2 pensieri su “Filippo Nibbi

  1. l’immagine è molto potente…l’animale gigante non sembra un canguro ma un tirannosauro rex, il piccolo ‘implume’ ai suoi piedi ed estromesso dal marsupio, grembo materno inospitale, non ha speranza di sopravvivere, finirà direttamente tra i “rifiuti solidi urbani”…Un’allegoria?…Medio oriente oggi? Infranto un sogno di pace lungamente rincorso come un sacrosanto diritto alla vita e allo spazio?

  2. Ammiro la dote di Filippo Nibbi di saper coniugare la potenza dell’immagine con la potenza del linguaggio denso di suggestioni. Il tutto porterebbe ad una sintesi che (accogliendo l’imput di Annamaria a proposito del tirannosauro rex) ci descrive una società (a marcatura capitalistica) la quale, volendo eliminare ogni diversità intesa come attacco al pensiero plasmante unico, uccide i suoi figli. Ma così facendo è condannata essa stessa alla estinzione. E siamo già immersi in un liquido (non di chiare e fresche acque, come il sogno vorrebbe) che sa di liquame.

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