di Gianfranco La Grassa (Franco Nova)
VIVIAMO MA NON PREVEDIAMO Sempre dolori e malumori per la vita incerta, incapace di darsi la direzione che l’uomo possa affrontare con animo solido e sicuro. Tutto può capitare senza il benché minimo annuncio come fosse predisposto da Dei falsi e malevoli. L’uomo sincero e incapace di anticipare l’incompreso si tormenta senza capire nulla di quanto prevedibile; e la sua mente si scioglie se giunge l’inatteso. Nemmeno se ciò precipita è compreso nella complessità. Siamo inconsapevoli e ci pensiamo dei gran sapienti; la realtà ci colpisce ridendo del nostro annaspare. Accettiamo l’ignoranza e curiamo le impreviste ferite mai guarite come crediamo essendo dei presuntuosi. NOI NON DECIDIAMO NULLA Fiori turchini con colori balenanti tra i binari dove il treno di amanti, untiti nel viaggio del destino, correva con convinzione verso la luce conclusiva di una vicenda punteggiata da continui sogni esaltanti. Dal cielo cadevano vestiti per le nozze dei viaggiatori gettati da aerei senza guida. Tutti erano ormai convinti di un futuro di piena luce e di felicità travolgente. Si scordavano che l’unica sicurezza sempre esistita è la fine di ogni vicenda. E gli Dei così trascurati decisero la loro sorte con la ferocia tipica di questi esseri malati della loro strapotenza. Un ponte crollò e mai si poté sapere quanti morirono o si resero invalidi per ogni tempo. Ma gli uomini rendono loro onore e li pregano per ottenere solo delusioni. Ce le meritiamo tutte e forse anche di peggio. L’AMORE PRETENDE SOLITUDINE Quante onde sognate stanotte, tenere e carezzanti le cosce, mentre il corpo si ergeva sul mare ondoso e agitato per il fastidio dei velieri mal guidati dai vacanzieri. Il cielo era libero da nuvole cacciate dal vento annoiato. Un solo guidatore era abile e teneva il veliero nella rotta. Eppure molto si curvava, più da un lato senza che ve ne fosse un motivo. Un navigatore ben curioso si avvicinò a vele basse e vide subito in quel lato due corpi nudi avvinghiati e frementi nei moti d’amore. Senza alcuna riservatezza fece appello agli altri di avvicinarsi lentamente per poi farsi una risata. La femmina fu sconvolta, il maschio restò tranquillo. Si alzò tutto nudo e mostrò il suo organo alle donne, dicendo loro di chiedere ai compagni di fare una comparazione fra i vari presenti, magari con qualche prova di abilità senza vergogna. Questa fu invece alta e tutti si dileguarono svelti. I due ripresero l’attività e la conclusero in fretta senza il solito godimento. La lezione fu ben chiara; un amore ad alto livello esige completa solitudine. Perfino l’ambiente deve essere del tutto deserto e i due sentirsi uno solo. SE POSSIBILE AMIAMO SEMPRE L’amore nasce non compreso e vale per se stesso meno per chi si ama, infatti finisce o si stempera anche quando i due amanti restano insieme inariditi. Diversa l’amicizia che dura e termina solo se i due scoprono di avere torto credendo di essere simili e di nutrire saldi ideali diretti agli stessi scopi. L’amore non è però manovrato dal cervello, si sente una forza imprevista sorgere nel petto in un attimo e tutto il vissuto muta. Null’altro irrompe così nell’animo che sussulta mentre onde mosse dal cuore investono il corpo e la realtà sembra spesso fatata. Dobbiamo farle durare e non stancarci di certi inevitabili sconforti. La vita sarà una luce che fuga il buio intenso impossibile da evitare nei momenti dolorosi spesso pronti ad arrivare. Tutto sarà più sopportabile e il traguardo finale giungerà con molti dolori ma una serenità che aiuta.