1 pensiero su “Riordinadiario 12 agosto 1993. Ascoltando “Bella fijola” di Giovanna Marini”
la canzone e la poesia mi hanno richiamato alla mente certe emozioni fortissime, terrore allo stato puro, che annichiliscono l’animo e la vita stessa davanti alla prospettiva della separazione di una persona cara, persino per una circostanza festosa come potrebbe essere un matrimonio. Nella canzone sono i genitori prostrati della ragazza a dover essere consolati dalla figlia, mentre nella poesia, per la stessa circostanza, Ennio bambino, affezionatissimo e sofferente per la ‘perdita’ della cugina, tenterà di scrivere anni dopo il suo dramma…Pero’ solo la poesia riscritta, tempo dopo ancora e in lingua dialettale, riuscirà ad avvicinarsi a tanta emozione…
Credo che possa capitare a qualsiasi età, ma da bambine/i come da vecchie/vecchi la separazione-perdita sia un’esperienza piu’ intensa e lancinante…forse piu’ del lutto
la canzone e la poesia mi hanno richiamato alla mente certe emozioni fortissime, terrore allo stato puro, che annichiliscono l’animo e la vita stessa davanti alla prospettiva della separazione di una persona cara, persino per una circostanza festosa come potrebbe essere un matrimonio. Nella canzone sono i genitori prostrati della ragazza a dover essere consolati dalla figlia, mentre nella poesia, per la stessa circostanza, Ennio bambino, affezionatissimo e sofferente per la ‘perdita’ della cugina, tenterà di scrivere anni dopo il suo dramma…Pero’ solo la poesia riscritta, tempo dopo ancora e in lingua dialettale, riuscirà ad avvicinarsi a tanta emozione…
Credo che possa capitare a qualsiasi età, ma da bambine/i come da vecchie/vecchi la separazione-perdita sia un’esperienza piu’ intensa e lancinante…forse piu’ del lutto