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Segnalazione

La grassa Tarzan robinson

“Quello di Tarzan è dunque il vero ‘salto’ in uno spazio diverso, con un senso della temporalità diverso. E allora seguiamolo, ma solo per cenni, nella sua crescita. Per certi versi egli usa l’istinto animale (quello detto tale, non so se propriamente; non sono in grado di deciderlo). Quando insegue una preda – in genere pure lui, come ogni altro animale, per nutrirsi – procede avvertendo da dove tira il vento e posizionandosi in modo che il suo odore non arrivi ad essa, altrimenti quella fugge a gambe levate. Inoltre, spesso non tocca terra; procede per aria passando di albero in albero utilizzando le liane. Sa però tendere le trappole, sa attendere un tempo considerevole affinché maturino condizioni più favorevoli. Considera assai meglio i rispettivi rapporti di forza; affronta la prima volta la tigre in modo ‘ingenuo’, ne viene ferito e a momenti ci rimette la pelle, ma impara bene la lezione e poi si ritrae sempre da scontri troppo diretti fin quando questa non è invecchiata. A quel punto è lei che non tiene conto del suo indebolirsi e Tarzan, usando anche dello strumento coltello trovato anni prima nella capanna, la uccide. Insomma, fa uso dell’‘istinto’, ma anche di un pensiero che si articola in modo nettamente più complesso rispetto agli altri animali”.

*in uscita verso metà maggio 2016

COMMENTI IN EMERGENZA 1

 1emergenza

FIN QUANDO NON SARA’ RISOLTO IL GUASTO AL SERVERE CHE IMPEDISCE LA PUBBLICAZIONE DEI COMMENTI NELL’APPOSITO SPAZIO PREGO DI INVIARE AL MIO RECAPITO MAIL O A poliscritture@gmail.com EVENTUALI COMMENTI CHE PROVVEDERO’ IO A INSERIRE COME ARTICOLI [E.A.]

Commento di Luca Chiarei al post https://www.poliscritture.it/2015/07/31/molti-in-poesia-e-poesia-esodante-appunti/#comment-21156

Molto interessanti le osservazioni di Rita Simonitto sulla proposta/rielaborazione di Ennio riguardo la poesia esodante. Le riprendo a partire da una domanda che Simonitto, dopo aver riflettuto su bellezza e orrore ed il fatto che “vediamo o questo o quello” si pone: “come mai a fronte di questo *orrore* della storia vi è chiamata a rispondere la poesia?” Continua la lettura di COMMENTI IN EMERGENZA 1

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Spero di poter rimediare al più presto
[E.A.]

SEGNALAZIONE. Morte di Renato Solmi

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Apprendo della morte a 88 anni di Renato Solmi.  Non so quanti oggi conoscano il suo nome o si ricordano del fondamentale ruolo culturale che ebbe  traducendo per primo tra il 1953 e il 1959 in Italia opere di Adorno e Benjamin. Ho avuto con lui una corrispondenza attorno al 2001-2002 e ne riferirò più avanti. Per ora pubblico  la copertina del libro che raccoglie i suoi scritti e segnalo il ricordo di Luca Lenzini “Renato Solmi, l’elegante stile critico che si fa militanza” apparso su “il manifesto” di oggi qui e un’intervista del 2007 sul sito de “L’ospite ingrato”  qui [E.A.]

SCRAP-BOOK DAL WEB – Selezione di letture marzo 2015

 HEIDEGGER

a cura di Ennio Abate

Marco Baldino su Heidegger

Il senso di questa affermazione è il seguente: Heidegger fu antisemita non in ossequio alla dottrina del suo partito, suo occasionalmente e per incompetenza, ma, al contrario, egli aderì alla rivoluzione di quel movimento, proprio in quanto antisemita, non occasionalmente e per niente per incompetenza. Continua la lettura di SCRAP-BOOK DAL WEB – Selezione di letture marzo 2015

A Platero “el negro”. Un omaggio a Juan Ramón Jiménez

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di Antonio Sagredo tradotto in spagnolo da Manuel M. Forega

Il gallo ha cantato per la terza volta, ma Ti dovrai fidare di me
se il verso mio ha affilato la cresta col coltello del meriggio,
e, se la notte è leuco volto, Platero il nero, ha ragliato
il suo martirio, e s’è accasciato con le pietre sul giaietto ombrato. Continua la lettura di A Platero “el negro”. Un omaggio a Juan Ramón Jiménez

Uno di noi

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 Ricordo di Gianmario Lucini

di Ennio Abate

Questo è l’intervento rielaborato che ho presentato alla serata del 10 dicembre 2014 in memoria di Gianmario Lucini  svoltasi a «ChiamaMilano» in Via Laghetto 2 purtroppo alla presenza di pochissimi suoi amici.

 1.

È troppo presto per capire quanto poliedrica, contraddittoria, caparbiamente volta al futuro sia stata la vita di Gianmario Lucini. L’amicizia potrebbe travisare il giudizio. Che meno avrà tratti amicali e più sarà valido. Per parlare, infatti, di lui – uno di noi – è necessaria non meno ma più distanza critica. Continua la lettura di Uno di noi

Poesie

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di Simone Consorti

da ” Nell’antro del misantropo”, L’Arcolaio 2014

Per capire se eri ancora incinta

La guerra cominciò
quando la guerra finì
e prima e dopo tu eri sempre lì
con gli occhi abbassati
e i capelli strappati
col tuo corpo sfatto
a forma di bersaglio
e una mano aggrappata alla pancia
per capire se eri ancora incinta
o per l’ennesima volta
l’avevano avuta vinta Continua la lettura di Poesie

Che cos’è la poesia? Come avvicinarla? (Lezione 2)

lezioni sulla poesia

di Ennio Abate

Ecco la seconda lezione rielaborata dai tre incontri sulla poesia che ho condotto a Saronno su invito dell’Associazione “L’isola che non c’è”. [E.A.]

Tenendo conto dell’attuale estrema problematicità degli strumenti della poesia (Lezione 1 qui), come possiamo usarli per capire o costruire un testo poetico? Continua la lettura di Che cos’è la poesia? Come avvicinarla? (Lezione 2)