di Marina Pizzi
C’è una poesia – questa di Marina Pizzi – che va difesa. Perché si presenta inerme e oscura e rischia di passare sotto silenzio. Pochi ma attenti critici, come una veloce esplorazione sul Web conferma, se ne sono finora occupati e con grande intelligenza. La sottovalutazione o l’imbarazzo o il silenzio equivoco viene, invece, dai lettori “semplici”, che critici non si ritengono e però fanno valere testardamente (“spontaneamente”) i loro pregiudizi o le loro resistenze. Continua la lettura di Cantico di stasi 2011- 2014