Un disegno, una poesia

Questo disegno (Figura con cesta di frutta, 1983 pennarello) lo feci  mentre ero commissario d’italiano e storia agli esami di maturità. Mi pare a Legnano quando conobbi la Franca Ricci. Gli anni dovrebbero essere gli Ottanta. Tiro a indovinare 83-84. Devo averlo buttato giù su un foglietto di appunti e poi ritagliato. La figura è come sospesa sul piede destro. La mano  sinistra giganteggia e fa tutt’uno con l’avambraccio. Fa capolino il volto che non si capisce bene se maschile o femminile e piccolo, sproporzionato, dunque, rispetto al corpo. La parte centrale ( gonna o schermo decorato) stacca nettamente il bianco della gamba e quello del petto e della mano. Lo stesso fa il nero tratteggiato della “cesta”, che potrebbe anche essere una sorta di cappellone messicano. Sopra ci sono forme tondeggianti. Potremmo pensare a della “frutta”, ma anche a dei “pani”. C’è qualcosa della  grafica un po’ primitiva sudamericana. Importante e il gioco della linea che costruisce mano e avambraccio. Il senso è quello di un equilibrio instabile. [E. A]

[10 luglio 2012]

da Narratorio grafico di Tabea Nineo

 L-ABILE  SINISTRA
 
 
 Il piede incerto da poco collaudato
 Alzato da terra di qualche spanna
 E già grande la mano che regge il cesto
 Strapieno delle uova sulla testa
 Mentre la mano-Giuda destra nasconde
 I denari nel fianco provocatore
 Ecco l'-abile sinistra che
 Come esperta massaia va al mercato
 E sogna. Sogna che ce ne sarà per tutti
 E già pensa al gruzzoletto in banca
 E agli onori, alle riverenze, agli inchini,
 Un po' certo bisogna abbassare la testa,
 Così...e...addio uova!!!
 
 
 (30. 12. 12)

Da Rita Simonitto, “Per ordine di verso. Poesia”, pag. 227, Besa Editrice novembre 2018  
 
 

1 pensiero su “Un disegno, una poesia

  1. la scuola Funambola
    su un solo piede
    a sandaletto
    immobile avanza,
    il filo invisibile…
    L’equilibrio precario
    sbilancia
    il cesto stracolmo
    dal capino tapino…
    Oddio sta per cascare,
    colmo d’ogni frutto,
    sui poveretti di sotto?
    Quanti bernoccoli…
    della matematica
    delle pulci esatte
    dei giorni sornioni
    va boh vada! delle capriole….
    D’altra parte
    il manifesto-vestito
    è un labirinto:
    una bella sfida: ne uscirai?

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