di Rita Simonitto
La chiave di lettura di questo racconto sta nel suo titolo “Queimada” (= la bruciata più volte). Accompagnandosi all’esergo, esso introduce ad un discorso che intende essere più socio-politico che sentimentale e nel quale vanno in primo piano gli effetti nefasti della hýbris. La scrittura passa da un andamento lento e analitico ad uno sincopato e violento; precipitando nel finale, viene sottolineato il passaggio ad un quotidiano in cui prevale l’azione e non il pensiero. Il testo fa parte di una raccolta in via di edizione, “Vortici”, in cui l’autrice descrive, in vari racconti/capitoli autonomi, lo svolgersi di processi ‘destinali’, da intendersi però non nei termini dell’ Ananke, cioè della fatalità. Simonitto vuole suggerire che l’essere umano è il più delle volte trascinato da un evento che fa da catalizzatore tra un passato non elaborato ed un presente non comprensibile e in un certo senso ostile. [E.A.] Continua la lettura di Queimada