di Paolo Ragni
Chi non conosce il nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze non sa
come la luce del tramonto si specchi sui vetri. Se vieni dal centro,
i giorni di ottobre limpidi ma con le nuvole rosse all’orizzonte,
sembra che perfino le macchine in coda siano in attesa.
Gli elementi triangolari del Palazzo paiono vele spiegate o
tende da campeggio che prendono il vento da nord est, si chiama Grecale.
E’ questo che si vede dai giardini di San Donato alzando la testa.
Càpita spesso di passarci vicino perché in quella zona della città
ci sono molti laboratori che riparano elettrodomestici.
Si può perfino lasciarvi l’auto davanti sul passo carrabile
e riuscire a portarci un forno a microonde senza bloccare la strada.
Manca purtroppo ancora la linea della tranvia o
una piccola stazione ferroviaria per i residenti,
di quelle che chiudono la sera verso le undici, undici e mezzo.
La zona è quella che è, di giorno un allegro marasma,
la Coop, la Virgin, i ragazzi del Polo universitario –
ma la sera davanti al multisala stazionano le prostitute dell’Est,
si piazzano seminude in mezzo alla strada e ti fanno frenare per forza,
anche se hai fretta di andare a Peretola, in Via Baracca o in Autostrada.
E’ però sempre possibile ricordare i momenti belli, come quando
hai visto i raggi del sole riflettersi sui vetri del Palazzo di Giustizia
* Su Paolo Ragni vedi qui: www.paoloragni.it