Franco Tagliafierro è morto nella serata del 7 marzo 2024 a Madrid, dove ora viveva.
L’annuncio a quanti l’hanno conosciuto pubblicando questa sua poesia che gli strappai nel 2011 e una sua brevisimma riflessione sul narrare del 2019. La foto con lui è del 2018. Dal 2001, quando mi fece leggere i suoi due primi romanzi (Il capocomico e Strategia per una guerra corta) siamo stati amici fraterni, lettori attenti e severi delle cose che scrivevamo, ostili alla deriva autocompiaciuta degli sconfitti. Vari suoi testi li trovate qui su Poliscritture. [E. A.]
PER SGOMENTO DELL’OLTRE
Come attesta il satellite
qui non è atroce l’epoca e stanotte
avremo sia meteore di stagione
che incantesimi di luna.
Il massacro
è in corso provvisoriamente altrove.
L’oltre quei monti, il dilà dal mare,
il dove pare che esistano uomini
con la testa di cane…
Era lo spazio
che attenuava la paura, non di essere
vittime, ma suscitatori di incubi?
Se rimescoli i prima i dopo i sempre
per sgomento dell’oltre ogni altro oltre,
pènsati solitario nel linguaggio:
dove pare che esistano silenzi
non simmetrici a nulla.
***
2 giugno 2019
Franco su un suo romanzo interrotto:
«fantastichiamo ciò che avremmo fatto là, allora, se la sorte ci avesse collocati in quel certo luogo, in quel certo giorno, o in quel certo anno. Ovviamente ricreiamo i contesti del passato fornendo alla immaginazione i dati ricavabili da testimonianze orali, come per esempio quella dell’ex deportato conosciuto sul treno, o da autobiografie, o da cronache giornalistiche, o da romanzi, o da film, o dai trattati di storia. Lo spazio e il tempo in cui non si è vissuto, ma nei quali avremmo voluto vivere, perché in essi avrebbe acquisito un valore speciale la nostra vita e si sarebbe rivelata compiutamente la nostra personalità, diventano così lo spazio e il tempo della immaginazione a briglia sciolta e del rimpianto che lascia immutata ogni cosa e non consola».
Al caro amico Franco, un caro saluto, con affetto, anche alla gentile consorte. Condoglianze, Alberto Mari
Mi addolora, mi addolora molto. Non so dire altro.
Massimo Parizzi
Una notizia che mi ha lasciato costernato, senza parole…Franco mi ha dato e insegnato tanto in termini umani e amicali… Mi passano in mente tutti i ricordi che ci legano. Mi stringo a Elisa immaginando il suo stato d’animo. Vincenzo Guarracino
Io ho avuto la grande fortuna di averlo come docente. Franco non era solamente una grande persona, era un fine intellettuale e un bravissimo insegnante, ha avuto un peso fondamentale per la mia crescita. Mi mancherà moltissimo.
Quanti ricordi, quante discussioni.. . Guardo nella libreria il dorso dei suoi libri: Il capocomico, Strategia per una guerra corta, Il palazzi dei vecchi guerrieri, Racconti a orologeria.. Ciao Franco…