* Articolo in evidenza
di Ennio Abate + Uno scampolo del dibattito nato dalla critica di Abate alle poesie del n. 12 a cura di Marcella Corsi
Questo post – avverto i lettori – è fluviale. E’ il rendiconto di una discussione interna alla redazione di Poliscritture avvenuta nella prima quindicina del giugno 2016 in preparazione del suo n. 12 cartaceo dedicato al tema della guerra e per varie complicazioni non ancora pubblicato. Nella prima parte trovate un mio intervento e la replica, suddivisa per temi, alle molte obiezioni e critiche ricevute per i sintetici giudizi critici che avevo dato sulle poesie pervenute per il n.12. Nella seconda parte – più di documentazione e non esente da ripetizioni – trovate l’incalzante scambio di mail che ne è seguito. Nella terza ci sono i testi poetici ai quali mi ero riferito. Un ideale lettore che scorresse o a salti o (eroicamente!) dall’inizio alla fine queste righe, potrebbe avere un’opinione precisa di come redattori e redattrici di questa rivista – praticanti di poesia e di critica fuori dagli specialismi e diversi tra loro per formazione, gusti letterari e orientamenti politici – abbiano affrontato, non senza attriti e impuntature polemiche, il tema della guerra, quasi del tutto trascurato o abbandonato invece dai loro coetanei o dai più giovani alle prese con le loro carriere universitarie o giornalistiche. [E. A.] Continua la lettura di I poeti in tempo di guerra non pensano abbastanza