di Donato Salzarulo
[Il 19 Aprile 1999 mia madre morì. Inutile dire che la sua figura ritorna spesso nei mei pensieri, nelle mie fantasie e nei miei sogni. Tra pochi giorni ricorre il ventitreesimo della sua scomparsa.
Nel primo numero di gennaio 1987 di «Laboratorio Samizdat», una rivista semiclandestina, animata dall’amico Abate, uscì «Non correre, piccola lepre». La ripropongo al pubblico di Poliscritture, aggiungendovi «Pasqua 2022».]
NON CORRERE, PICCOLA LEPRE Chiedo il tempo di raccogliere i tuoi sogni per interrogare le tue notti le trecce dei tuoi capelli che vendevi in cambio di filo e mollette Non correre, piccola lepre, non c’è fretta. Chi è il cacciatore che ti vuole sparare? Dimmelo: io l’ammazzo. La mia leonessa è ferita chi la guarirà? Ha un lungo taglio di bisturi che sanguina sul petto frutto maturo d’una lesione giovanile La mia leonessa è ferita Chi la guarirà. *** Tienimi bene fiume di bene piuma di verde leggero penna d’amore. Non voglio dire il muratore che sei stata sulle mie ossa né quant’io ho scavato inchiodato dentro di te. “Verba tua” chiusa la tonda la quadra la graffa rumori furibondi alla porta pianti rumori di cassetti avvolgenti lamenti. Adesso cominci ricominci parli riparli batti ribatti cerchi nelle cose il senso del tuo sogno. È stato un male ritrovarsi tutti e due in questo posto? PASQUA 2022 La chioma di un pioppo maestoso mi dà forza, frena la brezza depressiva che in fondo in fondo soffia nelle camere del cuore. Cosa non mi rende felice? L’elenco è lungo. Al primo posto la tastiera maledice la guerra imposta a tutto il formicaio. Ma forse ancora prima c’è l’assenza dei tuoi occhi, la luce del tuo volto che ancora si risveglia agli allegri rintocchi della Pasqua
rileggere la poesia dedicata a chi non c’è piu’, la madre scomparsa, che ancora in vita era una presenza lieve come un sogno eppure scolpita nella carne del figlio…La malattia vissuta insieme e la richiesta di aiuto spasmodica e, per forza maggiore, inevasa…Come oggi, 2022, del resto: difficile dare risposte ad alla nostra umanità sofferente che chiede aiuto…ci sentiamo superati dagli eventi. Grazie Donato e Buona Pasqua a tutte-i, con il significato che preferiamo attribuirle, solo una promessa magari. Ciao