di Franco Nova
UN MONDO NON DESIDERATO Questa sera i sentimenti del Tizio cercano una intensa alimentazione, da procurarsi con sensi assai forti privi d’ogni limite dell’umano. Saranno sensazioni d’anima intense che scartano i corpi dei desiderati. Libertà ai baci, a carezze, a strette senza preferenza per la bellezza e del tutto afone per la sensualità. I corpi strisciamo l’uno sull’altro senza toccarsi nel proprio sesso. Alla fine ci si staccherà e allontanerà, cantando la canzone dell’incontro di spiriti privi d’intento materiale diverso dal concepire altri esseri. La Terra continuerà ad avere figli ma senza mai godimento dei sensi; solo sentimenti e beltà degli stessi, il sesso pura proprietà degli animali.
C’E’ IL DUBBIO O LA CERTEZZA. RISPETTIAMOCI Sempre più alto s’alza il grido della vita varia e multiforme contro la morte senza fantasia. Solo le cause che la chiamano sono mille e tutte assai odiose; l’appellata azzera quella varietà. L’uomo è abile nel fantasticare e immagina un altro modo di vita dopo che quella cellulare finisce. Si deve rispetto alle dolci fantasie ma non è facile ad esse affidarsi, troppo uniformi e serene sono e sanano i mali della vita terrena. Quest’ultima è proprio la vissuta con fattezze e deviazioni continue, non è il solo ripetersi dell’eguale. Bene e Male, la nostra ricchezza; il solo Bene annulla ogni fantasia e chiude le porte all’Arte, molla d’una contraddittoria bellezza che ci rende felici e infelici, non eterni fruitori di una gioia monotona, priva di un qualsiasi godimento. Difficile credere alla felicità eterna, per me esiste in alternanza al dolore; quanto più forte è questo, tanto più lo sarà l’altra se esso s’assopisce. C’E’ UN ALTRO AMORE, BEN ALTO C’è amore e amore e oggi, giunto all’età vicina al termine, l’amore desiderato è senza corpo, amore similpaterno ma oltre quello tradizionale, insoddisfacente. Io sono pronto a simile apoteosi, meno lo sarà la persona scelta per immedesimarsi nella parte filiale. La sento quale corrente vibrante; tratti fisici solo per riconoscerla, restando esterni all’amore provato da ogni parte del mio animo. Non può ricambiare ciò che provo; l’età diversa non consente al mio sogno d’essere compreso come tale. Occorre uno scorrimento parallelo; allora né incrocio né allontanamento; nessuna divaricazione dolorosa. Vedremo, vedremo, è un’avventura! Può dare gioia o delusione, ma nessuna mezza misura sarà accettata. Il compromesso può chiudere la guerra, ma non spegnerà mai la tensione a terminare la vita con soddisfazione. SOGNIAMO CONTENTI Ho dato ordine ai miei sentimenti di correre i ben noti 100 metri; tanta fatica ma ce l’hanno fatta. Non erano in gara con nessuno, sono stanchi ma non sanno perché; non capisco cosa siano diventati, ma loro sanno orientarsi per bene. Mi sono risvegliato di colpo, lieto; ho riso e anche rimpianto il sogno, un po’ sciocco ma distensivo. D’altra parte, i sogni son desideri come ben cantava Biancaneve, non quella vera, la disneyana; desideri mai soddisfatti invero, galleggianti nel vuoto del buon sonno, oggi assai raro e un po’ irridente. Teniamoci cari i sogni d’ogni tipo e allontaniamoci dalla cruda realtà, soltanto capace di darci fastidio, dolore e soprattutto deluderci.