di Alessandro Franci
Mia madre volle portarmi con sé a vedere il morto. «È il padre del tuo amico» disse.
Io non ero addolorato né per lui né per il mio amico; d’altronde neppure lei lo era, tanto che me lo chiese come mi invitasse al cinema.
Se c’era da partecipare a un funerale, a una veglia funebre, o visitare un ammalato, lei non si tirava indietro e questo le era sufficiente per credere che chiunque doveva essere contento di farlo quanto lo era lei; non comprendeva l’avversione che molti mostravano, per quello che riteneva fosse un dovere. Continua la lettura di Il padre del mio amico