Mi arrivano di tanto in tanto versi di amici e amiche ed altri ne leggo su FB. Chiedono attenzione, pareri, consigli, a volte invocano persino critiche. In passato mi sono dato da fare per rispondere e avevo anche cercato di inquadrare teoricamente il fenomeno dei “moltinpoesia” per capirne gli aspetti positivi e distinguerli da quelli più ambigui. Ho pure sollecitato alcuni amici critici ad occuparsene di più. Invano. Purtroppo il discorso s’è perso per strada. Per motivi complicati, che qui non tocco. Manca, mi pare, soprattutto un gruppo autorevole che sappia fare al contempo da calamita per i tanti autori e da filtro critico. E persino – perché no? – da guida. Pensavo che potesse assolvere queste funzioni prima il LABORATORIO MOLTINPOESIA e poi POLISCRITTURE. Ma no, non ce la si fa. Sarà possibile in futuro? Non so. Nel frattempo il movimento delle scritture poetiche o parapoetiche continua. Nella più grande confusione (libertà, invece, secondo alcuni ottimisti). Libri e libretti vengono pubblicati in gran numero da piccole case editrici. Testi o intere raccolte appaiono su innumerevoli blog e siti. Ciascuna di queste “micro-istituzioni” fa da calamita parziale e stabilisce in modi che a me paiono spesso discutibili e approssimativi le sue classifiche dei Grandi e dei Minori, applaudite da circuiti di lettori/poeti che restano ristretti e incomunicanti. Per conto mio, non potendo sempre andare a fondo con la lettura e la critica dei testi che mi arrivano – no, non mi è possibile una critica su ordinazione o per dovere d’amicizia o fondata su preferenze o idiosicrasie non argomentate – mi limiterò, come sto facendo, a qualche saltuario affondo. O, come adesso, a una semplice segnalazione di qualcuno dei testi che bussano alla mia porta. Infine, spero che il titolo scherzoso non susciti rimostranze. [E. A.] Continua la lettura di Poesie senza passaporto →