Il primo incontro verterà sul tema “Il primo Fortini e il Fortini poeta”
con l’intervento di Luca Daino ed Elisa Gambaro.
Giovedì 9 ottobre, ore 21.
Il primo incontro verterà sul tema “Il primo Fortini e il Fortini poeta”
con l’intervento di Luca Daino ed Elisa Gambaro.
Giovedì 9 ottobre, ore 21.
Cosa non mostreranno stasera alla TV?
I massacri dal vero a Kobane…
Redazione 7 ottobre 2014
Notizie dell’ultima ora rivelano che i militanti dell’ ISIS sono entrati a Kobane, prendendo il controllo di tre distretti dopo una lunga difesa da parte dei combattenti curdi.
La presa di Kobane significa il controllo, da parte dell’ISIS di un lungo tratto del confine siro-turco, ma significa soprattutto più di 160.000 siriani (soprattutto curdi) sfollati, donne e bambini caricati su camion che scappano dalle loro case, dalla loro vita, verso il confine Turco. Uomini massacrati. Continua la lettura di SEGNALAZIONE Ahi, Kobane, Kobane!
eiπ = -1
di Salvatore Dell’Aquila
Hay, entre todas tus memorias, una
Que se ha perdido irreparablemente;
No te veràn bajar a aquella fuente
Ni el blanco sol ni la amarilla luna.
(J.L.Borges, Lìmites)
Conobbi D.F. una domenica di luglio, era mezzogiorno forse, a Roma nell’anno 2005, in circostanze definibili come fortuite, sebbene in seguito il progredire del nostro rapporto trovò il modo di strutturarsi in poco tempo in una forma più solida, in grado di resistere efficacemente per qualche anno, fino all’interruzione traumatica che ne fu l’esito.
La canicola, che nelle grandi città a quell’ora e in quel periodo dell’anno arriva a essere perfino minacciosa, oltre che coadiuvante nell’insorgere di sospese allucinazioni, insisteva su uno dei tanti banchi di vecchi libri nel mercato di Porta Portese.
Là eravamo entrambi, ancora ignari l’uno dell’altro, a compulsare volumi usati, più o meno vecchi, esposti inelegantemente, inconsapevoli di comporre un simulacro minimo, neppure simbolico, di bouquinerie orfane della Senna anche se non lontane dal meno vanitoso Tevere. Continua la lettura di
eiπ = -1
di Augusto Vegezzi
Oggi che è il 25 aprile viene festeggiata una liberazione lontanissima nel tempo (69 anni fa) mentre avremmo un gran bisogno di liberarci oggi (e forse proprio dai “liberatori” d’allora). Gli stralci del romanzo di Augusto Vegezzi, che pubblicherò in varie puntate, permettano almeno di evitare il teatrino delle marionette e di ripensare la materia umana e storica incandescente di quegli anni. [E.A.]
[Questa è la storia di formazione di un ragazzo di 14 anni e di uno di 17 che diventano uomini nel periodo che va dall’occupazione tedesca alla Liberazione e alla conclusione del governo Parri. Nello scenario dello Stato in decomposizione, della guerra civile e della società italiana divisa, dove stanno tramontando la classe borghese agraria e il mondo contadino mentre alla fine emergono virulenti la borghesia avventuriera e le classi lavoratrici organizzate, si completa la formazioni di due amici. René appartiene a una famiglia borghese e vive una drastica ribellione contro il proprio ambiente sociale, del quale rifiuta l’ipocrisia morale e religiosa. Egli si lega fortemente a Orlando, ancor più ribelle e determinato a trovare un’alternativa. Nella tragica guerra civile i due giovani maturano l’emancipazione dalla religione e dalla borghesia, la scoperta dell’amore e del sesso, l’esperienza della lotta armata, infine si contrappongono con scelte opposte, vissute nello strazio dell’abbandono reciproco. In René prevale una ricerca etica della responsabilità, in Orlando uno spirito di auto-affermazione comunque, tutta e subito, che lo porta a spericolate collaborazioni prima con i nazi-fascisti, poi con gli Alleati, in frenetiche e azzardate peripezie verso l’oltre, che forse lo proiettano a Washington, Mosca, Milano e ancora Washington. René vive con entusiasmo la Liberazione politica e l’emancipazione morale e sessuale che, attraverso un periodo di Bohéme, lo porta ad un appassionato e contrastato amore. Egli scopre il tramonto della borghesia, l’emergere di una classe compradora, l’irruzione delle masse operaie e contadine, s’impegna nella Ricostruzione materiale e politica e condivide il rinnovamento culminato nel governo Parri e naufragato nei contrasti e nelle contraddizioni del sistema Italia. Di qui la scelta faustiana di una professione costruttiva, quella di architetto, nella consapevolezza del male di vivere, del senso di responsabilità, dell’ottimismo della volontà e di una prospettiva di impegno per migliorare la vita e il mondo e per realizzare il suo amore. In un drammatico scontro finale, al limite quasi mortale, ma forse immaginario, René , constatano la profondità l’irreversibilità di un contrasto radicale con Orlando, si libera di questo legame e decide di realizzare il proprio destino unendosi con amata Lili. (A.V.] Continua la lettura di Stralci di un romanzo inedito (1)