Archivi categoria: ARTICOLI VECCHI SITI DI POLISCRITTURE: 2005-210; 2010-2013

A volte ci sono oggetti che raccontano storie, storie di pezzi di mondo. A Cologno Monzese ci sono due macchine da cucire.

Insegnanti e studenti della Scuola d’italiano di Cologno Monzese

di Laura Sferch

Questo racconto, che rende con grande efficacia e semplicità di linguaggio quelle che Bertolt Brecht chiamava le lotte sul fondo [1], è ripreso da Q CODE MAG e inaugura una nuova rubrica di Poliscritture, “Questa città”, suggerita da Donato Salzarulo. Vi compariranno scritti di qualsiasi genere che abbiano come tema eventi, persone, problemi della vita quotidiana di una città filtrati  dal punto di vista di chi la abita o la sa esplorare.  Cominciamo da Cologno Monzese, ma aspettiamo  Roma, Brescia, Milano, Siena e tante altre. [E. A.]

[1] Anders als die Kämpfe der Höhe sind die Kämpfe der Tiefe! (Diverse dalle lotte sulle cime sono le lotte sul fondo!).  Dal frammento La bottega del fornaio Continua la lettura di A volte ci sono oggetti che raccontano storie, storie di pezzi di mondo. A Cologno Monzese ci sono due macchine da cucire.

Appunti politici (5) : André Tosel sull’ultimo Althusser

di Ennio Abate

Mi è capitato oggi di leggere un impegnativo saggio di André Tosel, «Althusser e la storia» (http://ojs.uniurb.it/index.php/materialismostorico/article/view/608/559). Tratta dell’ultima fase dell’attività di pensatore del filosofo francese «dopo l’ uccisione della moglie nel 1980 e dopo il suo ingresso nella notte dei morti viventi». Tosel ragiona su un testo postumo del filosofo, «La corrente sotterranea del materialismo dell’incontro», che faceva parte di un dossier di materiali  per un’opera non redatta». Ho pensato di  proporre questo lungo brano per due motivi: – avere, attraverso il dramma di Althusser, un quadro più vivo di quanto sia stato tragico il prendere atto del tracollo di un mondo teorico (marxista) che non riesce più a pensare le trasformazioni del mondo e del suo tentativo disperato di continuare a  pensarlo; – dare profondità alla nostra discussione su Trump e il trumpismo. Leggerei lo stralcio  dal saggio di  Tosel, che intitolerei “Limiti della teoria marxista e globalizzazione come «mondo senza centro»”,  anche in riferimento al punto 1 del mio commento (qui),  dove ho scritto: « Se è venuta meno tutta una cultura marxista (o quantomeno laburista) e il politichese o il sindacalese degli anni ’70 del Novecento è diventata *lingua morta*, che senso ha fare « il mea culpa per aver abbandonato un intero universo sociale, quello del lavoro e dello sfruttamento»?». [E. A.]

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Appunti politici (4): “Comunismo” di F. Fortini

COMMENTO A “COMUNISMO” DI FRANCO FORTINI (6° PUNTO)
articolo apparso su “Cuore”, supplemento de “L’Unità”, 16 gennaio 1989 )

di Ennio Abate

IL COMUNISMO IN CAMMINO (UN ALTRO NON ESISTE) È DUNQUE UN PERCORSO CHE PASSA ANCHE ATTRAVERSO ERRORI E VIOLENZE, TANTO PIÙ AVVERTITI COME INTOLLERABILI QUANTO PIÙ CHIARA SI FACCIA LA CONSAPEVOLEZZA DI CHE COSA GLI ALTRI SIANO, DI CHE COSA NOI SI SIA E DI QUANTA PARTE DI NOI COSTITUISCA ANCHE GLI ALTRI; E VICEVERSA. IL COMUNISMO IN CAMMINO COMPORTA CHE UOMINI SIANO USATI COME MEZZI PER UN FINE CHE NULLA GARANTISCE INVECE CHE, COME OGGI AVVIENE, PER UN FINE CHE NON È MAI LA LORO VITA. USATI, MA SEMPRE MENO, COME MEZZI PER UN FINE, UN FINE CHE SEMPRE PIÙ DOVRÀ COINCIDERE CON LORO STESSI. MA CHI DALLA LOTTA SIA COSTRETTO AD USARE ALTRI UOMINI COME MEZZI (E ANCHE CHI ACCETTI VOLONTARIAMENTE DI VENIR USATO COSÌ) MAI POTRÀ CONCEDERSI BUONA COSCIENZA O SCARICO DI RESPONSABILITÀ SULLE SPALLE DELLA NECESSITÀ O DELLA STORIA. Continua la lettura di Appunti politici (4): “Comunismo” di F. Fortini

Appunti politici (3): “Comunismo” di F. Fortini


COMMENTO A “COMUNISMO” DI FRANCO FORTINI (1-5) 
articolo apparso su “Cuore”, supplemento de “L’Unità”, 16 gennaio 1989 )

di Ennio Abate

Uno scambio improvvisato tra me e Alberto Rizzi su “Poliscritture FB” mi ha indotto a tentare questo commento a un vecchio testo di F. Fortini. (Per intero in Appendice). Può sembrare uno scritto “vecchio” o “superato”. Non mi pare, anche se lo si confronta coi risultati (per me criticabili ma senza lo spocchioso dileggio usato da alcuni commentatori) della «CONFERENZA DI ROMA SUL COMUNISMO – 18/22 gennaio 2017». Ho diviso il testo fortiniano (qui in maiuscolo) in vari punti, aggiungendo per ciascuno mie veloci considerazioni. Qui pubblico i primi cinque punti. [E. A.] Continua la lettura di Appunti politici (3): “Comunismo” di F. Fortini

Mario Luzi «uomo di pace». Per la lettura di “Le donne di Bagdad”

Terra – di Francesca Bagnoli

Seconda anticipazione dal n. 12 cartaceo di “Poliscritture” in uscita prossimamente 

di Marco Gaetani

C’è qualcosa di più occulto e profondo della storia, che pesa su di noi.
Mario Luzi

Alcune considerazioni, certo da sviluppare e approfondire, in margine a una poesia di Mario Luzi, Le donne di Bagdad. Intanto la si legga1:

Diruti gli acquedotti, saltati i cavi elettrici,
inattivi gli impianti di depurazione,
eccole, le abbiamo viste per pochi attimi,
——————————————————    ma viste Continua la lettura di Mario Luzi «uomo di pace». Per la lettura di “Le donne di Bagdad”

“Senza pace”: un’altra difesa è possibile?

uomini-contro

Anticipazione dal prossimo numero 12 di “Poliscritture” cartaceo in uscita prossimamente

Non poteva mancare tra le riflessioni proposte nel prossimo numero 12 di “Poliscritture”, dedicato ai temi della pace e della guerra e alle risposte che alla guerra si possono dare, l’approfondimento dei metodi per la risoluzione dei conflitti alternativi a quelli armati. In questa intervista a cura di Luca Chiarei ne abbiamo parlato con Mao Valpiana, presidente nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile “Azione nonviolenta”, fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari, Valpiana ha partecipato nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui è stato segretario nazionale. In questo post vi proponiamo uno stralcio della lunga intervista, che potrete leggere integralmente nel prossimo numero (L.C.)

Intervista a cura di Luca Chiarei

In questi anni il Movimento Nonviolento si è attivato nella Campagna “Un’altra difesa è possibile” per l’istituzione della la difesa civile non armata e nonviolenta. Che cosa si intende con questa definizione?

La “difesa civile” è una difesa che viene fatta dai civili, non dai militari, che è quello che dice la Costituzione, che affida al cittadino, non al militare, il sacro dovere della difesa della patria. “Non armata” vuol dire che non usa lo strumento militare (perché c’è anche una difesa civile armata, come quella applicata da una parte della Resistenza: i partigiani erano civili che usavano le armi. Andrebbe sottolineato come si sia trattato in gran parte di una resistenza civile e non armata. Essendo i Partigiani solo una piccola percentuale, avrebbero potuto fare poco e nulla se alla base non ci fosse stata una resistenza di tipo civile e rurale). “Nonviolenta” perché usa i metodi e le tecniche della nonviolenza. La Campagna per l’istituzione della Difesa Civile Non armata e Nonviolenta richiede tutta una riflessione, un coinvolgimento del Paese per aprire un dibattito sui concetti base, quali la difesa, la sicurezza di cui oggi si parla quotidianamente. Continua la lettura di “Senza pace”: un’altra difesa è possibile?

Letture pubbliche di poesia: servono alla poesia?  

moltinpoesia Laboratorio

Sintesi intervento alla Casa della Poesia Milano 21 marzo 2006

 di Luca Ferrieri

 Pubblico  un’antologia  dei materiali più significativi circolati nel LABORATORIO MOLTINPOESIA. [E. A.] 

 

La domanda a cui vorrei tentare di rispondere, nel breve spazio di dieci minuti, è la seguente: sulla strada di una diffusione della cultura poetica e della ricerca di un pubblico della poesia (con tutta l’ambiguità insita in questa espressione e in questa volontà) le letture pubbliche, i reading, pos­sono essere uno strumento utile? e in questo caso a che condizioni? Continua la lettura di Letture pubbliche di poesia: servono alla poesia?  

A un anno dalla morte di Gianmario Lucini

Gianmario Lucini stupefatto

Raccolta di  poesie, commenti e ricordi a cura di E. A.

 Pubblico qui in occasione del primo anniversario della morte di Gianmario Lucini (28 ottobre 2014) i testi pervenutimi dopo il mio appello su FB da persone che l’hanno conosciuto e apprezzato e non l’hanno dimenticato. Altre riflessioni su di lui o sulle sue opere appariranno man mano  nei prossimi mesi. Un grazie a tutti/e. [E.A.]

Postilla. Aggiungo in APPENDICE altri contributi man mano che arrivano [E. A.]
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MateinItaly: Visita a una mostra

matematici triennale

di Donato Salzarulo

Sabato 18 ottobre 2014. Bella giornata di sole. Starsene chiusi in casa sarebbe un delitto. Telefono a Giuseppe: «Andiamo a Milano alla Triennale?…Andiamo a vedere la mostra di matematica?…È dalle parti di Parco Sempione…Così facciamo pure una passeggiata…»
Giuseppe è laureato in informatica. Mi sembra il compagno più adatto per una visita simile. Una visita che avevo intenzione di fare da diversi giorni, da quando avevo letto sui giornali la notizia dell’apertura della mostra. «MateinItaly» l’hanno chiamata, inglesizzando e giocando sul “made”. «Porta pure le ragazze…» gli dico. «Pare che i destinatari della mostra siano soprattutto gli alunni, a cominciare da quelli di terza elementare…Le tue sono al liceo, quindi…». Continua la lettura di MateinItaly: Visita a una mostra