Tutti gli articoli di Donato Salzarulo

Il coraggio del fosforo

di Donato Salzarulo

                     I
 
 
           Ho l’orizzonte di un giorno
           che mi attende.
 
 
Mi inoltro sul sentiero del bosco
dove qua e là alberi seccati
o travolti dai venti
non vengono raccolti.
Quanta legna nel sottobosco
potrebbe alimentare camini,
focolai di riscossa.
 
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Approfondimento

PUNTI DI FUGA. Scritture critiche di vario genere (qui)

  di Donato Salzarulo

1.- Il punto di fuga è un’astrazione. Ma è un’astrazione necessaria se vuoi mettere i tuoi sguardi in prospettiva, se vuoi cogliere il vicino e il lontano, il presente da fronteggiare e il passato che ti sta addosso (e non c’è più) o il futuro che desideri (e non c’è ancora).

Sei dentro un paesaggio sociale, dentro una foresta di strade e di palazzi, al centro o ai margini di una piazza, di una stazione di metropolitana o di ferrovie; sei in macchina, stai percorrendo una strada già percorsa, t’allontani da montagne o torni a salirle, attraversi pianure o colline, corri verso il mare;  ogni volta il parabrezza e il finestrino laterale ti fanno da cornice, ogni volta scatti una foto, anche solo mentale; ogni volta incontri facce, che diventano volti; ogni volta parli, torni a parlare; poi leggi, pensi, scrivi… Continua la lettura di Approfondimento

Punti di fuga di Donato Salzarulo

NUOVA RUBRICA DI POLISCRITTURE 3
Scritture critiche di vario genere

1.- Il punto di fuga è un’astrazione. Ma è un’astrazione necessaria se vuoi mettere i tuoi sguardi in prospettiva, se vuoi cogliere il vicino e il lontano, il presente da fronteggiare e il passato che ti sta addosso (e non c’è più) o il futuro che desideri (e non c’è ancora).

Sei dentro un paesaggio sociale, dentro una foresta di strade e di palazzi, al centro o ai margini di una piazza, di una stazione di metropolitana o di ferrovie; sei in macchina, stai percorrendo una strada già percorsa, t’allontani da montagne o torni a salirle, attraversi pianure o colline, corri verso il mare;  ogni volta il parabrezza e il finestrino laterale ti fanno da cornice, ogni volta scatti una foto, anche solo mentale; ogni volta incontri facce, che diventano volti; ogni volta parli, torni a parlare; poi leggi, pensi, scrivi…

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Una serata con Majorino

di Donato Salzarulo

La scuola, che ho diretto per un quarto di secolo, programmava annualmente tre “Incontri con la poesia” e invitava i poeti a parlare della loro attività, partendo, magari, dal loro ultimo libro pubblicato. Nella serata del 14 Ottobre 2008, l’invitato era Giancarlo Majorino. L’ultimo suo libro da cominciare a conoscere, assaggiando, per l’occasione, qualche pagina era «Viaggio nella presenza del tempo» (Oscar Mondadori, 2008, pagg. 424, euro 13). L’incontro venne introdotto dal sottoscritto: un po’ nei panni del dirigente scolastico che fa gli onori di casa, un po’ in quelli del lettore di poesia che frequentava (e frequenta) da tempo, anche se con una certa discontinuità e con attrazione intensa ma altalenante, l’opera omnia del poeta milanese. Di seguito, la mia introduzione alla serata e gli appunti sulla conversazione che ne seguì, stimolata anche dalle domande che Ennio Abate gli rivolse. [D. S.]  Continua la lettura di Una serata con Majorino

Verso il 25 aprile. Segnalazioni

di Donato Salzarulo

«Il dono di riattizzare nel passato la scintilla della speranza è presente solo in quello storico che è compenetrato dall’idea che neppure i morti saranno al sicuro dal nemico, se vince. E questo nemico non ha smesso di vincere.»

                                  (W. Benjamin, Sul concetto di storia)

 1.- Il 6 Aprile 2021 è stato pubblicato sul sito dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri (www.reteparri.it) un appello, sottoscritto da più di cento storici e studiosi, «per un riconoscimento ufficiale dei crimini fascisti in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’invasione della Jugoslavia da parte dell’esercito italiano». Continua la lettura di Verso il 25 aprile. Segnalazioni

La boccetta di Baudelaire

di Donato Salzarulo

Questo testo nasce da un’intensa corrispondenza intrattenuta con l’amico Adelelmo Ruggieri nella primavera del 2005. Da qui alcuni passaggi colloquiali e allusioni a precedenti comunicazioni. La comprensione, però, è assolutamente possibile e non compromessa. Vista la lunghezza devo soltanto fare appello alla pazienza di chi legge. Del resto, i temi in discussione hanno a che vedere col senso della morte, della vita, della poesia, dell’arte, ecc. Insomma, questioni tutt’altro che secondarie.

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«Tre raccolte» di Adelelmo Ruggieri

        Letture in quarantena (6)

di Donato Salzarulo

L’ultimo libro di poesie di Adelelmo Ruggieri si intitola «Tre raccolte» (peQuod, 2020, pag. 139, Є 15). La prima, «La casa sulla discesa», comprende testi scritti dal 2012 al 2016; la seconda, «In otto righe», comprende testi che vanno dal 2016 al 2018 e l’ultima, «Silloge fantasma», raccoglie quelli che vanno dal 2018 al 2020.

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«Viva la sinistra» di Alessandro Dal Lago

 Letture in quarantena (5)

 di Donato Salzarulo 

Questa “Lettura d’autore”, annunciatami  da tempo dall’amico Salzarulo che la stava completando, capita nel pieno dell’acceso dibattito  scaturito dagli interventi di Luciano Aguzzi e dalle repliche ad essi (qui e qui). E’, però, una riflessione  autonoma e approfondita di un libro; e come tale va considerata. Al di là delle prese di posizione implicite o esplicite  che indirettamente dà ai dilemmi, agli aut-aut, alle ambivalenze con cui stiamo facendo i conti. Anche se, come suol dirsi, aggiunge altra (o troppa) carne al fuoco già acceso, mi parrebbe immotivato  rinviarne la pubblicazione [E. A.] Continua la lettura di «Viva la sinistra» di Alessandro Dal Lago

Notizie dal paese (3)

Bisaccia, Una loggetta piena di ailanti in corso Garibaldi

                                              

di Donato Salzarulo

La pianta più diffusa nel centro storico è l’ailanto, detta anche “albero del paradiso”. Ma è un’illusione. Di paradiso, neppure l’ombra. Quando invade una strada e spunta rigogliosa sulla facciata di una casa o sulla parete di un palazzo, è segno che uomini e donne hanno abbandonato quei luoghi e quelle abitazioni. Vivono altrove.

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Notizie dal paese (2)

Bisaccia, Salita Scalelle

di Donato Salzarulo

La notizia è questa: il pomeriggio di lunedì 27 luglio, Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la coesione sociale, accompagnato da Franco Arminio, poeta e paesologo, suo consulente, girava informalmente per strade e vicoli di Bisaccia vecchia. Ero appena tornato da Castelbaronia e gli sono stato un po’ dietro. L’ho visto salire per un breve tratto delle Scalelle, poi ritornare e infilarsi in Via Forno Giardino. È entrato nello studio d’arte di Pietrantonio Arminio, ha fatto una foto-ricordo con gli iscritti al PD, si è fermato a parlare con una famigliola napoletana venuta in vacanza qui ed è sceso per via Cittadella…

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