di Nunzio Di Sarno
ESTATE D’ANARCHIA
Carri arrugginiti e binari tranciati
Non riflettono più il sole in cave
Abbandonate a Megalo Livadi
Creme solari e non più sangue
A colorare spiaggia e mare
Pare un compromesso salutare
Gli anarchici soli a ricordare
La lotta che non cedette il passo
Al fuoco, alla legge ed al ricatto
Shots “in the name of the king”
In that bloody August in 1916
To let the companies keep on
Killing, exploiting and starving
But united they stood – Rebels –
Under the flag of Revolution
And for a while they won free
Their unique summer of anarchy
Fili
Il dubbio sul da farsi non regge
Quando il richiamo intona il canto
Che mi scrolla di dosso le proiezioni
Pure se il colon mi torce la gola
I passi non pensano più
Comanda il suono
Che guida sull’asfalto
Sulle rotaie e sulle onde
Apre all’ignoto sfilacciato
Che s’intesse dolcemente
Andando
E il viso dorato di Georgia
È l’epifania non cercata
Svelata in una risata
Che sposa tre lingue
E stabilizza potenziando
Le future trasmissioni
E quanto sepolto rimanga
Il bagliore dagli anni
Non so dire
Se nel ricordo
Ritorna uguale l’onda
E scorre dentro e fuori
A mostrarmi cos’è l’eterno
Quarta di copertina
L’incrocio è il luogo che definisce questa raccolta. È un incrocio lo stile: un miscuglio tra appunti di viaggio e poesia. Lo è la lingua: un italiano che si intreccia all’inglese, al greco e allo spagnolo. Tra la partenza e l’arrivo è negli incroci, tra crisi e soluzioni, tra rischi e prove, che attraverso l’altro ci si ridefinisce. È abbracciando l’ignoto che si arriva all’insperato. Il mare, la terra, l’asfalto insieme agli altri elementi, naturali e non, sostengono tutte le vite che in questo viaggio si intrecciano, come le cime e le gomene della nave. Strette a tenersi per salpare e attraccare. Vicine non si sa per quanto. Ma di quel contatto conserveranno il tocco del vento e del mare, che le hanno battezzate.
Nunzio Di Sarno Nato a Napoli, vive e lavora a Firenze da alcuni anni. Docente di lingue e letterature straniere e psicologo. Ha finora pubblicato due raccolte di versi: “Mu” (Oédipus, 2020) e “Wu” (Bertoni 2021). Suoi articoli e poesie sono presenti su diversi blog e riviste. Mu project è un progetto di poesia e immagini, che porta avanti da alcuni anni su siti e social.