Tutti gli articoli di Cristiana Fischer

Un confronto

di Cristiana Fischer

Perché donne spesso abbiamo, e abbiamo avuto, dei nemici (ma anche certe “nemiche” non scherzano) soprattutto quando ci organizziamo per rinforzarci, riferendoci alle esperienze delle madri di tutte, e con la cura di trasmettere sapere e idee del mondo alle più giovani.

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Lui. E lei?

E con questo articolo di Cristiana Fischer dopo i due di Marcella Corsi e Elena Grammann siamo ad un bel trittico di posizioni sulla questione uomo/donna. [E.A.]

di Cristiana Fischer

                  Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine
                  di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. 
                                              (Genesi, 1, 27)

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Strategie e schieramenti in Europa

di Cristiana Fischer

1. Il 28 ottobre esce sul blog L’Italia e il mondo un articolo di Roberto Buffagni: “Due appelli, due Europe”, che analizza due documenti pubblicati sullo stesso sito qualche giorno prima.
Il primo si chiama “Appello per il rinnovamento democratico” ed è stato promosso da una importante istituzione democratica che ha sede a Bruxelles, nell’ambito del Forum 2000 riunito in maggio a Praga. L’Appello apre con la dichiarazione che “la liberal-democrazia è minacciata e chi la ha a cuore deve accorrere in sua difesa”. La minaccia proviene non solo da stati come Russia, Cina e altri regimi autoritari, ma anche da paesi illiberali, da governi che sono incapaci di rispondere alle sfide della globalizzazione, da processi politici sclerotizzati e disfunzionali, da burocrazie lontane e opprimenti. La conclusione del breve Appello dice: “Non ci sono scuse per restare in silenzio e per non agire. Non aggrappiamoci a una falsa illusione di sicurezza, mentre la democrazia è in pericolo. La attuale crisi offre ai democratici la possibilità di mobilitarsi, e dobbiamo coglierla.” Continua la lettura di Strategie e schieramenti in Europa

Solo parole

universo remoto

di Cristiana Fischer

Queste poesie, astratte e contraddittorie, sono state scritte insieme in un breve periodo. Il loro tema è l’oscillazione, la scelta, l’impossibilità di decidere su argomenti che la tradizione chiama Dio Creazione Verbo e la cultura razionalizzante e scientifica in cui ho trascorso la vita non chiama. Ma lavora accanitamente su costellazioni che quei nomi riassumevano. Pare che io possa scegliere per la Creazione o per l’eternità dell’universo. Posso scegliere per la potenza creatrice della parola (“fiat lux!”) o per il nichilismo dove Satana l’avvocato mi tenta con la miscredenza.
Scrive Mario Novello (insegna presso il Centro brasiliano di ricerca fisica di Rio de Janeiro) a proposito del perché “esiste qualcosa invece del nulla”: “quest’analisi ci avvicina inevitabilmente agli antichi saperi, che hanno altre forme di argomentazione e non utilizzano il metodo scientifico … E’ possibile sviare questa domanda dal percorso lungo il quale, durante tutta la storia, essa è stata tradizionalmente posta, subordinandola al trattamento dei filosofi, e fornirle una differente connotazione scientifica attribuendo ad essa un significato nuovo?” ( M. Novello, Qualcosa anzichè il nulla, Einaudi, 2011) Tradizione e scienza girano intorno alle stesse questioni.
E poi, il disordine e la grave incertezza del nostro Occidente si accompagnano al mio particolare biografico, di anziana con breve futuro, la sorte personale echeggia i segni di una crisi generale. Le grandi parole con cui ho lavorato nelle prime cinque poesie sono anche le piccole e comuni parole della fine, per i vecchi e i molti infelici che la perdono ogni giorno tra guerre e sfruttamenti. La potente parola che crea, miti e simbolico, è la sfuggente parola che nomina l’insussistenza, il niente vitale. Con l’ultima poesia ho riassunto il tema.[C.F.]
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