di Gianfranco La Grassa (Franco Nova)
NON ILLUDERSI CON L’AMORE Questa sera è sensazione di un soave trasporto amoroso che trascina i miei pensieri. Null’altro è nella mia mente e nel cuore, che sente la presa delle membra di una donna e le trascina sul mio corpo, sentendo il dolce tocco di un canto lento che riempie ogni silenzio di angoscia e mi trascina dove resterò. La soavità del momento è sublime e mi travolge situandomi al centro di una luce rossa come fiamma dell’amore mai provato né salito dove null’altro c’è. Durerà tutta la mia vita che è però fin troppo breve. Questo pensiero ha smorzato l’ardore e m’ha chiuso in me, mentre le membra tremano pensando alla tristezza che permarrà per la vita intera. MAI PER DESIDERIO Mai c’è stato in me quel fremito d’amore che trascina nello sconosciuto mondo scosso da lingue di fuoco. Escono allora i corpi di fanciulle simili a fantasmi, da cui nascono fremiti che ti attraversano calmi senza farti provare desiderio. Questo sboccia poi imprevisto e cresce senza mai fermarsi fino all’esito ben noto. Poi resti attonito e intorpidito e non avverti alcuna letizia mentre s’acquietano le carni e ti senti quasi inutile. Infine pensi che nella vita tante sono le insoddisfazioni ed è meglio stare sdraiato sapendo che nulla hai perso perché i desideri sono nulla. SOGNARE, SOLTANTO SOGNARE Sempre fuggirò dai boschi, ricordo di amori passati e di cammini con amici da lungo tempo finiti. Oggi guardo in alto le nubi in grandi cumuli bianchi, sornioni ma anche bonari nel proteggermi dalla luce sempre pronta a frugare sentieri e folti cespugli, luoghi di morbide carezze e di tutto ciò che ne consegue. Tanto tempo è ormai passato ma l’emozione non sfuma. Continuo a sdraiarmi lieto in freschi prati d’erba sognata e ripeto le parole di allora. Il cuore batte sempre più forte e il sangue sembra uscire per poi rientrare riportando l’amore e l’amicizia svaniti. Che tempi e che sentimenti presenti oggi come nel passato. Ma dopo essere passato altrove, dove non sentirò più nulla, tutto il piacere odierno sparirà. Sdraiamoci quindi più spesso e riviviamo i momenti perduti stringendo tra le braccia l’immagine di quei visi e corpi, ripetendo le parole e i sospiri che ci condurranno tra le nubi in un sogno sfolgorante. IL PENSIERO FISSO Ne me quitte pas, non lasciarmi, il canto che silenzioso m’allietava. Sempre vedevo la bruna, tanto bella da stordirmi, seduta nel tram del mattino mentre andavo a stancarmi con un lavoro pernicioso. L’amavo nel suo silenzio senza che mai mi guardasse. Poi un giorno sparì e non seppi dove potesse essere. Tutta la vita restò con me e non fui capace di amare nessuna pur essendo tante. Adesso dopo molti anni una perfetta copia è qui e la incontro ogni mattina di giorni radiosi vedendola. Dovrò questa volta chiederle chi è e se posso esserle amico. Se accettasse, nulla mai più chiederò a questa vita; il Sole sarà sempre alto e la sua luce incendierà il mio vecchio corpo mentre l’anima fuggirà e godrà questo mondo in solitudine.