Su passato, nulla e voglia di restare

di Franco Nova

ANCHE IL PASSATO DIVENTI PRESENTE

Ben triste è sempre il passato
per quanto belli siano i ricordi;
rammentare è un vero vuoto
che si riempie di smarrimento.
Si deve vivere soltanto il presente
e non fuggevoli passi in avanti;
un tempo che infine si ferma e,
restando le mille vicende unite,
darà vita ad una sola sensazione
pur ricca di differenti risvolti.
Allora non dovremo ricordare ma
mutare vita nel medesimo tempo.
Fermi in quel fuggevole momento,
non dovremo solo rimemorare
il nostro agire sempre in atto;
saremo invece in esso immersi 
nel susseguirsi di vicende, tutte
in svolgimento in quell’istante.
Il passato ormai costante presenza
finalmente immobile e non in fuga,
abbandonandoci miseramente
ad una contentezza già esaurita.
Questa la vita eterna della religione;
portiamola sulla Terra, sia nostra 
e pur non eterni vivremo sereni
VIVIAMO E NULLA ATTENDIAMO
 
Un suono dolce viene da lontano,
il pensiero e i sensi dell’animo
pulsano senza alcun’altra attesa.
Nulla di sgradevole in quel suono,
è la vicinanza a disturbare assai.
Tempo e spazio ampi e morbidi,
la disarmonia viene annullata,
lo stonato cattura l’attenzione e
l’aspro e pungente sono cancellati.
La fine della vita non più spaventa
ed è semplice vicenda tra le molte
che segnano lo scorrere del tempo.
Quando arriverà non darà letizia
come il sonno dopo una gran fatica.
Ascoltiamo sereni il suono lontano
mentre lavoriamo e costruiamo
vivendo privi di inutili attese.


NULLA PIU’ C’E’, MA VOGLIO ESSERCI
 
Quanti ricordi in questo tramonto
e quanti sogni di ritorno al passato,
mentre scorre il tempo della nostalgia.
Niente potrà ripetersi salvo la noia,
pur se donne degne di attenzione
passano senza sosta, indifferenti
a me e a tutti quelli della mia età.
Diversa l’amicizia di tempi lontani
quando ci si fermava a sorridersi
e a pungerci per essere vicini,
prestandoci reciproca attenzione.
Caldo sentimento nell’animo in
quei giorni che sembrano un sogno,
quando la realtà era impegno civile
mentre ora c’è soltanto vergogna.
Non amerò però mai l’inesistenza
e voglio restare pur essendo nel nulla. 

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