L’amore questo sconosciuto

di Pasquale Mastrantoni 

Nella mente gracidano rane,
donne di tempi lontani
cacciate dal percorso seguito
in cerca della Divina cui
dedicare tutta la mia vita.
Non la trovo, tracimo di sollievo
per questa fortuna d’eccezione.
Una rana, la più perfida
mi contraddice e turba
la mia ferma convinzione.
Non questa o quella donna
illumina la tua anima e
ne cancella ogni ombra.
E’ l’amore, empito ignoto
che ti conduce in cielo;
e tu voli senza ali né fatica.
Tutto è chiaro intorno a te,
non c’è limite né orizzonte.
All’improvviso pur nel nulla
sbatti contro l’invisibile;
che cos’è non lo capisci,
ma è la fine del tuo volo.
Sotto di te riappare la Terra
e il gracidare delle maledette
scuote di nuovo il tuo udito.
Sii realista: vivi in basso,
non fantasticare l’ignoto.
 

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