di Raffaella Ferraiolo Depero
L’altra sera sotto una raggiante super-luna blu abbiamo assistito gratis, al Public Shakespeare Theater in Central Park, ad una splendida d rappresentazione ella Tempesta. Il palcoscenico è circondato dai più iconici scorci di Central Park e spesso, durante gli spettacoli, un orsetto lavatore, che ormai fa parte del cast permanente, li attraversa.
Nato dalla visione democratica di Joseph Papp (drammaturgo, regista e attivista politico), il Public Theater è PUBBLICO, e continua a realizzare il motto del suo manifesto: “Il Public è il Teatro Del, Dal e Per tutto il Popolo.”
Nel 1957 quando Joe Papp e il suo gruppo decisero di fare un passo coraggioso mettendo in scena la loro prima produzione di Shakespeare a Central Park, La Bisbetica Domata, in uno storico spettacolo all’aperto, dovettero affrontare difficoltà finanziarie, opposizione politica e persino minacce contro l’esistenza del Teatro di Shakespeare. L’incrollabile determinazione di Papp, il sostegno del suo team e quello della comunità ebbero, però, un ruolo fondamentale nel superare queste sfide. E, anzi, pochi anni dopo Valerie e George T. Delacorte jr., contribuirono con una grande donazione alla sua costruzione. Da allora lo Shakespeare Theater ha anche il nome di Delacorte Theater.
Negli stessi anni Sessanta un gruppo di notabili guidati da John D. Rockefeller III costruirono il Lincoln Center, decisamente per un pubblico d’élite. E, per contrasto, Joe Papp rafforzò la sua visione di un Teatro per il Popolo impegnandosi a rendere l’arte teatrale accessibile a tutti. La fondazione dello Shakespeare Theatre a Central Park, dunque, è stato un momento cruciale nella storia del teatro americano. Proprio perché era in netto contrasto con la reputazione elitaria del Lincoln Center e sottolineava l’accessibilità e l’inclusività per tutti.
La visione di Joe Papp e la sua dedizione alla democratizzazione delle arti hanno lasciato un’eredità duratura: il potere del teatro è di trascendere i confini socioeconomici e unire persone di ogni ceto sociale.
Lo Shakespeare Theatre a Central Park rimane un simbolo di arricchimento culturale per il popolo, e testimonianza del suo impatto duraturo sul mondo del teatro.
Con amici e famiglia ho assistito a innumerevoli rappresentazioni al Delacorte. Basta mettersi in fila. La distribuzione dei biglietti comincia alle 12 e va avanti finchè ci sono posti disponibili. C’è anche una fila, molto più corta, solo per gli “anziani” e ce n’è un’altra per i disabili. C’è, infine, alle 18 una fila per la distribuzione dei biglietti che sono stati restituiti.
Attendere in fila su un prato di Central Park è divertente e molto newyorkese. Ti porti una sediolina o una coperta e chiacchieri, a volte per ore, con i tuoi vicini. Poi, in bicicletta, arriva sempre il ragazzo del bar, che prende le ordinazioni e le consegna a breve. E quasi sempre qualcuno suona rendendo piacevole l’attesa.
A curare dal 2005 la direzione artistica in modo brillante è il regista e drammaturgo Oskar Eustis. Con lui i lavori di Shakespeare sono diventati divertenti. Spesso ha introdotto musiche e costumi contemporanei e casts che prescindono dal colore della pelle o, a volte, dal sesso dei personaggi. A volte ci sono stati anche casts di persone disabili.
Nuova York è, sotto l’aspetto culturale, la città più democratica del mondo e, di sicuro, questo è il teatro più democratico del mondo, come afferma Oscar Eustis. Tanta diversità arricchisce lo spettacolo e gli spettatori. Tra gli altri abbiamo visto Hair, Amleto, La Bisbetica domata, Molto rumore per nulla, Riccardo III, La dodicesima notte, Otello, Un Sogno di mezza estate, Cosi è se vi piace, Le allegre comari di Windsor, Enrico V.
.Nel giugno 2017, quando tutta la città era disperata a causa della recente elezione di Trump, Oscar Eustis ci fece il regalo di una indimenticabile produzione del Giulio Cesare. La famosa opera di Shakespeare venne riadattata in chiave moderna e diventò una brillante satira politica su Trump. Ridemmo per due ore.
Gli spettacoli si tengono in estate e ogni produzione dura circa un mese. Alla fine di agosto/ inizio settembre viene messa in scena la produzione del Labor Day, un adattamento musicale veramente speciale, perché ad attori professionisti si aggiungono bambini e gruppi provenienti da tutti e cinque quartieri di Nuova York. E quest’estate si commemora il decimo anniversario del prestigioso programma Public Works, sempre del Public Theater. La capacità del programma di unire attori famosi con membri della comunità provenienti da tutti gli angoli della città è davvero straordinaria sia nella fase preparatoria della selezione del cast e sia per il prodotto finale di altissima qualità.
Noi siamo sempre sorpresi per come lo staff del teatro riesca, in cosi poco tempo, a far recitare, ballare suonare tutte queste persone, dai tre ai 90 anni.
Vale la pena di accennare ad alcuni di questi notevoli gruppi:
– BROWNSVILLE RECREATION CENTER (Brooklyn). E’ un ramo del Dipartimento dei Parchi della città di New York. Il centro offre ampie risorse a giovani e anziani e soprattutto uno spazio vibrante per coltivare interessi artistici e atletici allo stesso tempo. Nel corso di dieci anni, in collaborazione con Public Works, i cittadini anziani partecipano a corsi di danza, teatro, narrazione e studio delle scene condotti da insegnanti artisti del Public Theater. Sito web: www.nycgovparks.org
THE CHILDREN’S AID SOCIETY (Manhattan). Aiuta i bambini in povertà ad avere successo e prosperare fornendo nei quartieri più deprivati di New York un supporto completo e servizi essenziali a loro e e alle loro famiglie. Come sezione del Public Works, il coro CAS ha partecipato a vari spettacoli al Public Theater, ricevendo lezioni magistrali di canto, scrittura di canzoni, movimento e recitazione. Public Works collabora poi con il programma CAS rivolto agli adolescenti sordi, che possono studiare l’intersezione tra la poesia di Shakespeare e la lingua dei segni.
DREAMYARD PROJECT (Bronx). Fu riconosciuta dal presidente Obama con il National Arts and Humanities Youth Program Award nel 2012. L’organizzazione offre un’educazione artistica trasformativa per i giovani del Bronx attraverso programmi scolastici ed extracurriculari e sostiene i giovani nel loro percorso verso un apprendimento superiore, carriere significative e azioni a livello sociale. Come sezione di Public Works, i partecipanti prendono parte a workshop intensivi sulla rappresentazione di Shakespeare, guidati da artisti del Public, e assistono alle rappresentazioni della stagione del Public Theater. Sito web: www.dreamyard.com
DOMESTIC WORKERS UNITED (tutti i quartieri). E’ un’organizzazione cittadina di tate, governanti latine, badanti e assistenti agli anziani; e si batte per il potere, il rispetto e per ottenere standard lavorativi equi. Vuole costruire un movimento per porre fine allo sfruttamento e all’oppressione per tutti. Come sezione di Public Works, i membri leggono e discutono decine di opere teatrali in un gruppo mensile di lettura, pranzano insieme e assistono regolarmente a rappresentazioni teatrali.
FORTUNE SOCIETY (Queens). E’ un’organizzazione non-profit di servizi sociali e attivismo, fondata nel 1967. Ha lo scopo d sostenere un reintegro di successo degli ex carcerati e promuovere alternative all’incarcerazione, occupandosi di consulenza, sviluppo professionale, istruzione, servizi abitativi, gestione dell’HIV/AIDS, trattamento delle tossicodipendenze, servizi familiari e assistenza a vita. Come sezione di Public Works, i membri partecipano a un anno completo di corsi di scrittura teatrale, recitazione, improvvisazione, narrazione, clown e produzione. Sito web: www.fortunesociety.org
. Quest’anno abbiamo assistito alla bellissima produzione della Tempesta, ma non tutti gli spettacoli del Labor Day sono basati su lavori di Shakespeare. Tra questi notevole, straordinaria e divertente è stata la rappresentazione dell’Odissea. I Proci erano il Gruppo dei Vecchi Motociclisti del Bronx, armati delle loro moto, di giacconi di pelle e di bandane. Le Sirene erano, invece, il Gruppo delle Lavoratici Domestiche, spesso anziane e prosperose signore di colore, dotate di parrucconi biondi e lunghi abiti azzurri.Tutti spettacolari, divertenti e con attori bravissimi.
Appendice
Concludo con un estratto da messaggi del direttore artistico, Oskar Eustis:
Cari amici, Questa avventura teatrale è il culmine annuale del nostro programma Public Works. Top of FormPublic Works è indiscutibilmente il programma più importante dello Shakespeare Theater. Sicuramente lo si percepisce ogni estate quando è il momento di mettere in scena la performance di Public Works. Il radicalismo di Public Works sta nel fatto che questo programma si basa su una tesi profonda: che essere un artista non è possedere un talento speciale, ma è un aspetto profondo di ogni essere umano. Alcuni di noi hanno il privilegio di trascorrere più ore ad allenarsi, alcuni di noi possono avere doni speciali che ci aiutano nella nostra arte, ma tutti hanno il bisogno, il desiderio e la capacità di esprimersi artisticamente. Riconoscere questo è riconoscere l’uguaglianza fondamentale di tutti gli esseri umani. Questa non è un’idea accademica, ma scaturisce dall’esperienza vissuta. La prova di questa tesi è visibile ogni anno sul palco del Delacorte. Quando guardo una produzione di Public Works, non vedo solo una performance edificante, vedo anche uno dei più grandi spettacoli teatrali a cui assisterò quell’anno. Credo fermamente che il potere di una produzione di Public Works derivi da una gioia che ci scuote quando siamo alla presenza di uguaglianza ed equità tra gli esseri umani.
È più di uno spettacolo; è un tentativo di cambiare il ruolo che il teatro gioca nella vita della nostra comunità. Il teatro non è e non dovrebbe essere una merce. È un insieme di relazioni tra le persone. È un dono, qualcosa che scaturisce dall’amore anziché dal commercio. Attraverso Public Works, abbiamo creato relazioni con brillanti organizzazioni comunitarie, e attraverso queste organizzazioni, con alcuni dei più straordinari newyorkesi che avete mai incontrato. Un paio di centinaia di loro saranno sul palco stasera, insieme ad alcuni dei migliori attori e musicisti professionisti che la nostra città ha da offrire. Insieme, stanno creando una qualcosa che non è un oggetto, ma un’esperienza.
Questo è l’ultimo spettacolo che vedremo al Delacorte per circa 18 mesi. Appena chiuderemo LA TEMPESTA, inizieremo il nostro atteso restauro, rendendo il Delacorte più accogliente, più bello, più sicuro e più radicalmente accessibile. Che modo glorioso per segnare la nostra breve pausa prima della più democratica delle tradizioni culturali americane, il Free Shakespeare in the Park, che tornerà nell’estate del 2025!
Grazie per essere qui, nella proprietà civica che è il Delacorte, nella proprietà comune che è il Central Park!
Lo Shakespeare Theater in Central Park è FREE grazie alla generosità di sponsors and donors. Tra cui: JLGreene, I❤️NY, THE LUESTHER T. MERTZ LEGACY TRUST , PROVIDING LEADERSHIP SUPPORT FOR THE PUBLIC THEATER’S YEAR-ROUND ACTIVITIES, ABRAMS FOUNDATION, NATIONAL ENDOWMENT for the ARTS, ONE WORLD FUND, SELECT EQUITY FOUNDATION, Bloomberg Philanthropies, The NY Times, The Delacorte Fund, NEW YORK STATE COUNCIL ON THE ARTS.