Se n’è andato ALBERTO MARI

di Ennio Abate

 Finito anche lui in periferia. La sua abitazione a un tiro di schioppo dalla mia. Abbiamo passeggiato nel parco vicino e chiacchierato al bar-latteria. Tante volte negli ultimi anni. Parlando di amici nemici poeti poetastri. Del disfarsi del nostro mondo. Amava Poe. Dipingeva. Scriveva. Ma – ci dicevamo – per chi ormai?

?

*Foto. Alberto Mari all’Officina Coviello Dalla pagina FB di Michelangelo Coviello

 

 

Scritti di Alberto Mari su Poliscritture
scrivendo il suo nome in ‘cerca’ [lente d’ingrandimento] in alto a destra

1 pensiero su “Se n’è andato ALBERTO MARI

  1. CENTRI/PERIFERIE. PERSONALE/POLITICO. UNO SFOGO.

    DA PAGINA FB

    Giusi Busceti
    Amministratore
    Persona più attiva
     · 15 h · 
    Caro Alberto, sei stato un vero, gentile e solidale amico, nella poesia e nel tratto di vita che abbiamo percorso vicini. Tu mi hai letta, riconosciuta e introdotta in importanti ambienti della Poesia italiana, mi hai coinvolta nelle traduzioni dal dialetto di alcune fiabe del sud Italia che curavi, mi hai presentata all’allora neo redazione della rivista Anterem. Mi avevi presentata tu a Giampiero Neri, che fu poi finissimo lettore e prefatore di miei versi; e tu mi invitasti a partecipare al mio primo festival di poesia milanese, Tournée, realizzato con Silvio Giussani nel 1983. Come poi da Gianni Sassi, anche da te ho imparato a organizzare manifestazioni di poesia. Avevi molti talenti. E tanto mi sarebbe piaciuto coinvolgerti ancora negli incontri con noi al Trotter, ma abitavi ormai lontano e la tua salute non l’ha più consentito. Abbiamo avuto in comune tanti amici, che se ne sono andati uno dopo l’altro, ma il tuo valore di poeta ed entusiasta amante e promotore di poesia, arte e cultura rimane tra noi e nel cuore di quelli rimasti, come Angelo Lumelli, Michelangelo Coviello, Silvio Giussani, Guido Oldani, Vincenzo Guarracino, Mariapia Quintavalla… E, come hai chiesto e ho promesso alla tua amata figlia Ilaria, ci troveremo attorno a un bel cabaret di “fiamme”, i tuoi pasticcini preferiti, a brindare a te . Caterina Galizia Audisio Guido Audisio Maurizio Cucchi Milo De Angelis Carmelo Claudio Pistillo Massimo Parizzi
    Giovanni Fontana
    2 g · 
    Se n’è andato anche Alberto Mari. Era nato nel 1937 a Milano. Artista visivo e poeta, aveva pubblicato diverse raccolte. Con Guanda nel 1979, uscì «Scomparse». Seguirono altre plaquette per Niebo, El Bagatt, La Vita Felice, fino a «Non è tutto» (Dialogolibri, 2003). Aveva dedicato la vita alla fiaba. Con Michele Straniero e Virgilio Savona, più noto come membro del famoso “Quartetto Cetra” che come studioso di cultura popolare, pubblicò per gli Oscar Mondadori, nel 1985, «Sotto la cappa del camino. Antologia di conte, canzoncine, filastrocche… del repertorio infantile popolare italiano», cui fece seguito nel 1989, sempre negli Oscar, «Il bosco. Miti, leggende e fiabe», scritto in collaborazione con Ulrike Kindl. Un altro suo bel libro è «Il posto delle favole. Un viaggio nella narrativa popolare europea» (Nuovi Equilibri, 2002); ma ce ne sono altri altrettanto interessanti: non ultimi, certi splendidi libri illustrati per bambini.
    Le più sentite condoglianze a sua figlia Ilaria e ai familiari.


    Ennio Abate
    ” E tanto mi sarebbe piaciuto coinvolgerti ancora negli incontri con noi al Trotter, ma abitavi ormai lontano ” (Busceti)
    Abitava a Cologno Monzese vicino casa mia. Ci vogliono 25 minuti di MM per essere in centro a Milano.

    Ennio Abate
    AGGIUNTA
    Poeti (a Milano). Un’opinione
    di Alberto Mari

    https://www.poliscritture.it/2018/08/30/poeti-a-milano-unopinione/
    E leggetevi anche i commenti…

    POLISCRITTURE.IT
    Poeti (a Milano). Un’opinione

    Giusi Busceti
    Autore
    Amministratore

    Ennio Abate cioè? So dove abitava Alberto, prima degli ultimi anni in un centro che mi disse troppo lontano. Ma già prima lui non si sentiva di venire più a Milano, per la sua salute,e declinava gli inviti, purtroppo.

    Ennio Abate
    Giusi Busceti
    ” Finito anche lui in periferia. La sua abitazione a un tiro di schioppo dalla mia. Abbiamo passeggiato nel parco vicino e chiacchierato al bar-latteria. Tante volte negli ultimi anni. Parlando di amici nemici poeti poetastri. Del disfarsi del nostro mondo. Amava Poe. Dipingeva. Scriveva. Ma – ci dicevamo – per chi ormai?”

    Giusi Busceti

    Ennio Abate Sì, ho letto, so che vi vedevate. Purtroppo non si sentiva più di andare neanche all’officina di Michelangelo Coviello , con cui per anni aveva collaborato.


    Gabriela Fantato
    Persona più attiva
    Ennio Abate , veramente era Alberto che, interpellato, ha sempre detto ” Sto troppo lontano!”.
    Secondo me, era un po’ stanco forse anche demotivato e non aveva più voglia di fare eventi , glielo avevo proposto anch’io tante volte.
    E quindi… eviterei di fare della polemica!

    Ennio Abate
    Gabriela Fantato Era solo stanchezza e demotivazione personale per gli “eventi”?Non ti viene il dubbio che quella potesse essere una reazione difensiva ad un clima mutato e sentito sempre più ostile?
    Comunque, vista la grande ospitalità e magnanimità sempre dimostrata dai vari circoli dei poeti milanesi, ogni polemica giustamente va evitata. Viva l’ipocrisia. Il personale non è più politico. Buon proseguimento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *