Ciao Ennio,
mi fa piacere risentirti. Sì, son passati tanti anni – e anche tanta acqua – da quando ci siamo incrociati. Io vivo da più di 25 anni in campagna, sull’Appennino piacentino, insieme a mia moglie. Strano a dirsi, ma i miei interessi da tempo sono rivolti soprattutto alle religioni, anche se in maniera un po’ eretica. In breve mi occupo – nella teoria e nella pratica – di tematiche di frontiera (prospettive post-teiste e post-religiose, pluralismo e dialogo interreligioso, eco-spiritualità, stati modificati di coscienza, teologie di genere e queer).
Sarebbe lungo raccontare tutti i passaggi e le discontinuità che hanno condotto a ciò, transitando dall’attività politica al lavoro psicologico su di sé, fino alla scoperta della spiritualità. Comunque oggi mi trovo in un momento, per me significativo, in cui sento affiorare il bisogno di riannodare i fili di tutte queste esperienze e il libriccino sulla misticopolitica è un tentativo di sintesi.
Un caro saluto
Federico
*
Caro Federico,
sì, ci ritroviamo tutti in un mondo sconvolto rispetto agli anni in cui la sorte ci fece incontrare. Anche la mia vita è molto cambiata. Malgrado gli scossoni, ho continuato finora un mio lavoro politico-culturale-poetico, animando alcune riviste e laboratori. Negli ultimi anni è cresciuto il mio isolamento.
Non trovo strane né la tua scelta (il passaggio dall’attività politica al lavoro psicologico) né le tue attuali ricerche, anche se forse – in apparenza o nella sostanza, non so – paiono un po’ distanti dalle mie.
Comunque, sono curioso di capire cosa intendi per “misticopolitica” e quanto la tua ricerca sia vicina a quella di studiosi che un po’ ho incrociato o orecchiato (Ranchetti, Milana, Tronti, il sito di Epimeteo).
Un caro saluto
Ennio