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“Un vento gentile soffia su Cologno”, ma le scarpe sono “rotte” o no?

a cura di Ennio Abate

Miseria della politica e speranza di cambiamento in un città di periferia, dove abito dal 1964. Pubblico un mio intervento critico, una mail dell’amico Donato Salzarulo, la mia replica e, in Appendice, le reazioni di vari amici e amiche su una pagina FB locale, Cologno Outside. Mi attendo approfondimenti, ma vanno bene anche ulteriori polemiche [E. A.]

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29 maggio alle ore 07:24Ennio Abate‎ aPOLISCRITTURE COLOGNOM29 maggio alle ore 07:19

SAMIZDAT COLOGNOM

SPIACE DIRLO: A COLOGNO ABBIAMO LA STUPIDITA’ AL GOVERNO E UN’OPPOSIZIONE ABBAIANTE

Succede che il sindaco uscente leghista Rocchi si fa fotografare con tanto di gonfalone cittadino bene in vista insieme ad una giornalista locale, Jacqueline Allemant, sua servizievole fan. Lui ha la mascherina d’ordinanza anti Covid-19. Lei s’è messa una mascherina-museruola con su la scritta (famigerata per chi un po’ di storia italiana del Novecento l’abbia masticata) “Boia chi molla”. E la foto compare sui social colognesi. Succede anche che, non contenta di questo, la stessa Jacqueline Allemant pubblichi un altro selfie: lei e la vicesindaco di Cologno, Tesauro, entrambe con le mascherine-museruole e il “boia chi molla” bene in vista.

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Neofascismi. Un appunto

di Samizdat (E. A.)

Nella critica ai neofascismi (Casa Pound, Forza Nuova, ecc.) c’è qualcosa che mi lascia perplesso e mi fa chiedere: alla fine questa “lotta antifascista” risulterà una partita giusta o truccata?

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Pasolini, l’antifascismo, Casal Bruciato, tirapiedi al 100% o all’80%

a cura di Ennio Abate

Pubblico questo scambio su Facebook tra me e Gianfranco La Grassa perché mi pare un buon esempio di come una tradizione di sinistra anche critica, come quella di Pasolini, possa essere usata – per delusione, per disperazione, per volontà di oltranza astratta, per eccesso di realismo politico – non tanto contro la sinistra e a favore della destra ma contro ogni ipotesi (oggi purtroppo cancellata dal dibattito intellettuale e resa quasi impensabile) di spezzare il gioco tra dominatori comunque simili (“tirapiedi” di tipo A o di tipo B). Questa ovviamente è la mia opinione che sottopongo alla discussione. [E. A.]

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Laboratorio italiano

 

di Giorgio Mannacio

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M’intrometto, prendendo spunto dal “ poema “ a due mani Lucini – Passannanti (qui) ma anche dalla poesia di Sagredo (qui) per osservare che di ben altra attualità e valenza è l’esame della situazione politica italiana. Vero laboratorio (in negativo ) su concetti fondanti della politica.
Quale che sia il giudizio di merito sull’attuale Governo – il mio è totalmente negativo – mi sembra più importante cercare di enucleare nelle caratteristiche di esso e nel suo modo di occuparsi della cosa pubblica alcuni tratti significativi per una discussione di tipo generale. Continua la lettura di Laboratorio italiano

Appunti politici (14): I neofascisti visti da vicino

I neofascisti visti da vicino. L’inchiesta di Raimo raggiunge la quotidianità del fenomeno. E permette di  tenere conto degli aspetti antropologici spesso rozzamente cancellati o trascurati da chi parla dei fenomeni sociali ambivalenti e controversi senza cogliere la complessità della storia e intenderne continuità e discontinuità. [E. A.]

Ritratto del neofascista da giovane 
di Christian Raimo, giornalista e scrittore
29 gennaio 2018 10.26

Stralci:

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Tra i libri assegnati per la formazione ci sono Il Capo di Cuib dello scrittore nazionalista romeno Corneliu Zelea Codreanu, che cominciò a fare politica proprio fondando un movimento studentesco, oppure Militia di Leon Degrelle. Due testi che sono una sorta di manuali di formazione spirituale-militare, scritti con uno stile marziale che può sembrare quasi parodico. Continua la lettura di Appunti politici (14): I neofascisti visti da vicino