di Marina Massenz
Dai calamai del petto si affacciano le gallerie del tempo che pare disteso e pure l’inquietudine non passa che pare vuoto ma pure è tutto pieno di pensieri sul fare e non fare, alla fine la decisione della parola fiato ossidante su materiale delicato e sottile. Stirare la pelle stirare stirare come una volta stiravo camicie vestiti e pantaloni alla finestra i ciclamini rimangono col loro emergere da mazzi di foglie si tirano su col gambo sottile dritto e questi scoiattoli marroni dalle lunghe code infestanti dei nostrani rossi viene lo stesso la tenerezza del vedere e forse la voglia infantile del prendere per sé tenere inscatolare o ingabbiare bambino che prende e vuole giocare così del tempo passato e presente sono la scatola che rotola via ma del futuro solo riflessi di fuoco rumori assordanti crolli e strilli e le ciabatte lasciate per via nella corsa e la bambola e i veli e i silenzi. Milano, 29.10.2024