di Franco Arminio
Franco Arminio non ha bisogno di presentazione. I suoi libri di poesia hanno un successo che, di solito, altri autori possono soltanto sognare. Il che si presta sicuramente a diventare fonte di discussione anche critica, ma non può essere negato o rimosso. Il suo ultimo libro s’intitola «La cura dello sguardo» (Bompiani, 2020). Domenica 22 novembre un suo testo straordinario ha accompagnato lo Speciale TG1 con le drammatiche immagini del terremoto irpino del 23 novembre 1980. Uno Speciale che invito a vedere e rivedere all’indirizzo di RaiPlay. Con i versi “un po’ sbilenchi” di questa composizione prova, a suo modo, a fare poesia su Ciriaco De Mita, un personaggio politico che gli irpini conoscono bene. (D.S.)
Si può fare una poesia su Ciriaco De Mita? Penso di no, ma voglio comunque provare a dire in versi un po' sbilenchi il mio dispiacere a sentirlo ribadire che nella nostra terra non ci sono stati sprechi. Io non sono mai stato tra quelli interessati a scoprire se ha rubato. Da sempre non cerco colpevoli ma innocenti, da sempre sono alle prese con tanti che mi portano rancore per i torti che mi hanno fatto. Io a De Mita rimprovero di non ammettere mai un errore, di avere una lingua brutta, di avere occhi solo a ciò che serve per restare a galla: gira da quasi un secolo per l’Irpinia ma sembra che non l’abbia mai vista. E poi il mio cruccio è non avere mai avuto notizie di un suo dono per restaurare una chiesa, per sostenere una biblioteca, un teatro. Ecco, io amo i generosi, vanno bene sempre, anche in politica. Non credo si possa amministrare bene la polis senza avere una spinta lirica. Auguro lunga vita a De Mita, spero con tutto il cuore che prima o poi gli arrivi un soffio di gioia. Come tutti, anche lui ha sbagliato. La propria vita, non la indovina nessuno, più che la morte è il fallimento che ci accomuna. 24 Novembre 2020
- Le foto di questo articolo sono di Franco Arminio
Un bel testo; ma perché metterlo in versi?
Un signore di Scandicci…buttava le castagne .e..mangiava i ricci! DEMITA …LA VITA LA BUTTA VIA E MANGIA SOLTANTO LA BUCCIA