di Franco Nova
IL FUTURO E’ UN DI PIU’ Troppo poco si vive, miliardi d’anni alle spalle e pure quando più non saremo. Poter parlare senza cessa, scorgere prati e monti, stare giocosi con gli amici mentre ti coglie l’amore. Non più ci sono notti, il Sole splende e ti sorride, l’orizzonte è carezzevole e mostra il futuro non mai noto. In realtà si sta sognando ma non tutto è irreale, nel sonno anche fatti veri e l’animo si arricchisce. Avremo sorprese non liete, non conosceremo però la noia, si eleveranno nuove montagne che la vita avvolgeranno. Rendiamo dolce la memoria lanciandoci sempre in avanti per quanto si può nell’esistenza. I ricordi crescono mentre si accosta irrispettoso lo zero.
ATTENZIONE ALLA BONTA’ Camminiamo per le strade e odoriamo profumi da sogno, mischiati a puzze di selvaggi che si lavano nel fango e fogne. Essi in realtà sono ignorati; intorno alle strade percorse ci sono oasi di fiori colorati e ruscelli e laghetti limpidi dove piccole Dee s’immergono uscendone poi coperte di rose. Le arie velenose sono smosse da maschi di tipo preistorico, che non guardano oltre il corpo delle fanciulle, prive di attenzione verso le brutture d’ogni genere. Si sente l’odore delle parti interne, creazione demoniaca ignorata dai buoni, fin troppo storditi. Niente pietà per quei vili maschi, solo violenza per eliminarli. Se ci si riesce si sopravvive ma senza mai la tranquillità che ci riporterebbe indietro. LOTTIAMO CONTRO IL DESTINO Sentieri assai stretti nella vita che breve rendono la serenità con un andare rapido e sciolto. Troppo spesso nuvole in cielo e giochi di luce così incerti, mentre sciami di uccelli rendono tutto più giocoso. Passino veloci i pensieri penosi e si apra un’oasi d’azzurro che annunci novità inaspettate, di un colore tanto più acceso per eliminare ogni delusione e aprir la via a visioni felici. Si tratta di semplici speranze, poche volte veritiere mentre il futuro è in cupo agguato. Si resista al bugiardo destino senza esitazione alcuna e strappiamo il suo nero velo. Non giungeremo alla felicità, ma saremo a lui superiori per dignità e coerenza di vita. NON VIVERE, CHE MERAVIGLIA Quanta tristezza, e pure languida, si vede coagularsi come sangue che sgorga dall’anima, mentre il corpo mi irride e sembra allontanarsi sdegnato. Mi vedo sdraiato in un campo dove sparse sono ossa ignote, non certo di corpi umani. Nemmeno sono di animali sconosciuti nel mondo sognato, mentre tutt’intorno svettano carcasse di veicoli mai visti che m’investono da ogni lato. Sono le delusioni di una vita ben sprecata nel Nulla mentre vicende sornione mi invitavano a viverle. Non sono però scontento di averle sognate indifferente perché una vita non vissuta mi rende quasi unico nel pianeta. Non vivere quant’è esaltante, mentre vivere è la noia comune, è essere eguale a tutti gli altri da me considerati minorati. Non vivere, la più bella vita!