Silvio, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita fecale,
Quando in ria, patriottica compagnia
Di sgherri e sgherre a te simiglianti,
Lento, flaccido, il limitare
Del Colle sporcavi?
mi pare giusto! Spero non arrivi a morderlo quel boccone, ma se succedesse… sarebbe quella la fine degli spropositati ingordi…una vita, e longeva, da predone
Letto per caso stasera, ci sta bene anche la voce di Gianmario (dall’aldilà o sempre qua):
Se vai lungo la costa dello Jonio
da Reggio a Squillace, osservali
gli scheletri di muri che la ‘ndràngheta
ha disseminato lungo il litorale
e rifletti se questo è il Paese
magnifico che abbiamo ereditato
dagli antichi Greci e dai Normanni.
Considera poi che la bellezza
è soltanto una piccola preda
nel carniere dei loro misfatti:
rifletti sulla tua stessa vita
aggrovigliata nel disordine e nel grigio
dell’incertezza che ti consegna inerme
a giochi segreti e perversi
di massoni deviati;
non crederti indenne perché abiti a Milano
o al Nord o in Inghilterra,
in ogni Paese ormai la guerra
unilaterale è da tempo dichiarata:
la ‘ndràngheta avanza, il mondo
le cade tra le braccia
– illuso di sconfiggerla
con l’efficienza della polizia
o il candore dei fragili versi
d’una poesia –
Già, Silvio, tu non vai per il sottile,
La platea d’Arcore è ben poca cosa
Per te, che aspiri tanto al grande stile,
Come chi vien dalla malta e dalla stalla
– anzi il porcile.
Orrendo, e basta. E quella mezza Italia che si acconcia? Come possiamo viverci insieme: anche brava gente, anche scervellati non consapevoli. E quelli che accettano di farsi comprare? Ed erano, no: sarebbero stati oppositori?
Ma come si vive?
(E chi siamo, noi?)
“La mia generazione quando aveva vent’anni faceva militanza politica, era un’attività sentita che non mirava a far diventare ricchi o potenti ma a disegnare un futuro migliore. Oggi l’equivalente sono le liti sui social tra narcisisti, non si discute più, non ci si scambia più idee, si vomitano sentenze senza rendersi conto che non contiamo proprio nulla: la nostra opinione giace insieme a tutte le altre nel pozzo nero di Twitter, Facebook o Instagram. Ma c’è davvero chi crede che l’opposizione a Berlusconi si possa fare sui social? Chi pensa che basti twittare giorno e notte per bloccare la sua candidatura al Colle? Sicuramente anche negli anni Settanta contavamo poco, ma leggi come quella sul divorzio o sull’aborto sono passate grazie alla nostra militanza, e ci sono voluti anni, non settimane. Che leggi ‘illuminate’ hanno prodotto le tempeste di parole su Twitter?”
Il resto delle proposte “strada e piazze sono un buon inizio”, e poi “elezione del presidente del consiglio e della repubblica”, “cambiando una per una le leggi… e la costituzione” in sostanza: allargare il voto per scalzare l’uomo forte.
Oppure? Brigate rosso-grigie? Resistenza dei Ciompi? Una cento mille Carlotte Corday?
Invece di “che fare?”, rettifichiamo: “che cosa sta succedendo?”.
Se vivessimo ancora 50 anni (come i 120 di Berluska) potremmo saperlo…
Sara Bonanno
Sai la cosa che mi colpisce di più di questo mercato per il quirinale? La bassezza assoluta delle due manifestazioni culturali che rendono l’Italia una nazione ormai del tutto priva di un sentire profondo. Da una parte c’è il reazionarismo più becero, un personaggio squallido, abituato a comprarsi con i soldi tutto, persone e cose. Che tratta le donne come bambole gonfiabili, privo di scrupoli pur di arricchirsi ed arricchire i sui amici. Dall’altra, in “opposizione” c’è uno scimmiottato progressismo, che chiede “una donna” qualsiasi al quirinale per mostrare una modernità di facciata che considera il sesso femminile esattamente come lo considera berlusconi, come il travestimento del potere maschile di turno…e questa è la richiesta anche della maggior parte della popolazione femminile, del tutto incapace di vedersi persona alla pari…Mi fa una grande tristezza questo dibattito…tristezza e schifo.
Be’, no! “questa NON è la richiesta anche della maggior parte della popolazione femminile”, che NON tutta vuole “vedersi persona alla pari”, ma umana e differente. Perché, per attaccare il Berluska, attaccare anche le donne?
Quasi quasi, “vita fecale” è ossimoro più riuscito di “vita mortale”, che, fra l’altro, prima che nel Giacomo è già presente nel Torquato e, ancor prima, nel Marone.
Silvio
lento, flaccido
dal piglio napoleonico
il caimano gigantesco
s’è risvegliato:
ha tanta fame!
Solo il boccone grosso
lo puo’ saziare
……………………….
e, chissà?, affogare!
mi pare giusto! Spero non arrivi a morderlo quel boccone, ma se succedesse… sarebbe quella la fine degli spropositati ingordi…una vita, e longeva, da predone
Silvio, ti desti ancora
Per dare alla tua saga criminale
Giammai interrotta una veste legale
Traslocando la mafia e il bunga bunga
Al Quirinale.
Letto per caso stasera, ci sta bene anche la voce di Gianmario (dall’aldilà o sempre qua):
Se vai lungo la costa dello Jonio
da Reggio a Squillace, osservali
gli scheletri di muri che la ‘ndràngheta
ha disseminato lungo il litorale
e rifletti se questo è il Paese
magnifico che abbiamo ereditato
dagli antichi Greci e dai Normanni.
Considera poi che la bellezza
è soltanto una piccola preda
nel carniere dei loro misfatti:
rifletti sulla tua stessa vita
aggrovigliata nel disordine e nel grigio
dell’incertezza che ti consegna inerme
a giochi segreti e perversi
di massoni deviati;
non crederti indenne perché abiti a Milano
o al Nord o in Inghilterra,
in ogni Paese ormai la guerra
unilaterale è da tempo dichiarata:
la ‘ndràngheta avanza, il mondo
le cade tra le braccia
– illuso di sconfiggerla
con l’efficienza della polizia
o il candore dei fragili versi
d’una poesia –
(Gianmario Lucini)
( da https://www.poesiadelnostrotempo.it/iii-premio-letterario-nazionale-gianmario-lucini-2021-2022/?fbclid=IwAR0EYm8EqUz3n3u8LVnQDbSLVJM4D3oiH0QgtC6Fx9Oh4y2oKqvN-U9fuUY)
Già, Silvio, tu non vai per il sottile,
La platea d’Arcore è ben poca cosa
Per te, che aspiri tanto al grande stile,
Come chi vien dalla malta e dalla stalla
– anzi il porcile.
Orrendo, e basta. E quella mezza Italia che si acconcia? Come possiamo viverci insieme: anche brava gente, anche scervellati non consapevoli. E quelli che accettano di farsi comprare? Ed erano, no: sarebbero stati oppositori?
Ma come si vive?
(E chi siamo, noi?)
(E chi siamo, noi?) (Fischer)
Per ora quelli che si lamentano, s’indignano ma non fanno nulla per organizzarsi. Perché hanno “già dato”.
Direi, ma ne sono sicura, che spetta ad altri.
Senza condividere proposta o altro dell’autrice…
SEGNALAZIONE
“La mia generazione quando aveva vent’anni faceva militanza politica, era un’attività sentita che non mirava a far diventare ricchi o potenti ma a disegnare un futuro migliore. Oggi l’equivalente sono le liti sui social tra narcisisti, non si discute più, non ci si scambia più idee, si vomitano sentenze senza rendersi conto che non contiamo proprio nulla: la nostra opinione giace insieme a tutte le altre nel pozzo nero di Twitter, Facebook o Instagram. Ma c’è davvero chi crede che l’opposizione a Berlusconi si possa fare sui social? Chi pensa che basti twittare giorno e notte per bloccare la sua candidatura al Colle? Sicuramente anche negli anni Settanta contavamo poco, ma leggi come quella sul divorzio o sull’aborto sono passate grazie alla nostra militanza, e ci sono voluti anni, non settimane. Che leggi ‘illuminate’ hanno prodotto le tempeste di parole su Twitter?”
( DA Loretta Napoleoni, La scalata di Berlusconi al Quirinale non è assurda né comica: è patetica
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/16/la-scalata-di-berlusconi-al-quirinale-non-e-assurda-ne-comica-e-patetica/6456488/)
Il resto delle proposte “strada e piazze sono un buon inizio”, e poi “elezione del presidente del consiglio e della repubblica”, “cambiando una per una le leggi… e la costituzione” in sostanza: allargare il voto per scalzare l’uomo forte.
Oppure? Brigate rosso-grigie? Resistenza dei Ciompi? Una cento mille Carlotte Corday?
Invece di “che fare?”, rettifichiamo: “che cosa sta succedendo?”.
Se vivessimo ancora 50 anni (come i 120 di Berluska) potremmo saperlo…
Segnalazione
UN COMMENTO SU FB
Sara Bonanno
Sai la cosa che mi colpisce di più di questo mercato per il quirinale? La bassezza assoluta delle due manifestazioni culturali che rendono l’Italia una nazione ormai del tutto priva di un sentire profondo. Da una parte c’è il reazionarismo più becero, un personaggio squallido, abituato a comprarsi con i soldi tutto, persone e cose. Che tratta le donne come bambole gonfiabili, privo di scrupoli pur di arricchirsi ed arricchire i sui amici. Dall’altra, in “opposizione” c’è uno scimmiottato progressismo, che chiede “una donna” qualsiasi al quirinale per mostrare una modernità di facciata che considera il sesso femminile esattamente come lo considera berlusconi, come il travestimento del potere maschile di turno…e questa è la richiesta anche della maggior parte della popolazione femminile, del tutto incapace di vedersi persona alla pari…Mi fa una grande tristezza questo dibattito…tristezza e schifo.
Be’, no! “questa NON è la richiesta anche della maggior parte della popolazione femminile”, che NON tutta vuole “vedersi persona alla pari”, ma umana e differente. Perché, per attaccare il Berluska, attaccare anche le donne?
Quasi quasi, “vita fecale” è ossimoro più riuscito di “vita mortale”, che, fra l’altro, prima che nel Giacomo è già presente nel Torquato e, ancor prima, nel Marone.