Tutti gli articoli di Ennio Abate

La mia orchestra

di Rita Simonitto

Sinceramente avrei preferito utilizzare gli strumenti della mia modesta orchestra (poesia e narrativa) per celebrare il Corones, o più precisamente il Plan de Corones in Alto Adige, una delle meraviglie alpine dichiarata patrimonio mondiale dall’Unesco e che contempla montagne meravigliose e straordinarie valli. Invece li utilizzerò per rappresentare il Corona, i miei vissuti e le mie valutazioni su questo virus e i suoi impatti senza alcuna pretesa di fare proclami nè di ‘prendere posizione’ cercando di individuare qual è la parte cosiddetta ‘giusta’ e rigettando quella cosiddetta ‘sbagliata’. Infatti, ho sempre pensato che, soprattutto per quanto concerne la poesia, non ci dovesse essere alcun imperativo a ‘insegnare’. La poesia è un ‘mezzo espressivo’ che ci permette di accostarci ad una realtà, sempre parziale (quindi mai alla Realtà, al ‘come stanno veramente le cose’), e permette a chi la utilizza di rendere al meglio quello che intende significare e, di contro, permette al fruitore di confrontarsi con i propri punti di vista. E’ quindi una organizzazione strumentale del tutto particolare perché, come un’orchestra, raccoglie in sé il gioco e la versatilità di altri strumenti quali la parola, l’immagine, il ritmo, la musicalità, ognuno di essi con la propria specificità ma uniti per dare una rappresentazione d’insieme, e quindi un senso, a ciò che viene sperimentato e osservato. Inoltre, ritengo che poesia e narrativa si contaminino in qualche modo cedendo l’una all’altra immagini iconiche e rappresentazioni verbali. Per queste ragioni ho pensato, a scrittura ultimata di questi miei pezzi, di metterli assieme: un piccolo racconto, contenuto tra due composizioni in versi. [R.S.]

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«Il mestiere di pensare» di Diego Marconi

LETTURE IN QUARANTENA (2)

di Donato Salzarulo

1.- «Povera, e nuda, vai Filosofia ».

Qualche anno fa, un progetto ministeriale prevedeva di ridurre da tre a due anni l’insegnamento di filosofia nei Licei e di eliminarla dalle tabelle disciplinari di vari corsi di laurea perché – questa la singolare motivazione – trattasi di disciplina troppo specialistica. Mentre la matematica, la chimica, la fisica, ecc., per i cervelli di certi consulenti ministeriali, non lo sono.

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In vista del 25 aprile 2020

Samizdat 1

ALLE AMICHE E AGLI AMICI CHE #IORESTOPARTIGIANA #IORESTO PARTIGIANO

Ma il “balcone” oggi resta “prigione”! Meglio saperlo che “io resto a casa”= “io resto in prigione”. Come è bene sapere che “#iorestopartigiana#ioresto partigiano” è mettersi sul petto soltanto un glorioso distintivo pubblicitario (come tempo fa la maglietta con il volto di Che Guevara). E’ atteggiamento *religioso* [1] non politico. I partigiani erano *organizzati*, *cospiravano* e *agivano* contro i potenti del tempo. Noi al massimo riusciamo sui sociali (gestiti dai padroni) a diffondere qualche lamentela, a lanciare qualche impotente invettiva contro i leghisti che in Lombardia continuano a governare. Partiamo dalla coscienza della *miseria* di questo nostro “cazzeggiare” e aspettare senza scopo. Ci vuole un *che fare*.

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The Dreamers. Klaus Herding e Gustave Courbet (1819-1877)

di Paolo Emilio Antognoli

Qualche giorno fa nella quarantena un amico ha mostrato sui social l’immagine fotografica di Place de Vendôme, la colonna abbattuta dai comunardi parigini nel 1871. Il post recitava ironicamente: «Dite a Gustave Courbet che ancora deve pagare la prima rata del danno che ha fatto a Place Vendôme. È stato lui a buttare giù la Colonna. Lo sanno tutti».

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Kommunisten

PER VEDERE IL FILM CLICCARE QUI: https://www.raiplay.it/video/2020/04/Kommunisten-df58260b-38ba-4426-aa8d-8abec225fcae.html

Ho sempre sentito parlare bene dell’opera cinematografica di Straub. Eppure anche questo suo lavoro non mi prende, come non mi prese quello su Cesare Pavese. Ho come una ritrosia a segnalarlo. E’ questo il comunismo che ho nella mia mente? Ne parlerei così io? Certo mi piace la pulizia classica delle immagini e delle parole. Anche la lentezza dello sguardo e il senso di distanza, ma restano i dubbi. E perciò vi invito a vederlo e a discuterne. [E. A.]

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