Fofeggiamenti

di Samizdat

I soliti stereotipi amicali alla “Quaderni Piacentini” ( “Sant’uomo, ma che pazienza!”). Non si capisce perché l’importante per Fofi era al massimo “voler bene a Fortini” o misurarne il valore dalle proprie reazioni edipiche (“non ho sempre accettato i suoi consigli”) senza mai spiegare (a se stesso e oggi “ai più giovani”) quanto e dove Fortini avesse ragione o torto. Su questo punto fondamentale resta reticente ( “ho avuto un rapporto conflittuale”). E anche in altre occasioni si è sempre rifugiato nell’aneddotica (se non nel pettegolezzo).

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "vail morali, loro Frammenti Fortini-Sereni, senso profondo di iun'amicizia dialogo accetta- 1Carteggio Franco Fortini Vittorio Sereni edito Quodlibeta cura Luca Daino 460, uno dei pochi dilemmi quali Fran- Vit- mi poe- Forti- fra' Cristofo- Cardinale che pazienza!». Voler generazione che Fortini torio far Con spesso 'amici- mai, notizie mattina perdono! esperienze, pacee abitava stesso casamento Sere- alba dir- guerra, 1946 quando Fortini agli amici Fui della telefonare poco pianto Sereni guerra. tante cose idue hanno continuato: scambiar- anche abitavano fronte tanta stessa dare non tanti lettori-studio- offrire di metropolitana.. Stupisce queste lettereil insolito pudore, essere idee, vivere mai sem-"

*da “il manifesto” del 5 aprile 2025

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