Tutti gli articoli di Paolo Di Marco

coalescenza: no-vax


come i fenomeni sociali complessi seguano leggi semplici ma vadano capiti nella loro multidimensionalità

di Paolo Di Marco Continua la lettura di coalescenza: no-vax

“Helgoland” di Carlo Rovelli

l’ultimo presocratico

di Paolo Di Marco

un sommesso avviso: Rovelli è molto più chiaro e poetico di me, questo vuole essere solo un invito a leggere il libro Continua la lettura di “Helgoland” di Carlo Rovelli

Complotti: un grimaldello matematico

di Paolo di Marco

complottismo?

I complotti, le congiure fanno parte della storia. Da Catilina e Cesare arrivando alla stagione delle stragi ne sappiamo qualcosa, è relativamente nuovo invece il complottismo.  E’ diventato di moda da qualche decennio accusare di complottismo tutti coloro che contestano le versioni ufficiali di eventi traumatici: è successo in Italia con la stagione delle stragi, negli USA con Kennedy e 11 Settembre. Continua la lettura di Complotti: un grimaldello matematico

Appendice 5: due grafici

Incendi in Siberia del 2019

di Paolo Di Marco


Anche questo breve articolo va collegato al precedente pubblicato l’11 novembre 2020 (qui) e fa parte di un più ampio studio dell’autore di cui si è riferito qui.  E’ bene riferirsi anche  ai commenti pubblicati qui [E. A.]

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Covid, appendice 2:  homo sapiens anglicus, homo sapiens sapiens

di Paolo Di Marco.

Questo articolo va collegato al precedente pubblicato l’11 novembre 2020 (qui) e fa parte di un più ampio studio dell’autore di cui si è riferito qui. [E. A.]

Per uscire dalla situazione attuale dobbiamo prima liberarci dai paradigmi sbagliati che ancora ci guidano, altrimenti ci troviamo come gli inglesi a combattere il virus  con fucili e filo spinato. (v. appendice 1). Continua la lettura di Covid, appendice 2:  homo sapiens anglicus, homo sapiens sapiens

Neutralità della scienza?

di Paolo Di Marco

6- neutralità?1

La scienza non credo sia mai stata neutrale; già i sacerdoti sumeri che il lavoro coatto dei contadini rendeva liberi di guardare e calcolare il moto degli astri dovevano rispondere alle domande pratiche su stagioni e semine, su fertilità e divinità; e se le idee di Galileo trovavano varco era anche perchè commercio, industria, finanza si trovavano a disagio nel rigido sistema di credenze e costruzioni metafisiche di troppe discipline. Quindi la libera e continua ricerca della conoscenza (non più σοφια ma φιλοσοφια) delineata da Parmenide si trovava già dagli inizi costretta tra queste due pareti, ideologia da un lato e praticità dall’altro.

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Nani, Baroni e Ballerine

di Paolo Di Marco

‘beato il paese che non ha bisogno di eroi’..

Non è uno spettacolo edificante, con personaggi alla ribalta investiti ufficialmente o autoinvestiti di responsabilità pubbliche che dicono tutto e il contrario di tutto, si affacciano alla ribalta per smentire quello che ha appena detto l’altro, e con quello anche le decisioni ufficiali appena prese…

Forse la Scienza ha preso il posto della religione, come dice qualche commentatore, ma la fa anche rimpiangere: in tempi di crisi il dogma dell’infallibilità del papa almeno dava sicurezza; ma il problema in realtà è: di quale scienza stiamo parlando?

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Dalla statistica alla simulazione

di Paolo di Marco

Introduzione

Decenni di successi tali da poter cambiare completamente il nostro rapporto col mondo e l’immagine che ne abbiamo: la scienza oggi sta su di un piedestallo molto alto ( anche se non sempre riconosciuto e ancor più raramente apprezzato).

Ma non è la stessa scienza delle origini. Tutto il dibattito che la Filosofia della Scienza ha sviluppato (con Popper e Feyerabend come estremi) rimane sfuocato rispetto all’effettivo divenire del suo soggetto, un percorso già intuito da un geniale Poincarè e poi maturato nel secondo dopoguerra.

E troppo poco se ne parla. Quindi cominciamo qui un discorso di approfondimento sul come effettivamente funziona oggi la scienza: non sul suo ‘esterno’, sui rapporti tra scienza e potere, ma direttamente sul suo ‘interno’, sul metodo scientifico oggi.

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Il guaio col metodo scientifico

di Paolo Di Marco

Con questo articolo inizia una nuova rubrica (dall’omonimo titolo) in cui Paolo Di Marco (qui nel n. 11 di Poliscritture del marzo 2015 la sua Intervista a Carlo Rovelli) ci condurrà nei meandri – complessi, affascinanti e ambivalenti – della ricerca scientifica. [E. A.]

Decenni di successi tali da poter cambiare completamente il nostro rapporto col mondo e l’immagine che ne abbiamo: la scienza oggi sta su di un piedestallo molto alto ( anche se non sempre riconosciuto e ancor più raramente apprezzato). Ma non è la stessa scienza delle origini. Tutto il dibattito che la Filosofia della Scienza ha sviluppato (con Popper e Feyerabend come estremi) rimane sfuocato rispetto all’effettivo divenire del suo soggetto, un percorso già intuito da un geniale Poincarè e poi maturato nel secondo dopoguerra. E troppo poco se ne parla. Quindi cominciamo qui un discorso di approfondimento sul come effettivamente funziona oggi la scienza: non sul suo ‘esterno’, sui rapporti tra scienza e potere, ma direttamente sul suo interno’, sul metodo scientifico oggi.

1- pregi

L’elemento centrale della fiducia riposta nel metodo scientifico sta nel processo di controllo dei risultati: ogni risultato deve essere pubblicato in una certa forma, che comprende tutti i dati ottenuti, le fonti e i metodi utilizzati; ma prima della pubblicazione ufficiale deve essere analizzato da altri ricercatori esperti che controllano il percorso e i dati; e prima ancora, particolarmente nel caso di Fisica e Matematica, passa in genere attraverso un altro confronto (su un archivio pubblico come Arxiv) dove arrivano le opinioni di altri esperti ed interessati.

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