FRAMMENTI DI VITE (2)
Amore inquieto e struggente
Amore inquieto e struggente
ti prego, ora chiudi la porta.
Adesso nessuno ci sente.
Ascolta, mia madre è morta.
Ricordo le calze ai balconi,
l’infanzia, un giardino d’estate,
la casa dai rossi mattoni,
le piccole grandi serate.
Adesso si fa più lontana
la mia giovinezza. Impaziente
la gatta col filo di lana
ci dà una risata da niente.
Mi piace questa poesia. La trovo bella.
Molto bella, con cadenza ritmica di poesia classica, vi si sente l’eco del migliore Novecento poetico. Tra i vari rimandi di questa poesia, a me viene da pensare (anche) a Penna.
Una poesia molto bella, sussurrata e sibilina su “Frammenti di vite”, dove una porta si chiude a circoscrivere uno spazio protetto ma poi si apre e si chiude ripetutamente, lasciandoci con “…una risata da niente” ( Attilio Mangano)…
Ho avuto il piacere di incontrare l’autore due volte, ma mai conosciuto di persona…Alla fine delle letture, durante un reding di poesia, estrasse dalla borsa un bel mazzo di foglietti con suoi versi e li distribuì a caso a chi gli stava vicino…a me non giunse perchè mi trovavo in fondo alla stanza, ma ricordo bene che ognuno, dopo la lettura della breve poesia, si apri a un grande sorriso, ringraziando calorosamente…Cosî Attilio Mangano distribuiva sorrisi