascista” a cui – consapevoli o meno – si abbeverano Rocchi e soci. E se ho vanamente invitato da anni a organizzarci per intendere meglio i complessi meccanismi perversi della “società dello spettacolo”, ad entrare nei labirinti del Web o di FB in altri modi, ad affinare un tipo di comunicazione, che non deve essere individualistica, narcisistica, gergale (buona al massimo per i propri followers già convinti in partenza) e sappia tener conto dell’effetto distorcente del medium?).
6.
Ma teniamo i piedi per terra. A settembre ci dovrebbero essere le elezioni comunali. E i voti – si sa – si prendono anche con una buona politica dell’immagine. Alessandra Roman, candidata a sindaco del centro sinistra dimostra di sapersela cavare. Si distingue dagli avversari, sa ragionare nella “forma breve” di FB, non scrive post lunghi e pallosi. Lo slogan “Un vento gentile soffia su Cologno” è comunicativamente, come dicono i giovani, “figo”. E perciò ho visto e vedo in lei una speranza.
7.
Ora anche tu mi dici che il mio intervento è sbagliato, perché, “se una persona legge le tue parole, concluderà che “sostenere Alessandra” è inutile”. Strano lettore costui. Appena Alessandra è stata indicata candidata dalla coalizione di centro sinistra, ho scritto vari post in suo sostegno. E, invece, proprio io che critico il tipo di comunicazione sterilmente “abbaiante”, manderei ora in giro un messaggio nichilista, disfattista o, come mi è stato detto, populista, moralista e chi più ne ha più ne metta. Dico sosteniamola, accresciamo il “noi” che sta con lei e, invece, questo lettore (o tutti i lettori?) capiscono il contrario? Credo che a sbagliarsi siano i miei critici, che si sentono offesi ma non entrano però mai nel merito delle cose che ho scritto. E allora le ripropongo.
8.
Alcune delle forze politiche che appoggiano Alessandra sono veramente “acciaccate e malconce” e lo dimostrano con la scelta di Alessandra come candidata e non di un dirigente del PD. Perché non dirlo e discuterne lealmente e coraggiosamente? Secondo me, dare l’immagine finta di una coalizione coesa, senza distinzioni interne, tutta positiva e senza contraddizioni, tutta anema e core, è sbagliato. Pensare che gli elettori vadano blanditi come bambini, a cui non si devono far sapere le cose sporche o troppo complicate della politica (che poi vengono comunque a sapere dal pettegolezzaio che lo stesso ceto politico alimenta) è sbagliato. Affidarsi all’adagio, sottinteso nelle parole dei miei critici, che “i panni sporchi si lavano in famiglia”, è sbagliato. La “famiglia” (la Sinistra di una volta, degli anni ’60-’70) non c’è quasi più. Lo sa anche questa ex sinistra, che s’è decisa – e ha fatto bene – a puntare su Alessandra. Magari alcuni di loro sperano di rifondare la “vecchia famiglia”. Io spero, invece, che si riapra una dialettica politica come ai tempi della nostra giovinezza. (Vedi “Storie di periferie. Cologno Monzese negli anni ’70” ).
9.
Nell’analisi che ho fatto non mi sfuggono tutte le distinzioni che mi ricordi, ma le mie conclusioni (che poi sono auspici o scommesse) sono diverse dalle tue. Tu sei realisticamente per la “logica del meno peggio”. Io , ancora con Fortini/ Brecht, dico che “la prospettiva dei piccoli mutamenti è nemica dei grandi mutamenti. Sì, mi dirai: ma se questi non si verificano? Rispondo: si costruiscono! Si tratta – lo so – di diverse scommesse. Ciascuno si dibatte tra spinte realistiche e spinte utopistiche. Nessuna predica o critica servirà a mutare le proprie aspirazioni o convinzioni profonde. E, perciò, mi limito a dire semplicemente: nel mio intervento non antepongo nessun “meglio” al “bene”. ( Al massimo il “meglio” lo tengo a mente e non lo perdo di vista).
10.
E per essere chiaro, so che per me il “meglio” sarebbe che Alessandra diventasse sindaco, che la sua lista avesse più voti di quella della coalizione di “centro-sinistra”. Ma sono realistico almeno quanto te. Ed ho accettato da subito il “bene”, il “meno peggio”. Non disprezzo ne svilisco l’apporto elettorale che il PD potrà portare alla candidata sindaco, ho criticato “Sinistra anticapitalista” che ha voluto presentare un’altra sua lista con un suo candidato; e sarei soddisfatto anche se Alessandra vincesse con tantissimi voti del PD o di CSD o di +Europa. L’attuale coalizione che appoggia Alessandra mi sembra, però, come il dio Eolo. Vorrebbe comandare questo “vento gentile”, farlo uscire dal sacco a proprio piacimento e secondo i propri calcoli. Io mi auguro, invece, come ho scritto, che scuota tutta Villa Casati, tutto il ceto politico colognese. Quanto alle amiche e agli amici che mi criticano mi distinguo da loro per una sola cosa: io vedo (le vedevano anche i vecchi partigiani) le nostre “scarpe rotte” ma dico “eppur bisogna andar”. Loro, mi pare, fan finta di non vederle e continuano a rimproverarmi “Zitto! se no, favorisci il nemico”. Va bene anche così.
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APPENDICE. COMMENTI SU “COLOGNO OUTSIDE”
Ennio Abate ha condiviso un post.
Commenti
- Mauro Cambia a mio avviso mostri un giudizio di una severità veramente gratuità nei confronti della opposizione su questo caso. Che tu sia un fans di Alessandra Roman Tomat va bene ma che in meno di 24 ore dall’inizio della questione maschere ti esprima in questi termini lo trovo fuori luogo. Gli esponenti di questa abbaiante opposizione sono gli stessi che stanno lavorando al fianco della candidata. Al suo fianco in termini di condivisioni del programma e scelta degli argomenti. E senza imbavagliarla. Il tuo meno beghe e sosteniamo Alessandra e’ populismo. Hai proposto e poi scelto tu la sua candidatura?
- Ennio Abate Questo modo di far lotta politica contro la stupidità che è al governo di Cologno ti sembra positivo, efficace, lungimirante?
A me no. E spero che chi, anche nell’attuale opposizione a Rocchi, sia stufo di “abbaiare” si ponga il problema di mutare politica e linguaggio.Modifica o elimina questo commento - Mauro Cambia Ennio Abate Non mi sembra positivo efficace e lungimirante scrivere: meno beghe
Non me lo sembra altrettanto:: opposizione abbaiante (ora tra virgolette)
Se ti riferisci a qualcosa qualcuno di specifico scrivilo
Ma soprattutto ribadisco questa e’ l’opposizione che sta sostenendo Alessandra Roman Tomat già da più di due mesi. E non le sta abbaiando addosso ma lavorando con lei. E’ l’opposizione che le ha proposto l’incarico. E a proposito di mutare (ancora i cani) non so quanto questo tuo messaggio favorisca l’immagine (linguaggio) della candidata associata alla opposizione che abbaia
PS: Sul tranciante stupido rispetto alle foto delle maschere nere non credo che tu lo giudichi esclusivamente così. Ma non vuoi beghe - Ennio Abate La pensiamo diversamente e non è il caso di continuare.
Riconfermo la mia personale opinione: che ATTUALMENTE abbiamo ancora una “opposizione abbaiante” (le virgolette le uso a mo’ di citazione e non per attenuare) contro Rocchi; e che essa non esprime ancora una strategia veramente alternativa né mi pare la stia praticando; e ancora che questa delle “mascherine” mi pare una irrilevante “bega chiozzotta” che distrae dai veri problemi da affrontare.
Quanto alle tue insinuazioni/provocazioni (“Hai proposto e poi scelto tu la sua candidatura?”) chiarisco che sono fuori da qualsiasi lista e do la mia simpatia e il mio appoggio esclusivamente a chi mi sembra di meritarlo. E prima di qualsiasi legame di amicizia o di orientamento politico per me conta dire le cose che mi sembrano vere. - Mauro Cambia Bene confermi la tua opinione. Non ti pare di dover distinguere tra le beghe. E la mia che tu giudichi una provocazione insinuazione, e’ una domanda. Che non riceve risposta perché la candidata nella quale tu trovi tanta qualità e’ la stessa che larga parte della opposizione abbaiante ha interpellato.
- Ennio Abate Quello che avevo da dire l’ho scritto. Ognuno può farsi la sua opinione. Buona giornata.
- Mina Facchi che tristezza vedere sempre le stesse persone con la critica facile … un consiglio si voterà a settembre cercherei di tenere una linea di buon livello senza cadere e seguire la polemica continua,Abate ha una sua idea non darei peso più di tanto passerei oltre ! Buona giornata
- Ennio Abate All’attenzione degli “istantaneisti” dell'”opposizione abbaiante” nella speranza che, correggendosi, possano contribuire a un miglioramento della comunicazione politica in questa città.
SEGNALAZIONE
(da un post di Pierluigi Fagan)
Stralcio:
La condizione esistenziale individuale deve occuparsi del qui ed ora, vieppiù se le cose non “funzionano”. Gli intellettuali sono risucchiati nel presentismo. Si notano addirittura “filosofi”, oggi risvegliati di colpo dalla loro costituzionale inattualità, lanciarsi sul tema del giorno. Il che non sarebbe neanche male, anzi. Solo che se lo facessero dentro quadri di comprensione più ampi sarebbe meglio.[…] Frantumazione dell’immagine e collasso temporale all’Adesso, due ottime impostazioni per non capire assolutamente nulla di noi e del mondo. […] è ovvio che le classi dirigenti siano in sincronia con questa paralisi intellettiva, le classi dirigenti sono relative, non vengono da un altro pianeta, sono persone normali che i casi della vita hanno posto su un gradino sociale un po’ più alto, ma la scala è quella. E questo vale anche per gli intellettuali, ovviamente.[…]
l’impostazione di ribellione a questo schiacciamento temporale, all’unidimensionalità dell’Adesso, è comunque un buono spunto, credo. Un tizio cinese una volta, prese una rovinosa ritirata e la trasformò nel concetto di una speranza molto alta: una Lunga Marcia. Ma per avere gente del genere, ci vorrebbe un principio di “visione”, un principio non in un singolo, ma in una massa critica in grado di condividerla. Noi queste “visioni” non le abbiamo più, e la mancanza di questi quadri generali è il più grosso problema che abbiamo. Quello da cui dipende la stessa mancanza di speranza di soluzione di tutti gli altri.- Adelia Denti Ciao Ennio, ho letto anche quanto appena postato, purtroppo rimango d’accordo con Mauro. E’ molto più facile anche per te vedo, guardare il negativo e non vedere ciò che di positivo viene messo in campo. Trovo pesante mettere contrapposizione, molto pesante e disfattista (caratteristica che spesso accompagna il confronto da te proposto e alla quale dovresti guardare tu stesso) perché inutile, Mauro lo esprime egregiamente. C’è tanto impegno delle opposizioni dietro la candidatura di Alessandra e altrettanto impegno c’è nella denuncia della vicenda mascherine; questa è volutamente scandalistica, da parte di questa maggioranza, che sarà anche stupida, ma guidata da specialisti della comunicazione, cerca di coprire i suoi guai offendendo senza scrupolo tutta la città inneggiando al fascismo. Personalmente trovo te, e tutti coloro che si lamentano di ciò che manca, “abbaianti” nel momento in cui ,alla denuncia non seguono proposte, sull’oggi, concrete, che sappiano avvicinare e convincere in un percorso alternativo mirato al raggiungimento degli ideali che vorreste raggiungere. Mi spiace.
- Ennio Abate Ciao Adelia,
mi spieghi cosa di “positivo” hanno messo in campo quanti finora sono intervenuti sulla “questione mascherine”? A me pare che anche a questa ultima mossa stupida ( fosse pure “volutamente scandalisitica” o “guidata da specialisti della comunicazione”) c’è qualcuno dell’opposizione che ci casca. Cioè USA IL MEDESIMO LINGUAGGIO E LO STESSO STILE COMUNICATIVO dell’avversario, senza riuscire a distinguersene. Anzi lasciandosi ipnotizzare e sbracandosi in un corpo a corpo parolaio. Si conferma così la riduzione della POLITICA a TIFO. Tra l’altro le reazioni sono istantanee, individualistiche, più che viscerali. in puro stile FB!
E non credo concordate (ma potrei sbagliarmi essendo un osservatore esterno) con la coalizione che sostiene Alessandra Roman. E come mai? Una coalizione che vuole conquistare un consenso alla propria candidata sindaco non dovrebbe scegliere su quali eventi POLITICAMENTE importanti deve concentrare la sua campagna elettorale e le sue denunce?
Io ho detto la mia opinione su cosa avrebbero potuto fare anche in questa occasione degli oppositori seri e POLITICAMENTE intelligenti : 1.”Denunciare sobriamente costoro o perché ignoranti della storia del Novecento o perché coltivano nelle loro testoline un immaginario fascista”; 2. Non “esagerare, gridare: al lupo! al lupo! – quando il lupo è là, che malgoverna questa città da vari anni; e l’opposizione pure è là senza una strategia per risolvere i problemi”.
Sbaglio? Queste non ti paiono “proposte”? La si vede la strategia per risolvere i problemi della città nei post che sono stati dedicati alla Allemant?
Sono pronto a discutere con chi ne ha voglia.
Comunque, non vedo perché sollevando, come ho fatto, la questione di una COMUNICAZIONE POLITICA SOBRIA, RAZIONALE, NON VISCERALE, guarderei il “negativo”. Né perché mi sarei lamentato. Ripeto: dico la mia opinione valutando le cose con la mia testa. Sono pure io “abbaiante”? Può darsi, ma c’è una bella differenza tra il mio “abbaiare” e altri “abbaiare”. - Mauro Cambia Fai prima a dire che il pd e Cocciro hanno ululato per stare a galla. Altro che il maiuscolo di sobrio razionale e non viscerale
- Gianfranco Liparulo Ma davvero pensate che una giunta che ha portato a Cologno i nazi di lealtà azione, fatto il campo dei nazisti davanti villa Casati, concesso la sala Pertini ai fascisti di casapound si scuserà per le mascherine nere con scritto boia chi molla?
Questo fu il mio primo commento a seguito del fatto, senza nemmeno usare la loro foto.
Ora, che questi “signor*” abbiamo più volte passato il segno e che glielo si faccia notare sia attraverso i social sia attraverso le piazze o i consigli, non significa che:
1 non si sia a conoscenza del fatto che ci siano problemi più importanti o gravi, sarebbe benaltrismo. Che ci siano problemi ora e anche prima del covid lo sanno anche i sassi.
2 ritenere abbaiante chi fa delle rimostranze mettendoci la faccia lo trovo moralistico, più che populistico.
Abbaiare si abbaia un po’ tutti, ma trovi sempre qualcuno che si arroga il diritto di sentirsi meglio abbaiante degli altri, pur non portando niente di concreto, in termini di fatti. - Ennio Abate Grazie Gianfranco Liparulo. Oltre alla concretezza di questo
tuo intervento ho memoria di tutta quella che portasti nella (fallita) Officina delle arti.
Caro Ennio,
1.-Sono d’accordo con te. Teniamo i piedi per terra. Alessandra Roman, candidata a sindaco del centro sinistra, è un’ottima candidata. Io la voterò e inviterò a votarla. Spero che il PD insieme a CSD e a PIÚ EUROPA l’abbiano scelta per le stesse ragioni per cui io e te la giudichiamo un’ottima candidata. Su CSD non ho dubbi che sia così. Sugli altri non so.
L’hanno scelta, credo, sulla base di un “programma politico e amministrativo” che s’impegnano a rispettare e a realizzare; un programma che, magari, dopo la pandemia e prima delle elezioni di settembre, potrà essere aggiornato, ma che dovrà, comunque, costituire la trama di valori, idee e obiettivi che tiene insieme forze politiche distinte e, spero, non troppo divaricanti.
Non è questione di «dare l’immagine finta di una coalizione coesa, senza distinzioni interne, tutta positiva e senza contraddizioni, tutta anema e core», come scrivi tu. È neppure è questione di «pensare che gli elettori vadano blanditi come bambini.» Il problema molto più semplice, è di non prenderli in giro, coalizzandosi strumentalmente per poi cercare di fare cose diverse rispetto a ciò che si è concordato. Interpretare un programma politico-amministrativo, aggiornarlo, migliorarlo, è doveroso. Tradirlo no. Proprio perché gli elettori non vanno trattati come bambini.
Se Alessandra ha accettato di essere candidata col PD, mi auguro che non pensi di questo partito ciò che scrivi tu (che è “neoliberista”, e «che non ha nulla o quasi da proporre a lavoratori, precari, ceto medio e nuovi poveri»), perché se pensa questo, non capisco proprio che programma abbiano potuto elaborare.
[Come tu sai, nel 2018 non ho votato né PD né 5Stelle. Ma sparare addosso a questo Governo, come in questi giorni sta facendo il presidente della Confindustria, me lo rende abbastanza simpatico. Bonomi è arrabbiato perché hanno dato soldi “a pioggia”, invece di concentrarli soltanto sulle imprese. Per me hanno fatto bene a darli a pioggia, hanno fatto bene a non togliere il “reddito di cittadinanza” e ad aggiungerci quello di “emergenza”; per me hanno fatto bene a dare 600 + 800 + 1200 euro ai lavoratori autonomi; hanno fatto bene ad estendere la Cassa integrazione a tutti i lavoratori delle piccole imprese, ecc. ecc. Tutto bene, dunque?…No, assolutamente no. Ma scoprire che Diego Fusaro, un filosofo che avrebbe riscoperto Marx, ieri pomeriggio manifestava a Roma con Pappalardo e i gilet arancioni contro la “dittatura” sanitaria del Governo mi toglie ogni dubbio su certi cosiddetti “intellettuali”. ]
Tornando a noi, quindi, mi interesserebbe capire qual è il “programma politico e amministrativo” della coalizione del centro sinistra. So che CSD aveva elaborato un suo programma. Non so, però, qual è oggi lo stato dell’arte.
2.-Spero che nessuna delle forze politiche della coalizione ritenga che il programma sia aria fritta. L’immagine del candidato sindaco è importante, ma non basta a recuperare voti. Conta il programma politico amministrativo. Se si ritiene che sia aria fritta e che per recuperare voti, basta spararle anche grosse, non credo che si riuscirà a fare molta strada. In questa materia, infatti, è difficile essere più esperti della Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia…Sì, mi verrebbe da dire anche dei 5Stelle. Ma, poveretti, da due anni sono impegnati nel governo nazionale a mangiarsi e rimangiarsi le balle propagandate che non è il caso di infierire. Anche perché a Cologno questi sono all’opposizione (anche loro “abbaianti”?) e, siccome per un certo periodo la nostra Alessandra non li giudicava così negativamente come il sottoscritto, non sarebbe una cattiva idea se riuscisse ad aggregarli alla coalizione. Ovviamente, sempre su un programma serio. Aumenterebbero in tal modo le chances per vincere.
3.-Vorresti che Alessandra diventasse sindaco, che «la sua lista avesse più voti di quella della coalizione di “centro-sinistra”». Anch’io mi auguro che diventi sindaco. Quanto alla sua lista, la storia è più complicata di come tu l’immagini. Non so quante saranno le liste di centro-sinistra. Allo stato attuale, se ho capito bene, almeno tre: quella del PD, quella di CSD e quella promossa da Alessandra. Non so se anche PIÚ EUROPA farà una lista. Non credo.
Questa coalizione ha teoricamente il 25 % dei voti. Se, d’accordo con le forze politiche che già l’appoggiano, riuscisse ad aggregare alla coalizione, i 5 Stelle, i voti teorici passerebbero al 41 %. Quasi quanto quelli del centro destra che sono al 48%.
Se, non riesce ad aggregare i 5Stelle, occorre capire dove la lista di Alessandra recupererà voti. Se lo farà nei bacini elettorali di PD e CSD, non sarà un grande risultato. Se recupererà voti nei bacini dei 5Stelle e del centro-destra, allora sì che la sua candidatura sarà servita. Tutto dipenderà dalla composizione della sua lista e dal suo tipo di insediamento sociale e culturale.
Credo che le ragioni per cui Alessandra sia stata candidata, oltre a quelle che dici tu (è avvocatessa, è intelligente, scrive bene, ecc. ecc.), mi sembrano esattamente queste: è donna e per la sua storia potrebbe allargare la base elettorale del centro sinistra. È una valutazione politica.
4.- «Non disprezzo ne svilisco l’apporto elettorale che il PD potrà portare alla candidata sindaco, ho criticato “Sinistra anticapitalista” che ha voluto presentare un’altra sua lista con un suo candidato; e sarei soddisfatto anche se Alessandra vincesse con tantissimi voti del PD o di CSD o di +Europa. L’attuale coalizione che appoggia Alessandra mi sembra, però, come il dio Eolo. Vorrebbe comandare questo “vento gentile”, farlo uscire dal sacco a proprio piacimento e secondo i propri calcoli. Io mi auguro, invece, come ho scritto, che scuota tutta Villa Casati, tutto il ceto politico colognese.»
Non capisco bene, cosa tu voglia dire. O meglio, capisco che hai criticato – e secondo me hai fatto bene – “Sinistra anticapitalista” che ha voluto presentare un’altra sua lista con un suo candidato. Voti persi. Ma non c’è nulla di male. Tante volte si vota un’idea. E questi compagni votano l’anticapitalismo. Anche Alessandra, a suo modo, lo è. In uno dei suoi ultimi scritti che ho letto, mi pare fosse interessata alla “decrescita”. Quindi, secondo me, potevano votare Alessandra. Ma la sinistra colognese – quella a sinistra del PD – come quella nazionale è specializzata nell’arte di dividersi…Va bene così. Poi la responsabilità è del PD “neoliberista” e non si capisce perché, dalla fine del PCI ad oggi, fior fiore di intellettuali specializzati nel “pensiero critico” non siano stati capaci di offrire un’organizzazione seria ed autorevole ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati, ai nuovi poveri e al ceto medio impoverito di questa nostro Paese. Misteri italiani.
5.-Non capisco quando scrivi che l’attuale coalizione che appoggia Alessandra «vorrebbe comandare questo “vento gentile”, farlo uscire dal sacco a proprio piacimento e secondo i propri calcoli.» A cosa ti riferisci?… Veramente non capisco. Comunque, a qualunque cosa tu ti possa riferire, il problema del rapporto fra candidato sindaco e forze politiche della coalizione, diventa quasi sempre uno dei problemi più grossi che il candidato deve risolvere. Gli elettori non votano solo il sindaco. Votano il sindaco e le forze politiche che l’appoggiano. Se vince, non vince solo lui (o lei). Vince insieme ai consiglieri eletti nelle liste di queste forze politiche, che diventano così “consiglieri di maggioranza”. Questi consiglieri votano in Consiglio comunale alcuni atti fondamentali della vita amministrativa. Se il rapporto non è chiaro, costruttivo, guidato dal documento programmatico, possono insorgere conflitti, contrasti, minacce di far mancare il voto, ecc. ecc. Il che significa che Alessandra, penso che lei lo sappia, oltre ad essere autorevole, deve esercitare quella che si chiama “leadership condivisa”.
Non so se questo “vento gentile” riuscirà a scuotere “tutta Villa Casati, tutto il ceto politico colognese”. A me basterebbe che realizzasse il programma politico-amministrativo che si è dato.
6.- Per tutti gli altri problemi sollevati (come combattere efficacemente i populismi nazionalisti di destra e i neofascismi; i piccoli cambiamenti nemici dei grandi; i metodi per affrontare le contraddizioni “in seno al popolo” e quelle fra noi e i nemici, ecc. ecc.), rimando ad altra occasione. Per quanto mi riguarda non ho trovato opportuno né giusto definire “abbaiante” l’opposizione di PD e CSD alla Giunta fascio-leghista che amministra la nostra città. Anche perché questa opposizione, soprattutto quella di CSD, in cinque anni non si è esercitata soltanto sul terreno, per così dire, culturale della lotta antifascista, ma con puntualità e precisione su tutti gli altri terreni amministrativi: da quelli dei servizi sociali a quelli del piano regolatore, degli appalti dei servizi di pulizia, ecc. Un’opposizione che ti assicuro non è facile e che richiede sacrifici e un sacco di tempo. Anche se una persona o un gruppo commette un errore, non è francamente simpatico, trovare un professore che, “osservatore esterno”, è pronto a scattare per “lavare i panni sporchi” in pubblico. Panni sporchi?…Mio Dio! Al massimo si è trattato della sopravvalutazione di una buffonata fascista. Comunque, la sig.ra Tesauro ha dichiarato che preferisce il fascismo al comunismo. Poveretta, chissà se fa finta di non sapere che uno dei firmatari della Costituzione italiana si chiamava Umberto Terracini. Cioè, un comunista.
Fraternamente.