Appunti febbraio 2025 (1)

Riordinadiario

di Ennio Abate

Esperimento. Questa è la prima parte degli appunti selezionati durante le mie esplorazioni on line (per lo più su FB) del mese di febbraio 2025. E’ un tentativo di ritornare sulle notizie, ripulirle e rileggerle, distanziandosi. Nessun commento per ora. Il ripensamento verrà dopo, se verrà.


1 febbraio 2025

SANDOR KOPACSI
L’America già oggi ha aspetti che ricordano un paese in via di sviluppo più che la più ricca nazione della Terra. Ad esempio la speranza di vita alla nascita vede l’America al 48esimo posto, dopo paesi quali l’Albania, Panama o Porto Rico. La distanza dal Canada è di 4 anni, una differenza abnorme per due paesi così simili sotto altri profili. Per farsi un’idea è la stessa distanza che divide gli Stati Uniti dal Bangladesh.

CLAUDIO AGOSTONI DI RADIO POPOLARE
Nel viaggio a #genova con gli ascoltatori di Radio Popolare, Felice Accame – conduttore con Carlo Oliva di una delle più iconiche trasmissioni dei palinsesti di RadioPop, “La Caccia” – ci ha ospitato presso il Centro Studi Analisi del Linguaggio, da lui gestito.

3 febbraio 2025

COLOGNO MONZESE
È sbagliato ridurre la cementificazione al semplice consumo di suolo. Bisogna considerare, infatti, tutti gli effetti reali che ha un’edificazione, fosse pure quella in verticale, che non “consuma” altro suolo. Neppure è rassicurante che le cosiddette “ristrutturazioni” rispettino le “norme vigenti”. Perché quasi sempre si tratta di norme invecchiate e superate dai cambiamenti continui che avvengono negli spazi di una città (o di un’arera metropolitana come Milano). E, tra l’altro, già ai vecchi tempi esse furono un correttivo minimo di una speculazione edilizia a cui era stato permesso di essere “selvaggia”. La nascita di Cologno è un esempio. Si veda il libro di Giovanni Mari. E per quello che accadde negli anni del cosiddetto boom economico nelle grandi città italiane andrebbero rilette le pagine di Antonio Cederna (La distruzione della natura in Italia )

LUCA CELADA
La decurtazione degli statali da 2 milioni a 20000 reclutati fra fedeli MAGA, è fra gli obbiettivo strategici del Project 2025. Se ne sta facendo carico il DOGE di Musk che ha istallato quattro stagisti (età 18-25 anni). Gli informatici con prerOgative all-access hanno sistemato brandine negli uffici e lavorano 24/7 per i licenziamenti in tronco. Avrebbero anche accesso al sistema informatico dei pagamenti (6000 miliardi) del governo federale, e tutte le informazioni riservate annesse su impiegati, cittadini e aziende

ALESSANDRO PIZZO
La modellizzazione informatica della realtà non serve a conoscere la realtà, ma ad acquisire una sempre maggiore capacità di fare. In altri termini, è mutato il modo di studiare la realtà. Oggi conta la correlazione tra due quantità, e «non più una teoria coerente che spieghi tale correlazione» (Human in the Loop, p. 35). In pratica, avanza la tecnologia, ovvero la capacità di fare, ma non il correlativo sviluppo scientifico, e segnatamente la capacità di conoscere e spiegare.[…] «le parti della nostra cultura di cui la AI si appropria vengono però frammentate, rimescolate e rielaborate, sino a produrre rappresentazioni nuove, in cui l’essere umano in parte si riconosce e in parte si perde» (L’arte dell’Intelligenza Artificiale, p. 15

DEEP RESEARCH
Dopo aver attivato la modalità Deep Research, un agente AI avvia un’analisi multi-step; individua le fonti più rilevanti e sintetizza i dati raccolti. Il risultato finale è un report testuale con citazioni esplicite, permettendo di verificare facilmente le informazioni trovate.
Non è la solita ricerca sul web che abbiamo già visto su ChatGPT, Perplexity e neanche sui nuovi DeepSeek Websearch e Qwen Websearch. La differenza si nota nella profondità della ricerca (molto più avanzata) e nella elaborazione, analisi e presentazione dei dati trovati.

ANTONIO NEGRI
da vecchio comunista, continuo a pensare che la liberazione dell’umanità (dallo sfruttamento) non possa darsi che su un terreno mondiale, e che l’internazionale dei lavoratori abbia fortemente desiderato, attraverso le sue lotte, una fratellanza mondiale degli oppressi. Non riesco d’altra parte a dimenticare la bestiale crudeltà dello Stato-nazione e le mille «guerre patriottiche» nelle quali i popoli si sono massacrati. E non riesco a concepire la possibilità di sopravvivenza dello Stato-nazione, nella crisi, se non come riproduzione di meccanismi di esclusione, di repressione e di integralismo (quali che siano le sue forme, religiose o ideologiche). Inoltre, come cittadino cosmopolita, mi sembra che solo nella mobilità e nel meticciaggio, nella deterritorializzazione e nell’ibridazione, l’uomo libero possa oggi produrre, arricchirsi spiritualmente – insomma vivere.


ENNIO ABATE
Milo De Angelis è un buon poeta della tradizione ermetico-orfica. Su questo non ci piove. Ma perché lodarlo in continuazione? Leggo sulla pagina FB di Viviana Nicodemo (qui) la recensione di Roberto Galaverni su “Poesie dell’inizio 1967-1973” di Milo De Angelis, dove tra l’altro il critico scrive: “c’è già tutto lì, c’è già il suo modo”. E mi chiedo: ma perché quello che è quasi la norma per tanti (la maturità poetica che si intravvede già nella produzione giovanile) deve essere presentata come fatto eccezionale? E da applaudire poi? Perché questi panegirici? E’ questa la critica che serve? A De Angelis o alla sua corte?

ADRIANO BARRA/ENNIO ABATE
A.B. 28 giugno 1985 Un Atteone (cacciatore), una Diana (cacciatrice), molti, moltissimi cani. “ Nell’ultimo catalogo Einaudi (aprile 1985) tra gli autori e i testi della casa con compare più Toni Negri col suo libro Pipe-line. Lettere da Rebibbia, edito nella collana Nuovo Politecnico, anno 1983, giunto nello stesso 1983 alla seconda ristampa e ancora ben presente nelle librerie. Personalmente, non amo né l’autore né il testo in questione. Ma mi ha colpito, come un’improvvisa amnesia, il fatto che entrambi siano spariti fisicamente dal catalogo, quasi non fossero mai stati letti, scelti e pubblicati. Semplice tassello di una correzione d’immagine, ritenuta necessaria dalla casa editrice? E dobbiamo pensare che l’autore sia d’accordo con la propria cancellazione? O che l’abbia addirittura sollecitata? Lascio il giudizio ai lettori. – Elvio Fachinelli. – Milano. “ (Dai giornali)

E. A. E la Feltrinelli che mandò al macero tutta la collana “Materiali marxisti”?
” Invece all’interno dell’Istituto Feltrinelli c’è chi collabora con i magistrati, permettendo loro l’accesso all’archivio personale che Toni aveva lì depositato. È soltanto l’inizio di un cambiamento radicale di linea politica che coinvolgerà poi anche la casa editrice e che avrà come conseguenza l’invio al macero di tutte le copie rimaste in magazzino della collana Materiali marxisti. Avvertito quando ormai era troppo tardi, riuscirò a salvarne qualcuna. Nel 1985 Ferruccio Gambino, rientrato dall’estero dopo un’assenza dall’Italia di quasi cinque anni, riceverà una telefonata da un ragioniere della Feltrinelli che gli offre di acquistare una giacenza di Operai e Stato soltanto, le copie di tutti gli altri volumi della collana essendo già state distrutte. Ferruccio ne prenderà 200, che negli anni regalerà ai compagni. Oggi si può trovare qualcosa in antiquariato” (Da Euronomade)

CNN
El Salvador ha accettato di ospitare violenti criminali statunitensi e ricevere deportati di qualsiasi nazionalità, ha annunciato lunedì il segretario di Stato americano Marco Rubio, in un accordo senza precedenti – e legalmente problematico – che ha allarmato i critici e i gruppi per i diritti. Rubio ha presentato l’accordo dopo l’incontro con il presidente salvadoregno Nayib Bukele, come parte di un tour di diversi paesi dell’America centrale destinato a consolidare il sostegno regionale alla politica di immigrazione dell’amministrazione Trump.
5 febbraio

STEFANO LEANDRO 9613
Io sono veramente incazzato. Se Piccolo [Francesco Piccolo, autore di “Son qui: m’ammazzi”, Einaudi] ha dei problemi di rapporto con il proprio genere e, soprattutto, con sé stesso, il suo corpo, il suo sentirsi senza remissione di sorta una merda sono cazzi suoi. Io ho avuto tre mogli . La prima era una femminista incazzata, mi ha mollato, siamo diventati affettuosi amici fino alla sua scomparsa. La seconda era malata mentale e l’ ho aiutata per 18 anni facendomi poi carico del figlio da solo. La cosa che mi faceva incazzare di più era il danno crudele che la malattia faceva alla sua enorme intelligenza e al suo carattere. Ho insegnato a mio figlio a volerle bene. Con l’ attuale sto benissimo. Cerco di rispettarla e di amarla perché è una persona meravigliosa. Grazie a loro sono cambiato. Tutte mi hanno dato molto e io non ho rotto con loro perché sono una parte di me. Piccolo, povero frustrato, parli per sé e per i suoi simili.


PAOLA CARIDI
“Deportazione”, “pulizia etnica”. Trump insiste ancora una volta che i palestinesi se ne devono andare da Gaza. Non hanno alternative se non quella di lasciare Gaza e possono risistemarsi, spostarsi, trasferirsi in Giordania e in Egitto. Deportazione. Si chiama deportazione e, dall’altra prospettiva – quella israeliana – è la realizzazione della pulizia etnica di cui ha scritto Ilan Pappè già tanti anni fa, riferendosi a quella del 1948. Come fossero dei pacchi. Persone come fossero dei pacchi. Due milioni di oggetti spostati su una scacchiera: così sono trattati i palestinesi. Così, lontano da Gaza, si programma e s’organizza, come se non vi fossero un’etica, delle precise responsabilità (anche giudiziarie), e degli atti da compiere. Nessuna idea che i due milioni di palestinesi, oltre a essere vivi e sopravvissuti, siano in sé stessi (fuori dalle fazioni palestinesi) un vero e proprio soggetto politico, proprio per il ‘banale’ fatto di esistere.

7 febbraio

PIERLUIGI FAGAN
Trump pacifista? La prima amministrazione ha aumentato le spese… guerre elettromagnetiche..guerra commerciale che anticipa la guerra reale puntano sulla AI come soluzione ma i cinesi sono molto più avanti…Italia, Europa? Ereditiamo gli stati nazione (dal 500)… formazioni adeguate oggi? Tradizione di piccoli e medi Stati. La media mondiale è più alta.. mettersi insieme fare l’Europa? Ma l’Europa non è una federazone ma una confederazione economica dove contano i due Stati più forti..bisognerebbe fare federazioni più omogenee: europa del centro nord,area slava.. partizioni con un minimo di omogeneità culturale…potremmo entrare nei Brics? Sarebbe bello ma ce lo possiamo permettere? E le basi militari americane per avere un soggetto che ha potenza e una relativa autonomia fra Russia, Cina Usa…Platone suggeriva alle città stato di unirsi contro i Persiani (Da You Tube)

8 febbraio

JUDITH BUTLER
Non tutte le privazioni di diritti operate da Trump rientrano nella categoria del genocidio, ma molte di esse esprimono passioni fasciste. Negare alle persone trans, intersessuali e non binarie il diritto all’assistenza sanitaria, al riconoscimento legale e alla libertà di espressione attacca le fondamenta stesse della loro vita. Persino la Corte suprema conservatrice ha stabilito che la discriminazione contro le persone trans e gender non-conforming costituisce una discriminazione su base sessuale (Bostock v. Clayton, 2020). Pertanto, non ha senso affermare che i diritti trans minaccino la legislazione contro la discriminazione sessuale: ne fanno parte e devono essere protetti da essa.
Rastrellare immigrati da scuole e case, deportarli con la forza nei centri di detenzione e privarli del diritto a un giusto processo non dà solo prova di un evidente disprezzo per quelle comunità, ma per la stessa democrazia costituzionale. La minaccia allo ius soli sfida una protezione costituzionale fondamentale e colloca Trump al di sopra dello stato di diritto e dell’equilibrio dei poteri.
Se continuiamo a essere sopraffatti dall’indignazione e paralizzati dallo sconcerto per ogni sua nuova affermazione quotidiana, non riusciremo a vedere cosa le lega tutte insieme. L’essere sopraffatti dalle sue dichiarazioni è precisamente l’obiettivo della loro enunciazione. In un certo senso, quando ne siamo sopraffatti e paralizzati, siamo loro ostaggio. Sebbene ci siano tutte le ragioni per essere indignati, non possiamo lasciare che questa indignazione ci sommerga e paralizzi il nostro pensiero. Perché questo è il momento di comprendere le passioni fasciste che alimentano questa sfacciata presa di potere autoritario.

SERGIO SEGIO
In quel modo, sulle “torture democratiche” calò da subito un robusto muro di omissioni e di menzogne che resiste da quasi mezzo secolo, con rarissimi tentativi di incrinarlo da parte di coraggiosi e coscienziosi giornalisti, storici, scrittori, esponenti politici. E con un solo “pentito”: l’ex commissario ed ex torturatore Salvatore Genova, le cui confessioni e accuse a superiori e colleghi sono divenute pubbliche grazie al giornalista Matteo Indice su “Il secolo XIX” di Genova nel 2007 e, successivamente, al giornalista dell’“Espresso” Pier Vittorio Buffa nel 2012, senza che ciò abbia provocato la minima eco e reazioni nelle forze politiche, né tanto meno conseguenze e iniziative giudiziarie; del resto, lo stesso Buffa aveva documentato diversi casi di tortura già nel 1982, finendo perciò arrestato.

9 febbraio

DORIANA GORACCI
andai a Genova con Silvia, mia figlia di 16 anni e presi ferie per il G8: lei voleva esserci a tutti i costi. Ero certa che ci sarebbero state tante brave persone e fu’ così e c’ erano anche tante temibili persone, pagate dallo stato e dai servizi segreti del mondo, che fecero tanto male. Era una città in stato di guerra, quella dei cantautori tanto amati. Noi i nemici terroristi. Tutto chiuso. Ho fatto pipì per la strada dietro a una panchina un muro e mi sono cambiata l’ assorbente in un portone più volte in 3 giorni: mi erano venute. La mia vita cambiò, non solo per abitudini “sociali” che presi ma per come vedevo la vita e gli altri, in un altro modo. Continuavo comunque a lavorare cucinare pulire casa seguire i miei figli fare l’ amore leggere guardare la TV vedermi con le persone amiche, ma la maggior parte nuove…io capisco per questo molto bene chi oggi esclude dai suoi interessi Gaza e chi ci abita. Di Genova nel 2001 pressoché nessuno ricorda sa qualcosa vuole sapere. Purtroppo io penso dal 7 ottobre 2023 alle donne che usano brandelli di stoffa per i piccoli al posto dei pannolini e per loro al posto degli assorbenti.

LIDIA CAMPAGNANO
mi sembra importante analizzarlo, il nuovo fascismo, il suo successo in gran parte dell’Occidente. Perché se il neoliberismo gli ha dato una mano smontando pezzo a pezzo lo Stato sociale e sostituendo agli ideali di uguaglianza, il cui sviluppo era potenzialmente eversivo, l’ideologia dei diritti legiferati uno per uno, ora il fascismo ne coglie i frutti continuandone la meccanica razionalità economica e offrendo un’ideologia più coerente perché aderisce sia agli istinti più arcaici e profondi sia all’addestramento psicologico a una logica elementare e perciò rozza e scorretta. Per questo, dopo aver distrutto i sistemi di protezione sociale della salute, seminando così il massimo possibile dell’insicurezza individuale, si rivolge alla scuola, luogo per l’addestramento alla logica elementare, quella dell’ergosum, dell’unopiùunofauno, della memoria istituzionalizzata che sostituisce la storia, del premio e della punizione.

SERGIO BOLOGNA
La vera posta in gioco delle politiche della memoria oggi, il vero “colpo grosso” di una destra d’ispirazione fascista al governo può essere: cambiare le carte in tavola sull’evento più tragico e determinante del Novecento, la seconda guerra mondiale. Infatti, sottoponendo le nuove generazioni al martellamento del concetto “italiani vittime di barbarie alla fine della seconda guerra mondiale” ci si adopera per inculcare l’idea che Mussolini ha combattuto una guerra giusta. Invece la storia scolpita nella pietra sa che la più terribile distruzione che l’Italia abbia subito, che la morte di centinaia di migliaia di soldati e civili italiani, furono dovuti al fatto che Mussolini ha spinto il Paese in una guerra dalla parte sbagliata, a fianco di uno dei peggiori criminali della storia, Hitler.
Se la posta in gioco della politica della memoria oggi è il senso della Seconda guerra mondiale, cioè dell’evento rispetto al quale sia la Shoah che le foibe sono dei derivati, dovremmo anche noi proporre qualche espediente mediatico per frenare questa deriva, dovremmo proporre l’istituzione di una giornata della memoria o del ricordo o della meditazione sull’evento chiamato WWII, Seconda guerra mondiale. Da che parte stava l’Italia? Perché sono stati mandati al macello i soldati dell’esercito italiano, i marinai e gli ufficiali della Marina, dell’Aviazione? A fianco di chi hanno combattuto in Francia, in Africa, nei Balcani, in Russia?

10 febbraio

KIERKEGAARD
«Ciò di cui ho veramente bisogno è di avere chiaro che cosa devo fare, e non che cosa devo sapere, se non nella misura in cui la consapevolezza deve essere anteposta a ogni atto. Ciò che conta è trovare uno scopo, sapere che cosa Dio vuole che io faccia. La cosa fondamentale è trovare una verità che sia per me la verità, trovare l’idea a partire dalla quale sono disposto a vivere e a morire».
– Søren Aabye Kierkegaard, annotazione sul suo diario il 1° agosto 1835, all’età di 22 anni. Queste righe vengono considerate come una delle prime formulazioni del pensiero esistenzialista. (Da pagina FB di Franco Senia)

PETER FREEMAN
Nella mia cultura, che è anche cultura del diritto e visione del mondo, l’esibizione come trofei dei prigionieri di guerra [da parte di Hamas] – tali considerati anche quando prigionieri civili – è insieme crimine e barbarie.

COSIMO MINERVINI
I fratelli Muna, librai proprietari della libreria The Educational Bookshop saccheggiata a Gerusalemme, amanti della pace, sono stati arrestati con l’accusa di provocare disordini.

GUIDO VETERE
Nel 1956, Don Siegel diede forma alla paura del comunismo, che serpeggiava negli Stati Uniti durante la Guerra Fredda, con un film in cui la Terra veniva invasa da alieni capaci di replicare perfettamente gli esseri umani, sostituendoli mentre dormivano. Questi alieni erano caratterizzati psicologicamente così come il senatore repubblicano McCarthy immaginava fossero i comunisti: privi di sentimenti e guidati da forze remote e oscure. Il film si intitolava Invasion of the Body Snatchers, ma chi lo tradusse in italiano ebbe un colpo di genio: L’invasione degli ultracorpi. Così fu coniata una parola misteriosa e inquietante, che sostituì quello scialbo “ladri di corpi” per evocare un senso di minaccia metafisica. (Dalla pagina FB di Luca Sossella)






1 pensiero su “Appunti febbraio 2025 (1)

  1. L’insieme di elementi oscuri e orrendi, pervasivi in ogni ambito, si combatte solo con la ragione.
    E il primo ragionamento da fare è che molta dell’oscurità che ne impedisce la lettura va imputata al lungo crepuscolo del marxismo, al prendere per buono il fantasma della democrazia, a credere a favile e ritornelli che la realtà coprivano.
    E ora sgomenti molti degli stessi stornellanti americani e democratici ancora lanciano, come le seppie, nubi mistificanti.
    Torniamo un poco a Lenin, torniamo all’imperialismo, non piangiamo ciò che non c’è mai stato e ci hanno venduto come tarocco

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