di Rita Simonitto
I suoi genitori gli avevano dato un nome impegnativo, Benedetto, forse perché lo avevano aspettato a lungo e finalmente questo maschietto era arrivato a riempire la loro vita che, ormai tutta presa da casa e soprattutto lavoro, sentiva il bisogno di un qualche cosa di ‘caldo’, che trasmettesse affetti e buoni sentimenti. E, non ultimo, anche il desiderio di passare in eredità a qualcuno il cospicuo patrimonio di famiglia che negli anni si era accumulato.
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