I rintocchi del Big Ben hanno suonato nelle strade quasi vuote con l’ufficialità d’uscita dall’Europa. Si conclude una storia iniziata ben 47 anni fa, un viaggio tormentato dal referendum di quattro anni fa e chiuso dall’accordo alla Camera dei Comuni e l’assenso della Regina. Continua la lettura di Un’isola sempre più inaccessibile di questo pianeta→
Il clima percepito a Londra e in tutta la Gran Bretagna lo definirei simile ad una ruota della fortuna. Il primo ministro Boris Johnson dovrebbe abbandonare la sua mentalità Brexit….
The Wall (Il muro) di John Lanchester è un romanzo-favola per i nostri tempi. E’ uscito agli inizi del 2019, ma ci accompagnerà sicuramente anche nel 2020. Questo ultimo romanzo dell’autore di Capital immagina una fortezza britannica fatta da un muro di cemento armato e pattugliata da giovani coscritti. La scena è la Gran Bretagna e il tempo futuro immaginabile non sembra essere lontano, almeno come metafora.
La
vergogna inglese è la scoperta di cadaveri ritrovati in un camion.
Questa notizia ha fatto luce sul tragico traffico dei migranti
provenienti dai Paesi dell’Estremo Oriente. Quasi più del 50% tra il
2017 e il 2018. Cadaveri in camion frigorifero ritrovato in un’area
industriale vicino all’estuario del Tamigi. Un flusso di disgraziati
provenienti in maggioranza dalla Cina e dal Vietnam verso la Gran
Bretagna. Una triste statistica di nuovi schiavi dice la National
Crime Agency. Molte di queste vittime risultano essere minorenni e
vengono sfruttate in attività lavorative illegali come la
prostituzione. Sicuramente questo flusso è gestito da organizzazioni
mafiose e altro. Anche i cambiamenti climatici che causano
catastrofi, eventi disastrosi, aumentano le scelte di fuga.
Assistere ad una performance della poetessa Kate Tempest, è immergersi nella poesia della contestazione. Una vera mitraglia di parole cadenzate da un ritmo rap.
La disuguaglianza che cresce in questa metropoli è lo specchio di quella globale. Se per pochi la qualità della vita offre opportunità di benessere, altri combattono, anche tra loro, per conquistare una condizione umana sufficientemente dignitosa. Questo squilibrio originato da sistemi economici ingiusti avvallati da politiche insensibili, viene aggravato dalle nuove idee neo-liberiste, dal terrorismo internazionale, da una finanza senza etica, disastri ambientali e conflitti. Esiste una continua dispersione sociale che impoverisce le nostre coscienze e i più deboli come sempre pagano le conseguenze.
Tra traffico, inquinamento e via-vai
umano, c’è il bisogno di staccare e cercare un po’ di tranquillità. Nella
capitale londinese si possono trovare luoghi adatti ad ogni esigenza: ci sono
giardini romantici, parchi e canali dove praticare jogging, canottaggio e
nuoto. Il lavoro, lo stress, la competitività esasperata, l’iper- connettività,
l’infelicità, le lancette dell’orologio che scorrono troppo veloci per una
giornata standard fitta d’impegni, commissioni e cose da fare. Mi sono sempre
sforzato di trovare spiegazioni e non alibi a certi atteggiamenti tristemente
diffusi. E ogni volta mi consolo pensando all’esistenza di zone franche. Spazi
di tutti, ma non per tutti, in cui i principi etici della convivenza col
prossimo e la natura costituiscono un patrimonio condiviso e rispettato.
Sembriamo anestetizzati e impermeabili alla maleducazione, quasi incapaci di
reagire ad un certo tipo di comportamento che rischia di disumanizzarci,
inquinando quei valori che sono la gentilezza, educazione, rispetto e solidarietà.
C’è un detto: ” Se desideri vedere il mondo in un solo giorno, allora vieni qui a Londra”. Sembra essere vero se pensiamo alla offerta dei singoli quartieri di questa megalopoli. Southall è un piccolo quartiere situato nella zona 4 di Londra, si raggiunge con il treno dalla fermata di Paddington. E’ un quartiere tranquillo e caratteristico. Sobborgo industriale ad ovest della grande Londra a pochi kilometri dall’aeroporto di Heatrhrow, dove vive la più vasta comunità punjabi. Si trovano negozi molto colorati di vestiario e cibi indiani, gli odori delle spezie sono fortissimi e la musica che si sente per le strade è quella bangra. Si può trovare anche un cinema che trasmette films in lingua originale, un caso unico in tutto il Regno Unito. Potrà sembrare paradossale, ma alcuni bar accettano il pagamento in rupie.
L’incontro con Iain Sinclair alla Bookshop è stata una opportunità per discutere sul tema “La dissoluzione dei luoghi”. Al riguardo del profondo cambiamento di Londra nel tempo, ha parlato del suo The last London che ha definito un’elegia per una città ormai perduta.
Londra rilassante non lo è mai. Ci sono città che nascono grandi e altre che lo diventano con il tempo. Londra è riuscita a diventare una metropoli globale e ha sempre dimostrato nelle avversità la propria forza e capacità di reazione. E’ difficile immaginare un’altra città in cui i popoli e le etnie diverse convivono e si fondano con tanta velocità. Si è creato un mosaico multiculturale che costituisce il vero tessuto sociale. Se pensiamo che nella capitale convivono quasi 7.500.000 abitanti appartenenti a 40 gruppi etnici che fanno sembrare Londra un mondo a parte, o addirittura una nazione.