di Marina Massenz
Di quando i “grandi” diventano piccoli e i “piccoli” si fanno grandi, parlando un’altra lingua che dice del tempo già scaduto. In loro sostegno e come segno di partecipazione anche verso tutti coloro che si impegnano lottano lavorano per… ho pensato stamattina di pubblicare questa mia poesia inedita. Non scritta per l’occasione, ma esito forse di molteplici eventi sordamente in me accumulati e che oggi sento di voler condividere con voi tutti.
La ragazza ha visto la sfera blu da astro nello spazio sospesa e ammira e ama quel verde e le acque le pecore i musi bagnati nell’erba umida. E’ la terra. Così bella e fragile come creatura che non diresti sospesa nel nulla che non diresti abbia bisogno della tua mano, per appoggiarsi sul palmo aperto ad accogliere. La vita così per alcuni decenni ci sta nel palmo, la mano è la stessa, ma a volte dimentica, lascia cadere e tutto cade e cade e cade finché si ferma proprio lì, dove stanno le pecore, sotto l’albero. 2.11.21
x me
è sì !
Quanto mi piace!
Così vicina a tutti. Brava!
un percorso struggente di stupore, e di tenerezza, che cadendo riporta al punto di partenza, all’interno della sfera blu…così per tutti, credo. Grazie
Un sentito ringraziamento a voi, che avete letto e compreso. Ne sono felice.
Mi piace la “vicinanza” e il “percorso struggente” “di tenerezza” …
Annamaria ha colto anche il senso del cerchio che si chiude, come la sfera dentro cui siamo, e che insieme teniamo sul palmo così come siamo tenuti. Un senso della vita che é per me complementarietà, generale, non solo verso la terra. Un monito dolce a curare ciò da cui siamo curati.
Questa poesia in cui la tenerezza e la forza si tengono per mano mi ha commosso. Grazie Marina
E’ sempre bello e interessante per me leggere le parole e i commenti di “lettori”; ogni volta mi si apre uno sguardo nuovo su quello che ho scritto, è un arricchimento anche per me. Qui il binomio “tenerezza – forza” è quello che emerge di più. E tenersi per mano è come fare il “girotondo intorno al mondo”.