di Cristiana Fischer
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Filippo Nibbi (19 dicembre 2024)
L’occhio
“Un po’ per celia e un po’ per non morir” (Ettore Petrolini)
Riflessioni sotto forma di filastrocche
di Rita Simonitto
Dal triangolo divino L’occhio fece capolino. Guardò giù e niente, niente Ci trovò di divertente. Gente cupa, spaventata Col terror d’esser spiata. Il piacer della parola Osteggiato. Lei da sola Affranta ed esaurita Limitata nel dar vita Al versatile sentire Ormai stava per morire. L’occhio s’era rabbuiato Che cos’era capitato? Come mai una visione Spinta all’esplorazione Oggi era prigioniera D’una macchia tutta nera? Assassina dei colori Impediva che un ‘fuori Da lei’ libero splendesse E di gioia vi godesse. Così stretta tra le mura D’una sterile censura Riduttiva della Storia Lei perdette la memoria. Pencolando da quel lato L’occhio s’era squilibrato E così piombò dabbasso. Superato quel collasso Pensò di porre a frutto Il poter vedere tutto E un po’ ingenuamente Si rivolse alla ‘ggente’ Certo che il far vedere Le manovre d’un potere Che sovverte il reale Nel silenzio più totale Stimolasse lo scossone Per una rivoluzione. “Quel che vidi ve lo dico” “Non c’importa un bel fico! Il pensare costa assai È foriero sol di guai. E la responsabilità? Se la assuma chi vorrà!” “Senza l’ombra di un pensiero Qui si muore per davvero!” “Ma io sono ecologista Questa è la giusta pista Per salvare la natura Che sarà pulita, pura. I governi a cui credo Così dicono. Non vedo Altre vie. ‘Monsù’, o cche vvoi? Pensa all’affaracci tuoi!”. Così l’occhio fuor di testa E con l’aria mesta mesta Si decise di tornare All’immobile guardare. 08.09.24
Ricordando Pietrantonio Arminio
Pietrantonio Arminio non è più tra noi dall’11 dicembre 2015. Annunciammo la sua morte qui. Amico di Donato Salzarulo e suo compaesano era diventato anche un po’ nostro amico. La profondità della loro amicizia è testimoniata dai “dialoghi semimuti” che, muovendosi tra visionarietà ( Pietrantonio: “Nella mia mente il tutto si configura come una sorta di altare con gli elementi fondanti di un aggregato umano…Sembra inciso direttamente dalla luce…”) e richiami alla materialità ( Donato: “lo riporto alla materialità dell’opera. L’unità della composizione è data dai materiali usati: ferro, nylon, legno.”) si possono leggere qui.
Senza la forza che un’amicizia vera dà, credo che Pietrantonio, già “privato della voce e costretto alla scrittura” o “a far ricorso ogni tanto al linguaggio dei gesti e a scrivere, più o meno velocemente, su fogli, ora sottolineando una parola, ora scrivendola in stampatello ora cancellandola per cercare il termine più espressivo o più esatto”, non avrebbe trovato la forza di parlare della propria arte poliedrica (scultura, pittura, fotografia) con tanta lucida passione, malgrado l’incombere della malattia. E Donato sarebbe stato più esitante “a parlare con [Pietrantonio], a sforzarsi di capire, a porre domande, a ripetere concetti e a parafrasare, tenendo il più possibile sotto controllo la [sua] angoscia da empatia”. Entrambi diedero un bellissimo esempio di umanizzazione del dolore e di pacata resistenza alla morte che sempre ci assedia.
Per riportare l’attenzione su Pietrantonio Arminio e la sua opera, pubblico un’accurata ricostruzione della sua carriera artistica, una rassegna delle mostre delle sue opera quando Pietrantonio Arminio era in vita, delle retrospettive curate dopo la sua morte e una bibliografia. Continua la lettura di Ricordando Pietrantonio Arminio
Filippo Nibbi (16 dicembre 2024)
Eugenio Grandinetti. Inedito 14/15 -XII – 1959
di Eugenio Grandinetti Continua la lettura di Eugenio Grandinetti. Inedito 14/15 -XII – 1959
Introduzione a “Nei dintorni di Franco Fortini”
Poesie sparse
di Laura Cantelmo
Continua la lettura di Poesie sparseBUON NATALE, ITALIANI!
di Samizdat
Fatevi i vostri presepi italianissimi!
Accendetevi l’albero di Natale con la magica danza degli unicorni luminosi!
Abbuffatevi, strafogatevi nei vostri cenoni!
Dal fondo del mar Mediterraneo noi rispettosamente vi salutiamo.
Grazie per le guerre, le torture in Libia, i centri di accoglienza per cani in Albania, la chiusura delle frontiere che ci continuate a regalare.
https://itacanotizie.it/2024/12/11/11-anni-sbarca-lampedusa/
Una bambina è arrivata tutta sola dalle coste della Tunisia, su un barchino, a Lampedusa. Ha appena 11 anni ed è stata tratta in salvo dai soccorritori. La piccola, partita da Sfax, sembra sia di origine della Sierra Leone. Ma su quella barca non era da sola