di Cristiana Fischer
In debolezza e crudeltà come bestie all'ammasso e trasportati nella civiltà materna e femminile è un'ancora per voi e una maledizione che vi assegna a Satana tentatore. Tutto decade e riposa tra autunno e inverno le foglie cadute alla terra bruna e gli insetti lavoro che trasforma. La vecchiaia è un controllo del tubo digerente e del gomitolo assorbente di golosità necessaria o pretendente. Il pensiero ripensa l'impotenza e accetta che cessi la prestanza inutile grazia dell'essenza - in attesa di vita oltremortale sogno infinito di vita immortale data nella nostra contingenza animale come se tutto rinascesse anime immortali animali e umane dalla vita terrena che solo noi pensiamo e sappiamo umilmente pensare sappiamo urlando pensare.
un bellissimo testo.
una poesia molto bella e potente, in crescendo nel ritmo a partire dalla strofa pacata, descrittiva sul ciclo della natura: “Tutto decade e riposa/tra autunno e inverno le foglie cadute/alla terra bruna e gli insetti/lavoro che trasforma…”
Segue la costatazione dell’età trascorsa e avanzata, il nostro autunno umano, e prosegue con una riflessione sulla sorte comune, umana come animale, che ci attende: “…sogno infinito/ di vita immortale data nella nostra contingenza animale…” “…che solo noi pensiamo/ e sappiamo umilmente pensare/ sappiamo urlando pensare”
Quell’urlo sembra la rivendicazione della nostra unicità nella consapevolezza sofferta, tra le specie animali, di un destino mortale e immortale nella natura