di Pasquale Mastrantoni
Nella mente gracidano rane, donne di tempi lontani cacciate dal percorso seguito in cerca della Divina cui dedicare tutta la mia vita. Non la trovo, tracimo di sollievo per questa fortuna d’eccezione. Una rana, la più perfida mi contraddice e turba la mia ferma convinzione. Non questa o quella donna illumina la tua anima e ne cancella ogni ombra. E’ l’amore, empito ignoto che ti conduce in cielo; e tu voli senza ali né fatica. Tutto è chiaro intorno a te, non c’è limite né orizzonte. All’improvviso pur nel nulla sbatti contro l’invisibile; che cos’è non lo capisci, ma è la fine del tuo volo. Sotto di te riappare la Terra e il gracidare delle maledette scuote di nuovo il tuo udito. Sii realista: vivi in basso, non fantasticare l’ignoto.