di Franco Nova
Tanta attesa per nulla, chi era con noi se ne va, un mondo è scomparso. L’amicizia d’altri tempi è sentimento sconosciuto, è come un carico di vestiti dismessi e gettati nei fossi. Eravamo già esseri adulti e ci scambiavamo sorrisi; l’assenza d’un giorno era mancanza d’umore vitale. I giardini tutt’un fiore, le case un unico vociare. Torneranno mai quei tempi? Solo se capiremo che esseri alieni ci hanno invaso e reso reale quanto fantasticato e temuto per solo divertimento. Vanno combattuti e respinti nel loro mondo fatto di nulla, soppressi pur come fantasmi, dissolti nel nostro disprezzo. Vedremo carrozze sognate con cocchieri senza frusta correre su larghe strade; la nuova aurora ormai invitta cancellerà gli odierni vili. Sembra un sogno, che invece realizzerà l’attesa rinascita d’una vita che già conosciamo. Non sarà solo felicità e bontà, il turpe esisterà com’è stato in ogni tempo dell’umanità, ma s’alternerà alla dignità d’una vita ricca di lotte e d’alterne vicende, non unica distesa dell’odierna nullità.