Sono fuori di me

di Cristiana Fischer

Sono fuori di me talmente fuori
che a volte sono almeno tre. Per fare ordine
Padre e Figlio non mi aiutano siccome 
i figli li ho cresciuti io.
Il terzo Spirito lo Sconosciuto forse
mi compensa ma senza riconoscermi perché
intanto l'ineffabile neutro mi sublima.
Viaggiatrice solitaria
incontro gli antichi come me
vivi e passivi creati siamo
in memoria e fantasia.
 
Dai dinosauri graziosi colorati uccelli
fatti come noi noi
un canale di entrata e di uscita la vita
mistero biologico che fa durare
creati e mortali
invece che pietre o minerali
che tempi lunghi trasformano.
Noi come pietre: ossa e venature
che non ci differiscono per la natura
dai minerali più lontani
in Terra in pianeti e galassie
noi coscienti come sforzi informi
di vita terminabile e finita in forme materiali
natura sempre mai più infinita.
Che dio dannato ci comanda?
che essere che essenza ci domanda
chi siamo dove andiamo chi crediamo
di essere in materia altra del pensiero? 
L'eroe del tempo, forma sessuata nei millenni,
chi sei, il nulla? nulla sei di chi consegna
la nostra vita al segno della morte
per vita vera altraterrena come sola
unica spirituale sorte
per noi spiriti carnali.
 
Ma è così bello il fragile 
corpo di cui sono sagitta che collega
il segno alla ventura:
questa mi fa pensare all'ideale
che fa parte del tutto, un dio persino
che sa o campa di noi, un panteismo
locale globale universale: tutto è
e nessuno di noi lo può appropriare.

2 pensieri su “Sono fuori di me

  1. leggendo e rileggendo la poesia di Cristiana ho potuto sentire una risonanza poetica potente, anche se non riesco a chiarirmi tutti i passaggi filosofici…Si tratta, per quanto mi riguarda ancora una volta, di smemoratezza e di tradimento di quello spirito proprio di un’età giovanile quando domande assolute e risposte ipotetiche come quelle a cui fa appello Cristiana, sono state anche le mie e di molti. Soprattutto di chi ha avuto una formazione cattolica e poi una profonda crisi…Ma ad un certo punto della vita, considerandole domande assolute sul mistero irrisolvibile che ci avvolge, si è passati a circoscrivere i quesiti impellenti, che richiedono scelte e risposte immediate, come: perchè tanta ingiustizia nella società umana? Perchè la guerra? Perchè la distruzione del pianeta? Che fare?…
    Poesie come questa bucano la pigrizia mentale che ci avvolge e ci permettono di affacciarci ancora una volta al mistero della nostra vita, quella umana nel tutto universale, caratterizzata da “spirito carnale”…Alla fine, sono quesiti eterni…

    1. Cristiana parla di risposte quando non vi erano domande, ma certezze. Risposte che han fatto cadere il velo sull’interconnessione del tutto e la maestria impareggiabile di dotare alcuni di un corpo divenendo materia viva.

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