https://youtu.be/AHe6AzhRa3o
di Antonio Sagredo
Oggi le note sono a lutto senza contrasto coi ceri accesi,
ma i quattro angeli non hanno ancora disteso il drappo
sul feretro, e i ritardi non s'addicono ai viventi.
Le abbiamo viste implorare luminose sulle rotelle
immobili e, sbalordite dallo sconcerto, si sono rivoltate
per i suoni circolari dei suoi gesti, ma sul nostro volto ricordiamo
tutto il suo sorriso estremo a contagiare anche la tetraggine.
Dovevamo conteggiare i passi dai suoi occhi e dalle sue parole,
la compassione schiacciare con le sue stesse mani sui pentagrammi,
e delle sue gesta colmare ogni stanza fino alla Dodicesima,
e poi liberare i lacci dai neuroni.
Le sue mani ci resteranno come ali sonore
a sussurrare alla musica le note felici
che amò dovremo abituarci alla sua gioia!
C'è bisogno stanotte della luce delle sue mani!
Brindisi, 15 maggio 2020