di Franco Nova
L’AMORE E’ NELL’ABISSO Un bel rosa laggiù a ovest, dietro una cupa nube grigia, malinconia dell’animo mio; nessun sentimento trasuda dal rigido spirito d’una restia. Ai miei piedi una nera cavità, mille echi leggiadri risalgono da fanciulle laggiù sperdute; rintocchi di campane festose accompagnano quella richiesta di un’ultima speranza d’amare. Gettiamo la restia nella cavità, sarà pasto di quelle voluttuose condannate all’ingiusta assenza dell’amore che in loro ribolle. Non posso scendere nell’oscurità e non godrò di quell’amore; so solo che veramente esiste, ma non nel destino di quassù. Occorre la forza di inabissarsi dove la vera umanità è tutto uno scampanio di felicità. Bisognerebbe però calarsi laddove non ci sarà mai risalita. L’EGOCENTRISMO, ACCUSA DEI DEPRESSI Si è convinti che quasi tutti gli esseri umani, ben poco tali, pensano solo a se stessi e ignorano la sorte dei loro simili. L’egocentrismo è la condizione della vita della nostra specie. Solo banale cotesto pensiero, nessuno conosce quello che è! E come può agire per se stesso? Favorisce un emerito sconosciuto e allora compirà azioni lesive della persona ch’egli è realmente. Ma non sa chi è, l’egocentrismo è solo l’accusa degli scontenti che tanto desiderano inutilmente. Non pensiamo a chi siamo e a cosa meglio ci rappresenta, viviamo le ondate di piacere. Questo inseguiamo e forse non è quanto ci darà più alta posizione, e ci porterà magari lontano dai nostri più ardenti desideri . Nemmeno però diciamo: questo allora siamo noi stessi. No, illusi, provate solo piacere e non chiedete come un demente: chi sono e dove mai arriverò? Godete tutto quello che potete e gli scontenti rabbiosi diranno che siete impuniti egocentrici. Sono soltanto dei maniaci che vorrebbero sapere chi sono e sempre vivranno lamentosi. Ignorateli! Vivete la vita vostra senza mai chiedervi chi siete .