…un campionario di bestiole rappresentate su foglio bianco e tracciate in inchiostro, piu’ graffiti che disegni, come usciti dalle grotte…Animali suggestivi nei loro atteggiamenti, raramente gioiosi o giocosi, piuttosto abbattuti, incatenati, spersi, pensierosi, decorativi o in rivolta…Sono animali “domestici” ovvero “addomesticati” dalla pesante mano dell’uomo, per nulla in stato di natura…Certo loro non vivono il “sogno contadino”…come gli umani, del resto, non meno sopraffatti dalle necessità…
Comunque sopravvive il “pensiero magico” di un mondo contadino pre sfruttamento reciproco…Forse solo nella mente di ex bambine che hanno trascorso alcuni periodi di vacanza nella campagna della nonna ortolana
Animali in movimento (anche quello morto nel fosso: pare sorpreso e che protesti), i cavallini si impennano, l’animale intimidito è trattenuto: pronto alla fuga ma anche all’attacco, il nido deborda dal televisore, il cane (tutti sono a bocca aperta) abbaia alla luna verso l’alto, l’avvoltoio mascherato si dimena, le galline camminano sui loro tronchi mobili, l’animale titubante si ritira, recede, ma trattiene lo scatto. Il bianco e nero è efficacissimo nell’indicare un esito, l’impulso, la torsione trattentuta e insieme l’insopportabilità del legame o della stasi.
E dopo gli anni settanta? Come è evoluta, o si è sbloccata, quella dinamica trattenuta? In che cosa *consiste* ora?
…un campionario di bestiole rappresentate su foglio bianco e tracciate in inchiostro, piu’ graffiti che disegni, come usciti dalle grotte…Animali suggestivi nei loro atteggiamenti, raramente gioiosi o giocosi, piuttosto abbattuti, incatenati, spersi, pensierosi, decorativi o in rivolta…Sono animali “domestici” ovvero “addomesticati” dalla pesante mano dell’uomo, per nulla in stato di natura…Certo loro non vivono il “sogno contadino”…come gli umani, del resto, non meno sopraffatti dalle necessità…
Comunque sopravvive il “pensiero magico” di un mondo contadino pre sfruttamento reciproco…Forse solo nella mente di ex bambine che hanno trascorso alcuni periodi di vacanza nella campagna della nonna ortolana
Animali in movimento (anche quello morto nel fosso: pare sorpreso e che protesti), i cavallini si impennano, l’animale intimidito è trattenuto: pronto alla fuga ma anche all’attacco, il nido deborda dal televisore, il cane (tutti sono a bocca aperta) abbaia alla luna verso l’alto, l’avvoltoio mascherato si dimena, le galline camminano sui loro tronchi mobili, l’animale titubante si ritira, recede, ma trattiene lo scatto. Il bianco e nero è efficacissimo nell’indicare un esito, l’impulso, la torsione trattentuta e insieme l’insopportabilità del legame o della stasi.
E dopo gli anni settanta? Come è evoluta, o si è sbloccata, quella dinamica trattenuta? In che cosa *consiste* ora?